Per due domeniche consecutive, il 13 e il 20 gennaio 2019, i praticanti della Sardegna si sono riuniti in Piazza Garibaldi, in una zona signorile del centro storico di Cagliari, per far conoscere la pratica del Falun Gong e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione in atto in Cina da parte del partito comunista cinese.

Nonostante la pioggia ed il vento della prima giornata, i praticanti dopo aver allestito un piccolo stand ed esposto i manifesti informativi, hanno subito constatato che le persone si fermavano incuriosite, chiedendo maggiori informazioni.

Un signore distinto e di una certa età si è fermato a parlare con un praticante; era a conoscenza del regime dittatoriale e violento presente in Cina e l'ha paragonato ad alcuni imperatori romani che nell'antichità hanno abusato fortemente del loro potere per perseguitare persone innocenti.

I passanti, dopo aver saputo della persecuzione subita dai praticanti in Cina, hanno manifestato reazioni differenti: alcuni sembravano increduli, altri arrabbiati hanno detto di non capire come avvenimenti del genere possano ancora succedere ai giorni nostri ed altri ancora erano visibilmente dispiaciuti. In molti poi hanno firmato la petizione indirizzata al Governo italiano che chiede l'immediata cessazione di tutte le forme persecutorie, in particolare del prelievo forzato di organi dai praticanti ancora in vita.

Durante le due giornate i praticanti hanno inoltre mostrato la serie dei cinque esercizi del Falun Gong suscitando la curiosità dei passanti. Un gruppo di persone che praticano il Taiji, scettiche, hanno chiesto le differenze tra il Taiji e il Falun Gong e il perchè viene perseguitato; un praticante ha risposto a tutte le loro domande dopodichè soddisfatte hanno deciso di firmare la petizione aggiungendo che avrebbero poi provato gli esercizi seguendo le indicazioni presenti sul sito Internet della Falun Dafa.

I praticanti mostrano gli esercizi del Falun Gong

La seconda domenica era una giornata soleggiata, e molte persone si sono recate in centro città, incontrando le attività dei praticanti. Una docente universitaria, laureata in farmacologia, era sorpresa di vedere degli striscioni del Falun Gong. Parlando con un praticante ha detto di conoscere bene la persecuzione in atto in Cina in quanto come ricercatrice in passato aveva seguito un lavoro sulle varie forme di persecuzione e dei loro effetti sulla salute delle persone.

Una coppia di Cagliari, che abita però ad Olbia, era interessata alla filosofia buddista e ha posto molte domande sulla pratica; hanno poi chiesto i contatti per poter provare gli esercizi in entrambe le città.

Molti bambini che passavano, attratti dalla musica pacifica, si sono avvicinati ai praticanti cercando di imitare i loro movimenti.