(Minghui.org) Wang Yushen, residente della città di Bazhou, è stato condannato a due anni di prigione per aver distribuito informazioni che smascheravano la persecuzione del PCC contro il Falun Gong, una pratica per la coltivazione di corpo e mente basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

L'uomo è stato arrestato il 18 agosto 2017 e da allora è rinchiuso nel centro di detenzione di Bazhou. Sua moglie ha scritto svariate lettere alle autorità locali, condividendo la sua storia ed esortandole a liberare suo marito.

Wang in passato era un marito pigro, che fumava, beveva e giocava d'azzardo. A causa delle sue abitudini malsane aveva sviluppato gravi problemi di stomaco che lo portavano a vomitare spesso. Fortunatamente un giorno ha avuto modo di conoscere il Falun Gong e in breve tempo ha riacquistato la salute. Ha affermato: “Il Falun Gong è così incredibile, finalmente ho dato una svolta a questa miserabile vita!”. Ciò che ha impressionato maggiormente sua moglie è stato il fatto che smise di fumare, bere e giocare d'azzardo.

Tuttavia è stato più volte arrestato per non aver rinunciato alla sua fede: il suo ultimo arresto è stato preceduto da altri sei. Una volta è stato condannato a diciotto mesi di lavori forzati e brutalmente torturato, e quando è stato rilasciato aveva un tumore allo stomaco in fase avanzata. Dopo averlo saputo, sua moglie ha iniziato prepararsi per il suo funerale, ma lui è guarito praticando gli esercizi del Falun Gong.

Successivamente lei ha chiesto la sua liberazione immediata, ma le autorità locali hanno continuato a perseguirlo.

Wang è apparso in tribunale il 30 marzo 2018, dove il suo avvocato ha dichiarato la sua innocenza, in quanto nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong. L'uomo ha anche testimoniato in sua difesa, sostenendo che non avrebbe mai dovuto essere processato per aver detto alla gente che il Falun Gong non era niente di simile a come era stato descritto dalla propaganda di Stato.

Alcuni giorni dopo l'udienza il giudice Wu Shengli l'ha condannato al carcere.