(Minghui.org) Il sito Minghui ha recentemente pubblicato un articolo intitolato: “Il male nel settore della amministrazione carceraria di Jidong, nella provincia dello Hebei” che espone la corruzione degli amministratori della prigione.

Nonostante l'ambiente ignobile, ho visto alcuni praticanti della Falun Dafa chiarire i fatti nella prigione utilizzando i loro forti pensieri retti, che hanno aiutato le guardie e i detenuti a correggere le loro comprensioni sulla pratica. Di seguito alcuni esempi.

Un praticante della Dafa (non nominato per ragioni di sicurezza) adesso può meditare nella prigione ogni giorno. Il controllore principale (capo dei detenuti) non interferisce troppo con la sua pratica e anche gli altri detenuti non provano a fermarlo. Ogni giorno, subito dopo il lavoro, questo praticante va all'ufficio delle guardie per parlare della bontà della Falun Dafa. Col passare del tempo le guardie si sono intimoriti di lui e cercano di evitarlo.

Un altro praticante, arrivato di recente nella prigione, ha una mente pura e nessun attaccamento alla paura. Un giorno il capo della divisione educativa ha ordinato a tre detenuti di picchiarlo. Ciononostante i detenuti non l'hanno fatto. Invece gli hanno detto: “Non vogliamo picchiarti. Se noi lo facessimo il capo negherebbe ogni cosa e noi diventeremmo i capri espiatori. Ci incontreremo spesso in futuro, come possiamo andare d'accordo?”. Così, il perfido ordine è stato annullato.

Anche un altro praticante ha rifiutato di essere “trasformato” e legge il libro della Dafa ogni giorno. Ogni volta che il gruppo organizzava una nuova sessione di “trasformazione”, chiedeva di partecipare e le guardie erano felici di farglielo fare. Ma durante la lezione parlava con gli agenti di polizia e gli ex-praticanti (che avevano una comprensione distorta) su cosa è la Falun Dafa e come è perseguitata. Dopo che questo è accaduto alcune volte, gli organizzatori del corso non glielo hanno più permesso. Hanno detto: “Non sei stato “trasformato” e impedisci anche agli altri di “essere trasformati”. Non ti faremo più partecipare”.