(Minghui.org) La signora Wang Xiyu, della città di Pingdu, sta di nuovo affrontando un processo per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

Il 24 novembre 2017 la praticante, di circa 70 anni, è stata nuovamente arrestata ed è attualmente detenuta nel centro di detenzione di Pudong.

Guo Yucheng capo dell'Ufficio 610 locale, un'agenzia extralegale incaricata dal Partito Comunista di sradicare il Falun Gong, ha detto a suo genero: “Visto i suoi precedenti, probabilmente tua suocera sarà di nuovo condannata alla prigione”.

In passato Wang era stata imprigionata e condannata due volte a cinque anni nel 2001 e a tre e mezzo nel 2012. Tra il 2007 e il 2009 aveva scontato due anni di lavori forzati.

Nonostante le sue lunghe carcerazioni, dopo ogni rilascio ha continuato a praticare il Falun Gong. Anni fa aveva avuto un'emorragia durante il parto e aveva sofferto di gravi complicazioni. La donna dà merito al Falun Gong per averle restituito la salute e spesso racconta alla gente: “Il Falun Gong è così buono! Mi ha dato una seconda vita!”.

Dopo l’ultimo arresto la polizia locale ha cercato di costringerla a consegnare loro le chiavi di casa. Poiché lei ha rifiutato, i poliziotti hanno scavalcato la recinzione e fatto irruzione, terrorizzando suo padre di 97 anni.

Quando il 29 novembre la praticante ha incontrato il suo avvocato nel centro di detenzione, gli ha chiesto di dire ai suoi tre fratelli di non preoccuparsi per lei e di prendersi cura del loro anziano padre mentre era tenuta sotto custodia.

Il 19 gennaio 2018 il caso di Wang è stato inoltrato al tribunale cittadino di Pingdu e al momento la donna è sotto processo per la sua fede.

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