(Minghui.org) Recentemente l'insegnante in pensione Zhao Guixiang e il conducente di risciò Wen Junqing sono apparsi nel Tribunale distrettuale di Yanqing per essersi rifiutati di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

Durante i due processi tenutisi il 26 giugno 2018, la mattina quello di Zhao e il pomeriggio quello di Wen, entrambi i praticanti hanno testimoniato in loro difesa, poiché nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong.

Insegnante in pensione arrestata per aver cercato di riavere la carta d'identità confiscata

Molto tempo fa Zhao aveva subito la confisca della carta d'identità perché si era rifiutata di rinunciare al Falun Gong. Poiché aveva bisogno del documento per finalizzare il suo ritiro dalla scuola media n.3 del distretto di Yanqing, il 5 dicembre 2017 si è recata alla Stazione di Polizia di Xiadu nel tentativo di riaverlo, ma non appena si è presentata è stata arrestata.

Zhao ha allora assunto un avvocato, ma il 20 marzo 2018 il legale le ha detto che non aveva altra scelta che rinunciare a rappresentarla, poiché avevano minacciato di sospendergli la licenza se avesse difeso una praticante del Falun Gong.

Le autorità locali hanno poi fatto credere ai familiari della praticante, che se lei avesse dichiarato di aver commesso “il crimine” sarebbe stata condannata a una pena più lieve, e di conseguenza tratti dall'inganno, hanno ingaggiato un avvocato che la dichiarasse colpevole. Tuttavia dopo avere saputa del fatto, Zhao ha chiesto loro di licenziarlo, affrontando il processo da sola e dichiarando la sua innocenza.

Arrestato conducente di risciò

Wen, quarantasette anni, lavorava in un ufficio locale delle imposte, e quando nel 1999 è iniziata la persecuzione del Falun Gong, è stato costretto a lasciare l'impiego ed è diventato un conducente di risciò.

Il 19 ottobre 2017 Wen era in attesa di un cliente, quando sono arrivati due agenti con un'auto di pattuglia e l'hanno arrestato. Subito dopo si sono presentati numerosi altri poliziotti, che dopo averlo costretto a rivelare il suo indirizzo, si sono diretti a saccheggiare il suo appartamento, mentre era trattenuto nella volante.

Davanti alla Corte Wen ha spiegato perché era rimasto risoluto nella sua fede, subito dopo il suo avvocato ha richiesto la sua assoluzione e confutato le prove presentate dal Pubblico Ministero Liu Xueyan. Quando il Giudice Li ha chiesto a Wen se ammetteva la sua colpa, lui ha risposto: “Io non sono colpevole!”.

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