(Minghui.org) Hu Yanshun di Daying, nello Sichuan, è stata condannata a nove anni di reclusione, solo perché praticava il Falun Gong, le autorità avevano modificato la sua età da settantasei a settanta anni per giustificare la pesante condanna. Durante la detenzione era stata brutalmente maltrattata al punto che la sua salute era drasticamente peggiorata, e cosi tre anni dopo il rilascio, all'età di ottantasette anni, è deceduta.

Il Falun Gong o Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. La donna era già stata costantemente molestata, arrestata e detenuta più volte per non aver rinunciato alla sua fede; nel 2003, dopo essere stata segnalata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, era stata catturata e condannata ad un anno di arresti domiciliari.

L'ultimo arresto risaliva al 2007, quando la Corte di Daying aveva cambiato il suo anno di nascita dal 1932 al 1938, e poi il 23 aprile 2008 aveva emesso il verdetto che la condannava a nove anni di detenzione.

In quella circostanza oltre a lei, erano state catturate anche altre due praticanti del Falun Gong, Li Qunying e Chen Yuzhen, che sono state poi condannate rispettivamente a tre anni e mezzo e otto anni.

Hu aveva scontato il suo mandato nella prigione femminile di Chengdu, dove le detenute la bullizzavano e le sputavano addosso. L'avevano inoltre costretta con la forza ad imprimere le sue impronte digitali su un documento per la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.

A seguito della continua pressione mentale e violenze fisiche, la praticante manifestava gonfiore alle gambe, dolore al nervo sciatico, problemi cardiaci, perdita di memoria fino a non essere più in grado di badare a se stessa.

Anche se era stata rilasciata l'11 gennaio 2016, un anno e quattro mesi prima della data prevista, gli agenti continuavano a molestare lei e la sua famiglia, a volte richiedendo alla donna di recarsi alla stazione per fare rapporto. La sua famiglia l'aveva chiusa a chiave in casa, impedendole di contattare altri praticanti locali del Falun Gong, per timore delle ritorsioni della polizia.

Nel frattempo il governo locale aveva sospeso il suo sussidio per il basso reddito, venendo trattata come una criminale condannata.

Alla fine, a causa della costante pressione della persecuzione, la sua salute era peggiorata sempre più finché il 30 dicembre dello scorso anno, mentre si trovava a casa della figlia, è deceduta.

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