(Minghui.org) Una donna di Cangzhou, provincia dell’Hebei, è stata sottoposta ad alimentazione forzata ed ammanettata in una posizione scomoda, mentre era detenuta per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere di corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Pang Huixia e suo marito, Zhang Zhenwei, sono stati presi di mira all'inizio di quest'anno per la loro fede. La polizia ha sequestrato la loro casa e confiscato unc omputer, una stampante e molti libri e materiali riguardanti il Falun Gong.

Il 15 gennaio la polizia ha arrestato Zhang, e sebbene Pang sia riuscita a fuggire, è stata comunque catturata il 22 febbraio dopo essere stata costretta a vivere lontano da casa per tre settimane.

Quando il 28 aprile l'avvocato di Pang l'ha visitata al centro di detenzione di Cangzhou, era ammanettata con un braccio piegato dietro la schiena e l’altro tirato sulla spalla. La donna ha detto all'avvocato di essere stata torturata dalle autorità poiché si era rifiutata di scrivere le dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong, e successivamente aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione.

Dimostrazione della tortura: ammanettata dietro la schiena.

Pang, che è ammanettata dietro la schiena durante il giorno, ora sta affrontando i procedimenti penali dopo che la polizia ha presentato il suo caso alla Procura di Yunhe.

Pang e Zhang hanno iniziato a praticare il Falun Gong rispettivamente nel 1998 e nel 2011. Entrambi attribuiscono alla pratica il merito della guarigione dai loro disturbi, in particolare la sinovite di Zhang, un'infiammazione della membrana che riveste le articolazioni.

Prima del suo ultimo calvario Pang era già stata arrestata due volte, nel 2001 e nel 2003, per non aver abbandonato la sua fede.

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