(Minghui.org) La sessantenne Su Guiying di Zhanjiang, nel Guangdong, dieci mesi dopo aver iniziato a scontare un mandato di quattro anni per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, ha sviluppato il diabete e ora si trova in condizioni critiche. La sua famiglia sta richiedendo l'immediato rilascio.

Il Falun Gong o Falun Dafa, è una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.

Nella prigione femminile del Guangdong dove è reclusa, dopo aver rifiutato di dichiararsi una criminale, le guardie hanno iniziato a vietarle di fare la doccia e di usare il bagno. Il periodo più lungo in cui le è stato privato di lavarsi e cambiarsi i vestiti, è stato di circa venti giorni. Inoltre le guardie hanno scritto delle frasi diffamatorie contro il Falun Gong sui suoi abiti, non permettendole di toglierseli.

Nella cella era controllata da cinque detenute che si alternavano, impedendole di dormire fino alle due e mezza di notte, e al mattino era costretta ad alzarsi alle cinque e quaranta. Dovendo rimanere in piedi tutto il giorno senza una pausa, una volta non era riuscita a reggere ed è crollata a causa dei piedi gravemente gonfi. A quel punto per punizione le carcerate l'hanno sollevata e costretta a fare esercizi fisici sotto il sole cocente.

In una circostanza le guardie l'hanno privata del cibo, ma poi temendo che potesse protestare contro la tortura iniziando uno sciopero della fame, hanno deciso di costringerla a mangiare.

Arresto e condanna

Su Guiying e un'altra praticante di nome Yu Mei sono state arrestate il 31 agosto 2016 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong e poi rinchiuse nel centro di detenzione numero uno di Mazhang, a Zhanjiang.

In seguito, il 9 dicembre 2016 e il 21 aprile 2017 la polizia ha presentato i loro casi alla Procura distrettuale di Chikan che le ha processate, e il 12 dicembre dello stesso anno, condannate a quattro anni di prigione.

Le donne hanno allora presentato appello contro il verdetto al Tribunale Intermedio di Zhanjiang, che tuttavia ha confermato le sentenze senza tenere un'udienza pubblica. Entrambe le donne hanno quindi iniziato a scontare la pena nella prigione femminile del Guangdong, a maggio dello scorso anno.

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