(Minghui.org) Di recente ho ripensato a un problema accaduto più di 10 anni fa, in cui mi sono trovato ad affrontare una grossa difficoltà nella mia mia coltivazione. Mi sono reso conto di non averla esaminata in modo chiaro e razionale.

Anni fa un praticante aveva fatto in modo che sua nuora mi portasse in una casa vuota di sua proprietà, in modo da evitare di essere arrestato dalla polizia.

Era buio mentre ci avvicinavamo all'edificio. La nuora dell'uomo non voleva che la accompagnassi alla stazione degli autobus, dato che la viabilità del quartiere era complicata temeva che mi sarei perso ritornando a casa. Le ho detto di non preoccuparsi e che avrei memorizzato i cartelli stradali che vedevo.

Tornando a casa, mentre mi avvicinavo, non sono più riuscito a trovare l'edificio, sono andato avanti e indietro diverse volte, cercando di farmi tornare la memoria, ma due ore dopo mi sono reso conto di essermi perso. Ho richiamato la nuora del praticante che ha fatto in modo che un altra persona mi desse le indicazioni per arrivarci.

Si è scoperto che questa si trovava poco lontano in fondo a una delle numerose strade. In qualche modo avevo completamente dimenticato di essere passato di là.

Sentivo che questo incidente mi stava suggerendo che se mi fossi perso, a prescindere se fossi stato vicino o no alla meta, non sarei stato comunque in grado di raggiungere la destinazione. Tutti i miei sforzi nel tentativo di arrivare alla casa erano vani a meno che non avessi trovato la chiave di volta della questione.

Negli anni seguenti ho ripensato spesso a quell'esperienza. La mia vaga comprensione del significato dietro l'incidente non era abbastanza buona. Avevo afferrato il vero significato? Quale era? Mi sarei ancora perso pur trovandomi vicino alla destinazione?

Guardarsi dentro diventa una guida alla comprensione

Recentemente ho acquisito una nuova comprensione del “guardarsi dentro può essere la luce che può guidarci verso casa”. In passato la mia comprensione di questo concetto era basata su nozioni umane. Mi guardavo dentro quando affrontavo conflitti, ma pensavo sempre o che avessi ragione o che non fosse colpa mia: era sempre “colpa di qualcun altro” anche dopo essermi esaminato dentro a lungo.

Diversi anni fa non sono riuscito a risolvere i conflitti costanti che avevo in casa e ho deciso di guardarmi dentro incondizionatamente. Cercavo duramente, durante i periodi difficili, di convincermi che “è colpa mia”, tuttavia mi sentivo comunque trattato ingiustamente, accusato dagli altri, e credevo di non essere assolutamente io il problema. Dover pensare “è colpa mia” era come essere trafitti da un coltello.

Dopo un po' mi sono reso conto che non dovevo sentirmi in errore e che non era giusto incolpare gli altri ed essere ipocriti. Nonostante ciò ancora il dover pensare “è colpa mia” continuava a irritarmi.

È passato altro tempo, poi un giorno ho capito che il mio primo istinto era sempre quello di pensare che “qualcun altro ha fatto qualcosa di sbagliato”, in tutte le situazioni. Non avevo mai notato che quella tendenza era diventata così naturale. In seguito quando dovevo guardarmi dentro e convincermi che ero io a sbagliare, faceva ancora male, ma almeno la mia mente era più chiara e razionale.

Comprendere le complicate questioni della Fa

Avevo un temperamento irascibile e mi sembrava di essere sempre arrabbiato per qualcosa. Ero migliorato un po' dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, ma quando i conflitti puntavano direttamente sulle mie nozioni umane non resistevo! Ho studiato frequentemente la Fa e con l'aiuto del Maestro sono riuscito a superare ogni periodo doloroso mentre eliminavo gli attaccamenti.

Sono giunto alla conclusione che molte delle mie idee e abitudini derivavano dall'indottrinamento a cui sono stato sottoposto sotto il regime comunista. Non me ne sarei reso conto se non avessi praticato la Falun Dafa, ero stato accecato dalle nozioni e dalle abitudini del passato e quindi non ero in grado di liberarmene. Assomigliavano a quel complicato dedalo di strade che mi aveva intrappolato e impedito di raggiungere la destinazione.

La svolta più importante nei miei anni di coltivazione è stata la capacità, quando affrontavo un conflitto, di ammettere che era colpa mia. Questo è stato il vero inizio del guardarsi dentro. Per quanto riguarda pensare che guardarsi dentro significasse “ho esaminato me stesso, ho ragione e quindi non è colpa mia”, era dovuto a un fraintendimento della Fa.

Guardarsi dentro spesso, incondizionatamente e veramente, è il modo del Maestro per evidenziare le nostre nozioni errate che altrimenti ci risulterebbero invisibili. È anche il modo in cui possiamo evitare di perderci quando ci troviamo vicino casa.