(Minghui.org) Song Laiping, residente a Yanchi, si trova ora in carcere dopo essere stato processato con l'accusa di aver messo del materiale informativo del Falun Gong sul parabrezza dell'auto del capo della polizia.

Il Falun Gong, o Falun Dafa, è una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

L'uomo era stato arrestato nell'aprile 2018, ma dopo avergli diagnosticato un grave stato di salute, dieci giorni dopo era stato rilasciato su cauzione. A fine maggio, per evitare di essere perseguitato, aveva lasciato casa, ma ad agosto era stato di nuovo arrestato e ad ottobre durante l'udienza, il PM aveva chiesto una condanna da due a tre anni. Ora Song si trova nel Centro di Detenzione di Wuzhong in attesa del verdetto.

Sospettato e arrestato per la distribuzione di materiali del Falun Gong

Nell'aprile 2018 il capo Hao Ruigang della Stazione di Polizia di Hualianchi, dopo che sul parabrezza dell'auto aveva trovato dei materiali informativi sul Falun Gong, aveva fatto revisionare i video di sorveglianza e ordinato ai suoi ufficiali di rintracciare i "sospetti".

La mattina del 15 aprile 2018 Il sessantasettenne Song stava camminando per strada, quando è stato arrestato come uno dei "sospettati". Dopo molte ore d'interrogatorio, nel tardo pomeriggio, l'hanno portato a casa per poi saccheggiare l'abitazione senza un mandato di perquisizione, confiscandogli libri del Falun Gong e altri oggetti, senza neanche rilasciare una lista come richiesto dalla legge.

Quando l'indomani i poliziotti sono tornati a perquisire di nuovo la sua casa, né lui né i suoi familiari erano presenti.

Mentre era detenuto, molti dei suoi parenti tra cui il nipote di sedici anni che studiava in una città a circa 160 km di distanza, sono stati interpellati dalla polizia senza i regolari e legali documenti per l'interrogatorio.

Rilasciato su cauzione

Il 24 aprile dopo un'altra serie di interrogatori, per essere ammesso al Centro di Detenzione di Yanchi, gli agenti della Divisione di sicurezza interna della contea hanno condotto Song all'ospedale per un esame medico, che ha poi rivelato un ictus e la pressione alta.

Visto la diagnosi, il centro di detenzione ha rifiutato di ammetterlo e il 25 aprile è stato rilasciato dopo che il capo della Divisione di sicurezza interna aveva costretto la sua famiglia a pagare una cauzione di 5.000 yuan (circa € 640).

Dopo il suo ritorno a casa, per circa un mese aveva manifestato sonnolenza e uno stato confusionale, oltre a problemi di equilibrio mentre camminava.

Ripreso in custodia

Su istruzioni della Divisione di sicurezza interna, a metà maggio l'ufficio di previdenza sociale di Yanchi ha sospeso il pagamento della pensione di Song. Quando poi la sua famiglia è andata a chiedere motivazioni, la polizia e l'ufficio sociale s'incolpavano l'un l'altro e alla fine si sono rifiutati di reintegrarlo.

Il 15 maggio la polizia ha poi presentato il caso di Song alla Procura di Yanchi che a luglio ha approvato il suo arresto.

Poiché l'uomo per evitare altre vessazioni se ne era andato di casa, nel cercarlo la polizia ha molestato e monitorato i suoi familiari, controllando anche i loro telefoni.

Quando poi il 20 agosto Song è tornato a casa, è stato catturato dalla polizia e portato al centro di detenzione di Wuzhong.

Abusato nel centro di detenzione

Quando il 25 settembre il suo avvocato l'ha incontrato, Song gli ha rivelato che durante gli esami la sua pressione sanguigna era sui 220 mmHg e una scansione TAC evidenziava cinque coaguli di sangue nel suo cervello, perciò il centro lo costringeva a prendere farmaci per l'ipertensione. Inoltre di tanto in tanto le guardie lo privavano dei pasti per farlo soffrire e non gli permettevano di comprare oggetti per le necessità quotidiane. L'avvocato ha notato delle cicatrici sui polsi, causate da manette troppo strette.

Il 28 settembre la famiglia Song ha presentato una denuncia contro le guardie per maltrattamento.

Estranei in aula che si fingono suoi familiari

Il 18 ottobre 2018 Song si è presentato al Tribunale di Yanchi con l'accusa di "minare le forze dell'ordine", un pretesto standard usato dalle autorità per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.

Il suo avvocato ne ha difeso l'innocenza sostenendo che la polizia aveva saccheggiato la sua residenza senza documenti legali adeguati e che i prodotti del Falun Gong confiscati dalla sua casa erano per suo uso personale e non avevano recato danno alla società, e ancor meno minato l'applicazione della legge.

Per l'udienza la corte aveva convogliato una dozzina di persone che dichiaravano di essere membri della famiglia di Song, ma i suoi veri familiari non avevano idea di chi fossero.

Il procuratore Ma Zufei ha chiesto da due a tre anni di prigione per il praticante, e al termine il giudice ha dichiarato che avrebbe annunciato il verdetto il 21 dicembre. Al momento della stesura dell'articolo, non è chiaro se è stata emessa o meno una sentenza.

È stato riferito che lo staff del tribunale e gli agenti dell'Ufficio 610, poco dopo il processo, hanno tentato di costringere Song a firmare una lista di prove, ma lui si è rifiutato di collaborare.

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