(Minghui.org) Nel corso di un processo nella Città di Qiqihar, su un caso riguardante il Falun Gong (una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza che dal luglio 1999 viene perseguitata dal regime comunista cinese), il Procuratore ha esteso le sue richieste di condanna alla pena detentiva nonostante la mancanza di basi legali.

Resoconto:


Dopo essere stati denunciati per aver affisso dei manifesti con informazioni sulla persecuzione del Falun Gong, Yang Shuqin, Xia Tingting e Liu Qinsheng sono stati arrestati nel giro di due giorni. Il 28 giugno 2017 sono state catturate Yang e Xia, mentre Liu è stato preso sotto custodia il giorno seguente.

Gli agenti che hanno arrestato Liu, gli hanno coperto la testa con una busta di plastica nera, prima di condurlo nell'auto di pattuglia. Mentre nella Stazione di Polizia di Wulong, Zhou Gang e altri agenti hanno picchiato Xia così violentemente che le sue gambe sono diventate piene di ematomi e le dita le hanno fatto male a lungo.


Quest'anno i praticanti sono comparsi tre volte in Tribunale: il 21 marzo, il 25 aprile e il 18 maggio, durante le quali i loro Avvocati hanno dichiarato la loro innocenza poiché in Cina non vi è alcuna legge che ritiene un crimine praticare il Falun Gong.

Durante la seconda udienza, quella del 25 aprile, gli Avvocati hanno chiesto che il Pubblico Ministero venisse ricusato perché non aveva incluso, nell'incriminazione dei tre praticanti, un documento legale richiesto. Per legge, per depositare una causa contro un sospetto, la Polizia deve presentare un giudizio scritto prima che questi possa essere incriminato e di questo non c'era traccia da nessuna parte nei fascicoli dei praticanti.

Il Giudice ha però ignorato la richiesta di ricusazione e ha rapidamente aggiornato la sessione.

Quando il 18 maggio ha ripreso l'udienza, ha dichiarato di aver trovato ulteriori prove. Inizialmente ha accusato i praticanti di aver affisso diciannove manifesti, ma durante la terza udienza ha cambiato il numero in novantadue. Inoltre ha aumentato più volte la quantità di materiale informativo del Falun Gong confiscato nelle loro case.

Gli Avvocati hanno contestato l'autenticità delle nuove prove dell'accusa perchè per legge, ogni singola prova deve essere firmata da due persone diverse coinvolte nel caso, ma su tutti i documenti nei fascicoli dei tre imputati c'era la firma di una sola persona. Inoltre il Pubblico Ministero non ha presentato alcuna prova fisica a sostegno delle sue affermazioni e non vi era alcun testimone per verificare che i praticanti avessero effettivamente affisso il numero di manifesti dichiarato dall'accusa.

Citando i due anni di lavoro forzato che Liu aveva scontato in passato, il Procuratore ha affermato che era un recidivo, nondimeno l'Avvocato ha ribattuto che il suo assistito non avrebbe mai dovuto essere sottoposto ai lavori forzati per la sua fede nel Falun Gong.

Il Pubblico Ministero ha ignorato il legale e ha richiesto una condanna da due a tre anni di carcere. Durante le prime due udienze il Procuratore aveva chiesto un massimo di due anni per Liu e da tre a cinque anni per Xia e Yang, ma nel corso della terza ha esteso anche le richieste di condanna per le due donne da quattro a sei anni di reclusione.