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Il potere della gentilezza

09 Marzo 2019 |   Di una praticante della Falun Dafa della provincia dell’ Henan, Cina

(Minghui.org) Negli anni non ho mai smesso di chiarire i fatti sul Falun Gong alle persone, senza mai preoccuparmi delle condizioni climatiche. Ho conosciuto persone che mi hanno verbalmente insultata o che volevano anche farmi del male fisicamente. In tutte queste situazioni sono sempre rimasta calma e impassibile; volevo solo il meglio per tutti loro. Con la protezione del Maestro Li (il fondatore della pratica), ogni possibile problema si è risolto sempre per il meglio. 


Una volta stavo parlando con un giovane ragazzo della pratica e lo stavo incoraggiando a lasciare il Partito Comunista. Mi ha detto: "Aspetta qui un secondo. Lascia che ti presenti qualcuno". Ha portato con sé un agente di sicurezza e mi ha detto: "Racconta [anche] a lui quello che mi hai appena detto sui fatti”.

Così ho detto all’agente: "Il tuo amico mi ha detto che sei una brava persona. Vorrei tanto parlarti di Verità, Compassione e Tolleranza, che sono le leggi di Budda e sono perseguitate dal Partito Comunista Cinese (PCC). Il Partito sta agendo contro natura, favorisce l’ateismo e sta causando il rapido declino della morale all’interno della società".

"Il marxismo è uno spirito malvagio proveniente dall’occidente. Noi cinesi abbiamo una lunga storia e tradizione. Il PCC sta commettendo crimini orribili, e alla fine il cielo lo eliminerà del tutto. Perché non abbandoni il Partito e le sue organizzazioni affiliate, così da essere salvato quando arriveranno le vere calamità?".

La guardia con un’espressione contenta ha detto di essere d’accordo con me. A quel punto mi sono girata verso il giovane e gli ho detto: "Hai visto, lui ha abbandonato il Partito. Perché non lo fai anche tu?”.

"Ti troverò un’altra persona [a cui chiarire la verità]", ha replicato. Ha chiamato un uomo con il distintivo in bella vista. L’agente di sicurezza ha ovviamente cercato di fermarlo invano, e l’uomo con il distintivo è venuto verso di noi.

Ho cercato di rimanere calma, e ho pensato al mio dovere e alla mia missione di salvare tutti gli esseri senzienti. Ho detto all’uomo: "Mi hanno detto che tu sei un uomo buono. Vorrei raccontarti alcuni fatti". Alla fine anche quell’uomo ha accettato di abbandonare il Partito.

Ho detto al ragazzo: "Entrambi hanno abbandonato il PCC, perché non fai anche tu la stessa cosa?".

Lui ha sorriso e ha accettato di lasciarlo.

Il giovane ragazzo aveva inizialmente cercato di denunciarmi alle autorità, ma con un cuore benevolente, sono riuscita a chiarirgli i fatti e sono stata in grado di superare quegli ostacoli. Ho capito che non dobbiamo avere paura, ma dobbiamo restare calmi quando affrontiamo determinati pericoli. Dobbiamo pensare alla nostra missione e inspirare la gentilezza negli altri con l’obiettivo di salvarli.