(Minghui.org) He Wen, settantenne di Pechino, è stata condannata a tre anni e mezzo di carcere per la sua fede nel Falun Gong.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina per la mente e il corpo basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 12 luglio 2018 He è stata arrestata per aver urlato “La Falun Dafa è buona e Verità,Compassione,Tolleranza sono buone” in Piazza Tienanmen. La polizia ha perquisito la sua casa, confiscato i suoi libri del Falun Gong e materiali correlati.
Anche se è stata rilasciata su cauzione sei giorni dopo, la polizia ha organizzato delle pattuglie per sorvegliarla in ogni suo movimento.
Il pubblico ministero l'ha successivamente accusata di "minare le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto", un pretesto standard usato dalle autorità per incastrare i praticanti del Falun Gong.
La praticante si è presentata presso la corte distrettuale di Dongcheng il 30 agosto di quest'anno, e durante il processo il suo avvocato ha esposto le prove di non colpevolezza e sostenuto che praticando il Falun Gong, He non aveva causato danni a nessuno, tanto meno alle forze dell'ordine, chiedendo così l'assoluzione dell’imputata.
He ha anche testimoniato in propria difesa, confermando che non aveva violato alcuna legge nel sostenere la sua fede, ma il giudice ha spesso interrotto la sua testimonianza per causarle volontariamente danno.
Il 25 novembre è stato annunciato il verdetto contro He. Al momento della stesura di questo articolo è ancora tenuta prigioniera nel centro di detenzione di Dongcheng.
He ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1995. Per lei è merito della pratica se è riuscita a curare l'ipertensione, l'asma e l'ernia del disco lombare.
Poiché non ha rinunciato alla sua fede dopo l’inizio della persecuzione, è stata ripetutamente arrestata e molestata. Per tre volte è stata condannata ai lavori forzati: nel 2000, 2002 e 2009, per un totale di sette anni.
Le guardie del campo di lavoro l'hanno sottoposta a varie forme di maltrattamenti, tra cui violenze, essere torturata attraverso il letto di stiramento, l'alimentazione forzata ed essere costretta a sedersi su un piccolo sgabello con le mani sulle ginocchia e le gambe vicine tra loro per più di venti ore ogni giorno senza muoversi.
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Categoria: Resoconti della persecuzione
