(Minghui.org) il primo febbraio di quest’anno Zhang Shunxin, un uomo dello Xinjiang, è stato condannato a dodici anni per aver praticato il Falun Gong, una disciplina di meditazione per il benessere di corpo e mente, basata sui principi di Verità,Compassione e Tolleranza e perseguitata dal regime comunista dal 1999. Questa è la seconda volta che il praticante viene condannato per la sua fede.

Purtroppo il suo avvocato non è stato informato del verdetto, e la corte ha aspettato fino alla scadenza della finestra di appello della durata di quindici giorni per informare verbalmente la sua famiglia della condanna.

Il cinquantasettenne residente nella città di Kashgar, ha iniziato a scontare la pena nella prigione di Gaimilike, città di Tumxuk.

Ad oggi la sua famiglia non ha ricevuto una copia ufficiale del verdetto, e il nome del giudice che ha condannato il loro famigliare non è mai stato reso disponibile.

Il 2 maggio 2017 Zhang era stato arrestato per aver spedito lettere con informazioni sul Falun Gong. In seguito la polizia aveva saccheggiato la sua casa, mentre sua madre settantenne era sola in casa.

Dopo di che gli agenti erano ritornati due volte, alle 23:00 del 4 maggio e verso mezzogiorno del giorno successivo, saccheggiando la casa in tutte e due le occasioni e confiscando il computer, la stampante e molti articoli relativi al Falun Gong.

Dopo che l'avvocato aveva incontrato Zhang nel centro di detenzione della contea di Zepu, aveva inviato una lettera alla polizia, chiedendo la liberazione del suo cliente.

Il 7 giugno 2017 la Procura della contea di Puze aveva convalidato l'arresto di Zhang, ma nel primo mandato di arresto ricevuto dalla sua famiglia non veniva indicato il nome della stazione di polizia responsabile dell'arresto, né l'indirizzo del centro di detenzione dove era stato detenuto.

Due mesi dopo, un ufficiale di nome Rao Liang aveva emesso un nuovo mandato di arresto e questa volta sebbene avesse riempito tutte le informazioni mancanti nel primo mandato, aveva comunque sbagliato il nome di Zhang.

Prima del nuovo mandato di arresto di dodici anni, Zhang aveva scontato altri nove anni nella prigione Xinjiang N°.5 tra il 2002 e il 2011. Per costringerlo a rinunciare alla sua fede, ogni giorno veniva sottoposto a varie torture, inclusa la privazione del sonno, facendolo dormire un’ora al giorno.

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Practitioners Are Brutally Persecuted at the No. 5 Prison in Xinjiang Province