(Minghui.org) Il 29 dicembre 2017 la signora Shang Qin di 60 anni, cittadina di Maanshan, è stata condannata a un anno e sei mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 5.000 yuan per la sua fede nel Falun Gong, una pratica spirituale perseguitata dal regime comunista cinese. La donna si è dichiarata non colpevole e ha presentato ricorso contro il verdetto alla Corte Intermedia del Popolo dell'Anhui. Il 23 gennaio 2018 il suo caso è stato accettato e archiviato.

Il 4 maggio 2017 Shang Qin è stata arrestata dagli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Huashan per aver distribuito materiali del Falun Gong. È stata in seguito rinchiusa nel centro di detenzione di Huashan, dove è stata torturata, ammanettata e incatenata per aver protestato contro la persecuzione.

La signora Shang Yue, sua sorella maggiore disabile, anziché essere informata dell'accaduto ha ricevuto dalla polizia le scarpe della sorella e il suo mandato d'arresto. Inoltre alcuni poliziotti le hanno saccheggiato la casa e confiscato alcune copie del giornale Minghui Weekly, i libri del Falun Gong e le foto del Maestro Li, il fondatore del Falun Gong.

Persone responsabili della persecuzione della signora Shang Qin

Yang Chengran (杨成然): procuratore del distretto di Huashan, +086-555-2375632

Yang Ming (杨明): presidente del tribunale distrettuale di Huashan, +086-555-2370367

Xie Biao (谢彪): presidente della Corte Intermedia del Popolo della provincia dell’Anhui, +086-555-2370026