(Minghui.org) I praticanti della zona di Torino, nelle domeniche del 10 e 24 marzo 2019, si sono riuniti in una via molto frequentata del centro città per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione della pratica di meditazione della Falun Dafa, un pratica di alto livello per la coltivazione di mente e corpo che si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

La bella giornata ha fatto sì che molte persone affollassero le vie del centro di Torino, dove hanno potuto incontrare i praticanti della Falun Dafa che hanno mostrato la serie dei cinque esercizi della pratica, distribuito volantini informativi e raccolto firme per la petizione indirizzata al Governo Italiano affinché intervenga per fermare il prelievo forzato di organi dai praticanti imprigionati in Cina solo per aver seguito la propria fede.

Due signore mentre passeggiavano si sono fermate per parlare con una praticante; incuriosite dagli esercizi hanno posto molte domande sulla pratica, scoprendo che i praticanti in Cina subiscono pesanti soprusi e lesioni fisiche gravi solo perché seguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza nella loro vita quotidiana ed eseguono gli esercizi per mantenersi in buona salute. Sconcertate da queste notizie le due signore hanno prontamente firmato la petizione dicendo che avrebbero voluto anche provare gli esercizi.

Una ragazza di origine cinese si è fermata a leggere i cartelloni informativi sulla persecuzione in Cina. Dopo aver letto attentamente e visto le immagini che testimoniano le crudeltà inflitte ai praticanti, la ragazza, turbata, ha ascoltato le spiegazioni che una praticante le ha dato; mentre ascoltava, annuiva e ha detto di non sapere nulla di tutto questo. La praticante le ha quindi spiegato l’importanza di dimettersi dalle organizzazioni comuniste in Cina e di diffondere le notizie apprese ai suoi amici e familiari.

Una coppia di mezz’età si è fermata a guardare e leggere i manifesti informativi; avvicinati da una praticante che ha spiegato loro cos’è la Falun Dafa e cosa sta accadendo in Cina ai praticanti che seguono questa disciplina, l’uomo ha affermato di conoscere la pratica; in passato, per caso, si è imbattuto sul sito Internet della Falun Dafa e per un certo periodo ha letto alcuni scritti. Entrambi hanno poi firmato la petizione. L’uomo ha annotato il luogo e l’orario in cui i praticanti locali si ritrovano per eseguire gli esercizi e prima di andar via ha ringraziato, aggiungendo: “Ritornerò a leggere sul sito e proverò a fare gli esercizi con voi”.

Molti cinesi sono passati davanti allo stand dei praticanti, mostrando curiosità; alcuni si sono fermati a leggere e a scattare foto. Rispetto al passato ora si nota da parte loro un’attenzione diversa nei confronti della Falun Dafa, più positiva.