Shandong: In prigione per non aver rinunciato alla sua fede, uomo picchiato e costretto a bere candeggina diluita

(Minghui.org) Da quando è recluso nella prigione di Jinan per essersi rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, un cittadino di Zibo, nello Shandong, è stato sottoposto a varie forme di tortura e abusi.

Il Falun Gong o Falun Dafa, è una pratica di auto-miglioramento per corpo e mente, che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.

L'uomo in questione è il sessantaseienne Huang Futang, arrestato il 22 marzo 2016 perché praticante del Falun Gong. A settembre il tribunale distrettuale di Zhangdian l'ha condannato a tre anni, che ha iniziato a scontare dal mese di dicembre nella prigione di Jinan.

Nella struttura, Huang è stato picchiato da diversi detenuti che durante una notte di gennaio del 2017, hanno persino tentato di fargli bere candeggina diluita. Quando ha urlato in cerca d'aiuto, Dai Dongwu, un altro praticante del Falun Gong imprigionato è accorso per cercare di fermarli, ma è stato trascinato in una sala riunioni e picchiato fino a farlo svenire.

A marzo del 2017 Huang ha presentato una richiesta per un esame medico in merito alle ferite subite durante l'arresto e la detenzione, ma le guardie della prigione l'hanno respinta. Quando poi per protesta ha iniziato uno sciopero della fame l'hanno costretto su una sedia di ferro per quarantotto ore.

Tra luglio e novembre dello scorso anno è stato nuovamente picchiato dai detenuti che per impedirgli di urlare gli hanno riempito la bocca con stracci e mutande. Al termine delle percosse il suo corpo era pieno di lividi.

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