(Minghui.org) Stimato Maestro e amici praticanti

Sono una praticante austriaca della Falun Dafa che ha ottenuto, la Fa nell'autunno del 2006. In seguito, ho preso parte a molti progetti della Dafa per chiarire la verità su questa pratica di coltivazione, e per salvare le persone predestinate.

Dopo la nascita di mio figlio la situazione è cambiata e il mio tempo era limitato. Continuavo a pensare a come adattarmi alla nuova vita e continuare a chiarire la verità sulla Dafa. Distribuivo volantini nei siti turistici a molti turisti cinesi. Tuttavia, era scomodo fare questa attività spingendo un passeggino, e anche in seguito, mentre mi occupavo del bambino piccolo. Così ho chiesto a un praticante che lavorava per la sezione tedesca di Epoch Times, se potevo scrivere articoli per poche ore al giorno. L’orario di lavoro sembrava flessibile e mi andava bene. Quando mio figlio ha iniziato a frequentare l'asilo nido, ero pronta per lavorare per Epoch Times. Era proprio quello che desideravo.

Il Maestro ha detto:

“Ci sono così tante cose che dovete fare. Dovete fare bene il vostro lavoro ordinario, dovete gestire le vostre faccende familiari; come discepoli della Dafa dovete trovare il tempo per lo studio della Fa e per gli esercizi; dovete anche chiarire la verità, come pure partecipare ai progetti della Dafa, come The Epoch Times. Se poteste unire in una sola cosa il chiarire la verità e il compito di gestire un media dei discepoli della Dafa, non si aiuterebbe a risolvere il problema dei limiti di tempo”. (Insegnamento della Fa nelle conferenze X)

Inizialmente, ho lavorato part-time come redattrice. Tuttavia pensavo di passare alle vendite e, alla fine, sono stata in grado di fare il grande passo. Ho lavorato lontano da Vienna per circa tre anni, collegandomi via internet con i miei colleghi della sede di Berlino.

La mia responsabilità in Epoch Times è aumentata, poiché richiedeva che le notizie fossero immediate e reperite sul posto. Questo mi ha spinto a trasferirmi a Berlino nell'estate 2017.

Dal momento che da diversi anni mio marito soffriva di depressione, non potevo aspettarmi da lui alcun sostegno nel trasferimento della nostra famiglia. Tuttavia, per ottenere la sua approvazione, gli ho proposto che sarei andata da sola per cercare un appartamento dignitoso. Ha accettato la mia idea e non si è opposto al fatto che portassi con me nostro figlio.

Gli amici coltivatori mi hanno accolto calorosamente, e il loro grande sostegno mi ha aiutato molto. Per ridurre le difficoltà e rafforzare me stessa, mi sono aggrappata al pensiero che, andando avanti, avrei potuto accedere quotidianamente alla sede di Epoch Times e lavorare lì.

Nonostante i problemi legati al trasferimento, il mio obiettivo principale era quello di concentrarmi, per fare un buon lavoro nelle ore d’ufficio. Così sono riuscita a non perdermi nei dettagli organizzativi, che comprendevano la ricerca di un appartamento e di una scuola materna, il completamento dei documenti necessari, il trasloco e la vendita di alcuni mobili.

Ho fatto tutto quello che era necessario, eliminando e lasciando andare le emozioni, e non mi sono fatta turbare da nessuna cosa.

Ero in apprensione per mio marito, che non si decideva a venire a Berlino. Quando avevo deciso di partire con i miei effetti personali e nostro figlio, ero assolutamente sicura che ci avrebbe seguito. Dopotutto, eravamo le due persone più importanti della sua vita, ed eravamo a Berlino.

Con il passare delle settimane e vedendo che non arrivava, sono diventata un po' impaziente, ma ho pensato che sicuramente presto sarebbe arrivato. Dopo altre settimane, mi sono resa conto che i miei piani e le mie aspettative non si stavano realizzando.

Mi sono resa conto che non avevo considerato il benessere di mio marito, ma pensavo solamente che mi avrebbe raggiunto per occuparsi di alcune faccende. Allora ho visto il mio attaccamento all'egoismo, che avevo abilmente nascosto per attirarlo a Berlino. Poi, mi è stato chiaro che non ero sicura del fatto che si sarebbe trasferito a Berlino. Avevo bisogno di un piano B: ho lasciato andare il sentimentalismo verso mio marito, e anche l’insoddisfazione per il fatto di essere sola, e di dover portare e riprendere il bambino all'asilo.

Non ero più in ansia per il tempo limitato, ma ero grata e apprezzavo le ore in cui avrei potuto lavorare. Mi sono adeguata, ho accettato i doveri e le faccende e non mi sono più preoccupata per la responsabilità verso mio figlio. Il mio cambiamento di atteggiamento ha portato mio marito a decidere di lasciare l'appartamento a Vienna e di trasferirsi a Berlino.

