(Minghui.org)

Nella notte del 24 settembre 2017 la Polizia è entrata a casa di Zhao Xiuzhi, l'ha arrestata, portata nel centro di detenzione numero due di Harbin, e dopo dieci mesi, il 6 luglio 2018, è stata processata per il suo credo nella Falun Dafa. L'udienza si è tenuta nella stessa struttura, dove solo due famigliari hanno potuto parteciparvi.

La Polizia ha violato la legge

Il 24 Settembre un agente della stazione di polizia di Lujiajie a Nangang, si è recato a casa di Zhao per cercare il padrone di casa. Quando è arrivato sul posto ha visto un quadro con le parole “La Falun Dafa è buona” e ha deciso di saccheggiare la sua abitazione e confiscarle alcuni libri e materiali sul Falun Gong (detto anche Falun Dafa).

La praticante è stata arrestata e detenuta per quindici giorni, dopodiché

l’Ufficio di pubblica sicurezza ha cambiato lo stato di detenzione, in penale.

Quando è stata interrogata da Zhang Xumin, dell'Ufficio di pubblica sicurezza, quest'ultimo ha minacciato di strappare il materiale confiscato così da aumentare il numero di prove a suo carico. Più tardi l’ufficiale Zhang ha di fatto diviso un calendario in due parti in modo da presentarlo come due prove separate, e oltre a questo, i libri del Falun Gong sono stati usati come “prove” anche se il loro divieto di pubblicazione è stato revocato.

Nel 2000, quando Zhao è stata detenuta per cinque mesi, Zhang aveva provato a nascondere delle informazioni importanti:

era stato creato un documento che affermava che Zhao era stata portata in un campo di lavoro ed era stato approvato senza che lei ne fosse a conoscenza, tuttavia non era mai stata trasferita in quel campo di lavoro.

Nel tentativo di prolungare la sentenza e creare dei falsi precedenti, Zhang ha usato questo documento durante il processo per provare che Zhao era stata precedentemente portata in un campo di lavoro.

Il processo

Non appena arrivata al processo, la figlia di Zhao è stata informata di essere stata aggiunta nel registro degli indagati come testimone, anche se non le era mai stato chiesto ne aveva accettato di farlo, ma in precedenza aveva solamente inviato una lettera alle autorità chiedendo il rilascio di sua madre.

Le attuali leggi prevedono che solo un pubblico ministero presenti il caso, ma poiché al processo erano presenti due procuratori, l’avvocato di Zhao ha chiesto che uno dei due venisse ritirato dal caso o gli fosse vietato di parlare, il Giudice però ha respinto la sua richiesta minacciandolo di aggiornare l'udienza.

Quando l'avvocato ha contestato le “prove” fornite, il giudice ha ancora una volta minacciato di aggiornare l'udienza.

Durante il processo è stato vietato all'avvocato di accennare al fatto che l’anziana settantenne che segue i principi del Falun Gong di “Verità, Compassione e Tolleranza”, non ha provocato di fatto nessun danno alla società.

Anche la praticante ha avuto un trattamento simile, perchè mentre cercava di difendersi, enfatizzando di voler seguire i principi di “Verità, Compassione e Tolleranza” ed essere una persona buona, è stata spesso interrotta dal giudice.

Partecipanti alla persecuzione di Zhao:

Zhao Yazhen, procuratore: +86-451-84353057

Miao Shiyun, giudice: +86-185-03601102

Zhang Xumin, persona in carico del caso: +86-133-04641100