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Chiarire la verità sulla Falun Dafa ad un ladro

07 Giugno 2018 |   Di un praticante della Falun Dafa in Cina

(Minghui.org) Con il permesso di un altro praticante sto condividendo la sua storia sull'incontro con un ladro al quale ha chiarito la verità sul Falun Gong e lo ha persuaso a lasciare i Giovani Pionieri, organizzazione giovanile del Partito Comunista Cinese (PCC).

La condivisione di questo praticante mi ha aiutato a realizzare il potere della compassione. Ho coltivato per 20 anni ma mi sono chiesto: "Quanta compassione ho coltivato?".

Chiarire la verità ad un ladro

Un uomo, i suoi genitori e i suoi fratelli praticavano tutti la Falun Dafa. Dopo l'inizio della persecuzione, suo padre morì, sua madre fu arrestata e rilasciata dopo essere stata ridotta in paralisi. Le sue due sorelle sono state portate due volte in un centro per il lavaggio del cervello e suo fratello minore è stato portato in una stazione di polizia locale e picchiato.

È stato portato due volte in un campo di lavoro forzato e, nonostante le intense pressioni, si è rifiutato di firmare la Dichiarazione di Garanzia con la quale avrebbe accettato di rinunciare alla Falun Dafa. È stato rilasciato per motivi medici legati alla pressione alta.

Al suo rilascio dal campo di lavoro però è stato licenziato dal suo incarico di assistente del governo. Per guadagnarsi da vivere è stato assunto da un piccolo proprietario di un negozio. Spesso chiariva la verità sulla Dafa ai suoi clienti e molte persone hanno lasciato il PCC o le sue organizzazioni giovanili.

Un giorno un'anziana donna entrò nel suo negozio. Le sembrava gentile e le parlò della persecuzione della Falun Dafa. La donna gli disse che anche lei era una praticante della Falun Dafa e che era stata costretta a lasciare la sua città natale a causa della persecuzione.

Era in affitto in un appartamento nelle vicinanze, le si era rotto l'interruttore del contatore elettrico e gli chiese se poteva ripararlo. Lui acconsentì e dopo aver acquistato l’interruttore lasciarono il negozio alla volta dell’appartamento.

Quando arrivarono nell'appartamento notarono che la serratura era rotta: la porta era chiusa dall'interno e potevano sentire dei movimenti.

I praticanti hanno così cercato di convincere il ladro ad aprire la porta in modo che potessero discutere della situazione. Tuttavia non ci fu risposta nemmeno dopo avergli promesso che non gli avrebbero fatto alcunché di male.

Il praticante gli disse: "Pensaci. Se chiamo la polizia tu conosci bene quali sarebbero le conseguenze: andrai in prigione per diversi anni e sarai etichettato come un criminale per tutta la tua vita. La tua vita sarà finita. Pensaci!".

Poi gli diede tre minuti e dopodiché avrebbe chiamato la polizia. Non ci fu alcuna risposta per due minuti, ma, dopo il suo ultimo avvertimento, la porta si aprì e un giovane si avvicinò sulla soglia. Il praticante era un uomo alto e grosso, teneva in mano un attrezzo da lavoro che sembrava spaventare il giovane.

Il praticante gli disse: "Non essere così spaventato. Sono un praticante della Falun Dafa. Il nostro Maestro ci ha insegnato a coltivare Verità, Compassione e Tolleranza e a diventare persone migliori. Non ti farò del male".

Ha continuato: "Sei giovane e puoi fare qualsiasi lavoro. Perché ferisci le persone e te stesso? Questa donna anziana è così povera eppure la derubi? Come può sopravvivere?".

La donna pensando che i suoi soldi fossero stati rubati, andava avanti e indietro, e dopo che il ladro le aveva mostrato che non c'era nulla nelle sue tasche, trovò i suoi soldi.

Il praticante ha detto: "Il nostro Maestro ci ha insegnato a pensare alle altre persone prima di intraprendere qualsiasi azione e a non danneggiare le persone quando facciamo le cose. Al giorno d'oggi la vita è dura. Non voglio rovinarti la vita per questo. Ma quello che hai fatto è veramente riprovevole. Se il denaro della tua vittima servisse per curarsi pensa al problema che questo creerebbe? Se non praticassi la Falun Dafa avrei chiamato sicuramente la polizia".

Il giovane si pentì e si scusò.

Il praticante disse: "Oggi è il tuo giorno fortunato perché hai incontrato due praticanti del Falun Gong. Nella scuola di Budda parliamo spesso di relazioni predestinate. Forse eri predestinato ad incontrarci".

Ha continuato a parlare dei mali della società, dei funzionari corrotti, del deterioramento degli standard morali, del rispetto del divino e di come le persone fanno qualsiasi cosa per ottenere denaro, perseguitando anche persone gentili e oneste.

Il praticante disse: "Tu sei uno di loro. Potresti fare qualsiasi lavoro ma hai deciso di rubare. Più rubi e più virtù perdi. Riceverai una retribuzione per il tuo errore”.

Allora il ladro promise di non rubare mai più e si impegnò a cambiare la sua vita.

Il praticante gli offrì 10 yuan da usare per comprare un barattolo di lucido da scarpe e un pennello. Poteva guadagnarsi da vivere pulendo e lucidando le scarpe. Il ladro rifiutò l'offerta e disse di aver capito esattamente quello che gli era stato detto.

Inoltre il praticante gli fece notare che non era saggio essere un membro del PCC o dei suoi affiliati. Gli spiegò che la dissociazione con il Partito gli avrebbe garantito la propria sicurezza quando il Partito avrebbe presto incontrato la retribuzione karmica. Le parole fecero impressione sul ladro e lasciò i Giovani Pionieri, un'organizzazione affiliata al PCC.

I praticanti hanno poi detto al ladro di recitare di fronte alle difficoltà: "La Falun Dafa è buona. Verità, Compassione e Tolleranza sono buone" e lui subito iniziò a recitarle.

Il ladro fu lasciato libero di andare ma prima chiese delle viti per poter riparare la porta. Sistemò la porta e i praticanti gli augurarono un buon futuro mentre si allontanava.