Contattare persone per Shen Yun ed Epoch Times

Il Maestro ha detto:

“Specialmente quelle cose a cui noi, come esseri umani, non possiamo rinunciare per scopi di sopravvivenza, per proteggere noi stessi o per ottenere ulteriori benefici. Io li chiamo generalmente attaccamenti. Questi attaccamenti sono come un grande e robusto lucchetto che vi chiude dentro. Man mano progredite sul vostro sentiero dovete aprire tutti i lucchetti. Se non lo fate vi chiuderete dentro e vi ingannerete, e non vedrete la verità. E se mancate di aprire questi lucchetti mentre siete sul sentiero che vi fa ritornare alle vostre origini e al vostro vero sé, non sarete in grado di procedere in avanti”. (Insegnamento alla Conferenza della Fa Svizzera)

A quel tempo, ho seguito un corso di formazione alla vendita offerto da NTD, che riguardava anche la comunicazione con i segretari. Il corso mi ha stimolato e ho deciso di mettere in pratica ciò che avevo imparato. Sfortunatamente, ho avuto un atteggiamento negativo nei confronti dei segretari, li guardavo dall'alto in basso e pensavo che il loro lavoro fosse piuttosto inferiore al mio. Li consideravo un impedimento a ciò che volevo realizzare, e sentivo che mi stavano causando un lavoro aggiuntivo.

Ho provato a lasciare andare il mio atteggiamento negativo sull’inferiorità dei segretari, e sulla mia mancanza di apprezzamento per quello che facevano. Col tempo, sforzandomi di lasciar andare l'attaccamento alla superiorità, il mio atteggiamento è migliorato e, quando la mia mentalità si è corretta e mi sono liberata degli attaccamenti anche il lavoro è migliorato.

Sono riuscita a trovare le persone giuste di cui avevo bisogno e ho usato Internet per le mie ricerche. Il mio modo di comunicare con i segretari e i loro capi tramite e-mail o telefono è migliorato. Ormai il mio atteggiamento era l’opposto di prima, e ho trovato i segretari molto utili quando si trattava, come il più delle volte, di contattare il loro capo. Dopo aver lasciato andare il mio attaccamento, il Maestro mi ha dato saggezza e mi ha aiutato ad aprire nuove strade.

Migliorare i metodi di comunicazione

Una mia collega, che era anche venditrice, mi ha chiesto di organizzare un colloquio personale. L’esperienza mi aveva insegnato a non provare nemmeno a contattare il direttore marketing o il direttore delle vendite. Generalmente, a queste due figure vengono assegnati compiti dall’amministratore delegato. La mia esigenza era di natura strategica e avevo bisogno della sua approvazione. Ciò significava che dovevo contattarlo direttamente.

Ho deciso di scrivere al suo segretario, nella speranza che consegnasse la mia richiesta ai suoi colleghi. Purtroppo, questo ha comportato l’inconveniente di una grossa perdita di tempo, prima che la mia richiesta arrivasse all'amministratore delegato. Nel mentre, un collega mi ha suggerito di contattarlo direttamente, e ho deciso subito di organizzare un incontro tra il mio collega e il direttore del marketing.

Non appena ho lasciato andare il mio attaccamento ai rapporti con i segretari, i miei metodi di comunicazione sono migliorati significativamente.

Mi sono resa conto che, non appena lascio andare i miei attaccamenti e faccio il possibile per compiere l'intero processo lavorativo, oltre a soddisfare ciò che si aspetta da me, il Maestro aprirà la mia saggezza. Inoltre, i miei metodi di lavoro sono migliorati e ho trovato un modo per completare il mio difficile compito.

Quando affronto una situazione in cui il successo sembra improbabile, elimino quel pensiero. Ogni volta che trovo una porta chiusa, paragono la Fa del Maestro con quella particolare situazione. Sono sempre sicura che qualunque cosa io debba fare è già predeterminata. Il mio compito è percorrere il sentiero con sicurezza.

In realtà, qualsiasi ostacolo sul mio cammino per salvare le persone, è attribuibile ai miei pensieri negativi. Mentre scrivevo questo articolo di condivisione, mi sono resa conto che la ragione fondamentale dei miei attaccamenti è il mio ego, soprattutto quando si manifesta in un complesso di inferiorità.

Sono passati molti anni da quando ho provato ad abbandonare questo attaccamento e, sebbene ne abbia lasciato andare diversi strati, non è completamente scomparso. Si rivela attraverso l'insicurezza, insieme a pressione mentale e dolore fisico. Ogni volta che non riesco a raggiungere un obiettivo al lavoro o con la mia famiglia, e non ottengo i risultati desiderati, provo questi sintomi. Ma questa condizione appare sempre meno, e spesso riesco a capovolgere la situazione.

Innanzitutto, elimino i cattivi pensieri e invoco quelli buoni dentro di me. Questo alleggerisce la pressione fisica, mi dà spazio per negare le disposizioni delle vecchie forze e per ricordare la Fa del Maestro riguardo al guardarsi dentro. Individuo quale attaccamento non ho lasciato andare, e cerco in me stessa un atteggiamento diverso e sincero verso tutto quello che è predestinato per me.

Questo consente ai miei pensieri retti di ritornare. Quindi invio forti pensieri retti e annullo le disposizioni delle vecchie forze. Ho affrontato molti attaccamenti diversi, tra cui la paura di fallire e di non raggiungere il compimento. La ragione fondamentale per questi è l'egoismo.

Il Maestro ha detto:

“Non mi piace quando vi accusate da soli, non serve a niente. Io ripeto ciò che ho già detto, se siete caduti, non restate a terra, ma rialzatevi!” (Insegnamento della Fa durante la Festa della Lanterna 2003. - Alla Conferenza della Fa negli USA Occidentali a Los Angeles)

(Presentata alla Conferenza della Fa del 20019 in Germania)

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