(Minghui.org) Qin Aimin è stata recentemente condannata a quattro anni di carcere e multata per 10.000 yuan (circa 1250 euro) sulla base di prove fotografiche non autenticate che raffiguravano oggetti presumibilmente confiscati a casa sua.

Il 19 novembre 2017 la praticante, residente nella città di Harbin, è stata arrestata insieme a Yuan Hong, un'altra residente locale, dopo essere stata denunciata alla polizia per aver parlato con alcune persone del Falun Gong vicino ad un ospedale.

La signora Qin Aimin

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica per il corpo e la mente perseguitata dal regime comunista cinese a partire dal luglio 1999.

Il 30 maggio 2018 il tribunale distrettuale di Daoli ha processato entrambe le donne. Il pubblico ministero ha presentato soltanto diverse foto di libri e cd del Falun Gong che la polizia ha dichiarato essere stati confiscati nell’abitazione di Qin, ma nessun testimone ha confermato l'autenticità delle foto.

Durante l'udienza Qin ha detto di non essere in grado di verificare se quegli oggetti fossero suoi, poiché non li poteva vedere dal vivo.

Quando lei ed il suo avvocato hanno sollevato domande sull'ammissibilità di tali prove, il pubblico ministero ha affermato che erano lecite e il giudice ha impedito a Qin e al suo avvocato di continuare a parlare.

Inoltre la polizia ha strappato gli opuscoli del Falun Gong confiscati dalla casa di Qin pagina per pagina e poi ha contato ogni pagina come una prova separata.

La praticante veniva interrotta dal giudice ogni volta che menzionava il Falun Gong, ma nonostante ciò, il giudice ha affermato che l'argomento del Falun Gong non aveva nulla a che fare con il caso.

Quando l'avvocato di Qin ha fatto notare che la persecuzione era stata avviata illegalmente dall'ex dittatore cinese Jiang Zemin, il giudice ha minacciato di espellerlo dall'aula.

Il 14 agosto il tribunale ha emesso il verdetto nei confronti di Qin, accettando tutte le prove presentate dalla polizia e respingendo le dichiarazioni del suo avvocato sulla mancanza di basi legali nella persecuzione.

Non è ancora noto se per il caso di Yuan sia stato emesso un verdetto.