(Minghui.org): Il 29 marzo 2018 Chen Cunli, sessantotto anni di Shenyang, è morto dopo aver avuto una ricaduta della sua precedente malattia cardiaca. Nel 1996 aveva iniziato a praticare il Falun Gong e i suoi problemi di salute erano scomparsi, tuttavia dopo essere stato detenuto più volte per la sua fede, alcuni anni fa sono riapparsi i sintomi della sua patologia.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica di meditazione per il benessere del corpo e della mente che è perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.

Il praticante aveva attribuito il merito al Falun Gong, della sua guarigione da diversi problemi di salute tra cui, le vertigini, una rigidità articolare che gli aveva colpito la spalla, da disturbi intestinali e da diverse patologie cardiache. Nel luglio 1999, alcuni giorni dopo l'inizio della persecuzione, aveva deciso di recarsi a Pechino per fare appello per il Falun Gong, ma lo avevano arrestato e detenuto per quindici giorni. Dopo la detenzione era tornato nella sua città natale e la polizia locale aveva cominciato a seguirlo e a molestarlo frequentemente.

Nell'ottobre del 2000 era ritornato a Pechino per fare nuovamente ricorso per il Falun Gong, ma era stato nuovamente arrestato e condannato ai lavori forzati nei campi di Longshan e Zhangshi, per un totale di tre anni. Dopo il suo rilascio Chen e sua moglie Geng Luqing erano stati costantemente molestati dalla polizia e dai funzionari del governo che li volevano costringere a rinunciare alla loro fede, così per evitare ulteriori vessazioni avevano lasciato la loro abitazione.

Entrambi avevano perso il lavoro e non potevano tornare a casa, quindi la madre anziana di Chen, con molte difficoltà, aveva cercato di prendersi cura della loro figlia. Tuttavia, i funzionari locali facevano spesso irruzione in piena notte nell’abitazione, terrorizzando e minacciando l’anziana donna e la giovane nipote. Il 29 settembre 2002 la polizia aveva sequestrato Chen e la moglie facendo irruzione nella loro dimora temporanea. L’uomo era stato poi portato al campo di lavoro forzato di Zhangshi dove era stato sottoposto a torture.

Un'altra volta nel giugno 2014, mentre la coppia lavorava in un mercato, erano stati arrestati da sei poliziotti armati dopo essere stati denunciati per aver parlato con le persone del Falun Gong. Chen era riuscito a fuggire mentre Feng era stata arrestata.

In seguito la coppia, per le sofferenze subite nel corso degli anni, aveva esercitato il proprio diritto costituzionale e aveva presentato denunce penali contro Jiang Zemin, l'ex leader del Partito Comunista Cinese che ha lanciato la campagna di persecuzione contro il Falun Gong. Il 2 novembre 2015 erano stati arrestati dagli agenti della stazione di Polizia di Minzhu e detenuti per ventiquattro ore.

Dopo anni di detenzioni illegali, torture, molestie e minacce, il cuore di Chen ha ceduto ed è morto a marzo dello scorso anno.

Cinque mesi dopo la sua morte, due persone, di cui una indossava l’uniforme della polizia, sono entrati nella loro casa e hanno iniziato a girare dei filmati. L’anziana madre di ottantatré anni era rimasta così traumatizzata da rimanere costretta a letto.