(Minghui.org) Oltre centocinquanta abitanti del villaggio di Daochi, nella città di Huludao, hanno firmato con le loro impronte digitali una petizione per protestare contro la recente condanna ai danni di Gao Wenzhi e hanno chiesto al governo la sua scarcerazione.

Una persona ha dichiarato sulla petizione che Gao è sempre stato molto gentile e altruista; in particolare ha sottolineato che aveva riparato a sue spese numerose strade dissestate del villaggio.

Nel dicembre 2017 l'uomo, 72 anni, è stato condannato dalla corte distrettuale di Longgang a quattro anni e mezzo di carcere per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista Cinese che nel 1999 ha iniziato la persecuzione del Falun Gong a livello nazionale.

Le impronte digitali dei paesani a sostegno di Gao Wenzhi

Il Falung Gong lo cura e le autorità lo arrestano

Gao aveva due forme di cancro e l’ospedale si era addirittura rifiutato di prestargli ulteriori cure, tuttavia nel 1995, poco dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, si era completamente ristabilito e la sua salute era persino migliorata rispetto a quando era giovane.

Grato al Falun Gong per avergli fatto riacquistare la salute, il praticante, dopo che Jiang Zemin nel 1999 ha lanciato la persecuzione, si è recato a Pechino per appellarsi in favore del diritto di praticare la sua fede. Successivamente è stato arrestato, detenuto, interrogato e torturato dalla polizia.

Nel centro di detenzione è stato picchiato dagli agenti quattro volte al giorno e privato del sonno. Inoltre gli sono state messe pesanti catene alle caviglie, che in pochi giorni hanno lacerato la cute.

Terminata la detenzione è stato sottoposto per tre giorni a una sessione di lavaggio del cervello e successivamente mandato in un campo di lavori forzati per tre anni.

Nella struttura gli hanno somministrato una quantità minima di cibo e ogni giorno è stato costretto a svolgere lavori molto pesanti – e se non riusciva a terminarli nel tempo stabilito veniva picchiato dalle guardie. Nel frattempo il suo datore di lavoro ha iniziato a trattenergli la pensione.

Terminata la condanna al campo di lavoro, le autorità si sono rifiutate di scarcerarlo. Nel 2002 è stato condannato a tre anni di detenzione e trasferito nel carcere di Shenyang.

Nel 2015, dopo un totale di sei anni, è stato finalmente rilasciato.

Ripara volontariamente le strade

La strada condivisa da più di trenta contadini, poco distante dall’abitazione di Gao, era in condizioni disastrose; era sempre fangosa e sommersa dall’acqua, e questo rendeva difficile il passaggio agli abitanti del villaggio.

Il praticante ha comprato il materiale a sue spese nonostante le sue entrate minime e, senza dire niente a nessuno o chiedere alcuna donazione, ha riparato lui stesso la strada.

I residenti, meravigliati dal suo comportamento, hanno allora iniziato a salutarlo, affermando: “La Falun Dafa è buona!”.

Da quel momento in poi l'uomo si è sempre impegnato a riparare le strade intorno al villaggio. In otto anni ha speso più di 30.000 yuan dei suoi risparmi e ha risistemato oltre tre chilometri di strade.

Ogni volta che un abitante lo vedeva lavorare sotto il sole cocente con la camicia intrisa di sudore, si fermava e gli offriva qualcosa da mangiare.

I funzionari del villaggio, sapendo che Gao è un praticante del Falun Gong, lo hanno spesso protetto dalle molestie della polizia.

Dopo essere venuto a conoscenza della sua storia, il direttore dell’Ufficio dei trasporti voleva inviare al villaggio la TV locale per registrare un programma televisivo su di lui, ma il praticante si è rifiutato consapevole che sarebbe stato impossibile condividere che si era comportato così grazie alla sua fede nel Falun Gong.

Perseguitato per aver citato Jiang Zemin

Nel 2015 in Cina, dopo che la Suprema corte del popolo ha affermato che avrebbe garantito la registrazione e l'esamina di tutte le querele presentate dai cittadini, incluse quelle contro i funzionari governativi, Gao ha deciso di unirsi ad altre centinaia di migliaia di praticanti per presentare una denuncia penale nei confronti di Jiang, per aver ordinato la persecuzione.

A causa di ciò il 23 giugno 2017 è stato arrestato e messo in “detenzione criminale” per “false accuse”. La polizia ha saccheggiato la sua casa, confiscando il materiale del Falun Gong, il suo portatile e il triciclo usato per riparare le strade.

Il 5 dicembre 2017 il tribunale distrettuale di Longgang ha tenuto un processo a porte chiuse, al quale a nessuno della famiglia del praticante è stato permesso di partecipare.

Secondo l'avvocato difensore, che ha dichiarato la non colpevolezza del suo assistito, Gao ha avuto difficoltà nel camminare quando è entrato in aula e ha sofferto di ipertensione e mal di testa.

Il giudice ha affrettato lo svolgimento del processo, che si è concluso in un’ora, e non ha annunciato il verdetto. Poche settimane dopo ha finalmente emesso la condanna a quattro anni e mezzo di prigione.

Informazioni dei responsabili della persecuzione del praticante:

Yu Zhisheng (于智盛), capo della stazione di polizia di Longgang: +86-13709895127

Zheng Xuping (郑绪平), direttore del centro di detenzione di Huludao: +86-13998963869

Gu Yue (王月), giudice del tribunale distrettuale di Longgang: +86-429- 2039043

Bai Yinyan, procuratore capo della Procura di Longgang: +86-429-2298001, + 86-13470613311

Dong Cheng, pubblico ministero: +86-429-2298022, +86-13904290999