(Minghui.org) Da pochi anni ho cominciato a collaborare prima con Clear Harmony poi con Minghui. Il mio compito è quello di tradurre gli articoli che scrivono i praticanti sulle loro esperienze. Per diversi anni nella mia città siamo stati solo in due a praticare, e con scarse occasioni per poterci incontrare. Quindi, collaborare con Minghui è stata per me una opportunità per sopperire alla mancanza di condivisioni, oltre che alla possibilità di adempiere alle tre cose che il Maestro richiede ai praticanti della Dafa.

Le prime traduzioni riguardavano articoli sulle esperienze di coltivazione dei praticanti. Quando le traducevo, mi sembrava che quelle storie alludessero alla mia coltivazione o volessero rispondere alle domande che mi ponevo in quel periodo e per le quali faticavo a trovare risposta.

Le esperienze di quei praticanti oltre che essere sorprendenti sembrava volessero indicarmi la strada che dovevo seguire. La cosa mi sembrava curiosa, in effetti, scorrevo anche varie pagine di Minghui per leggere diversi articoli che mi potevano interessare maggiormente, ma non avevano lo stesso effetto di quelli che traducevo. Ho creduto che il Maestro avesse voluto incoraggiarmi sia nella coltivazione che nel continuare a collaborare nelle traduzioni.

In seguito ho realizzato anche che la rielaborazione delle parole e delle strutture grammaticali nel processo di traduzione, comporta un impegno non solo tecnico ma anche di coltivazione. Chi traduce ha più di una occasione di riflessione sulle esperienze di coltivazione e sui momenti di elevazione della xinxing.

Inoltre, prima di entrare nel gruppo dei traduttori, faticavo a riconoscere i miei attaccamenti e nozioni umane. Attualmente invece non riesco ancora a capacitarmi degli innumerevoli attaccamenti e pensieri cattivi che purtroppo ho ancora.

Ogni volta che leggo un articolo per tradurlo, sono estasiato dalla magnificenza dei coltivatori in Cina, mi lascio trascinare dalla storia e con molta facilità mi capita di entrare in empatia con l'autore, In certi casi la sua esperienza è così forte e profonda che mi commuove, a volte per la gioia che trasmette, altre per la sofferenza che si prova.

Così la sua esperienza diventa anche la mia e si apre una nuova prospettiva che prima non conoscevo, oppure si rende più concreta una ipotesi di azione che prima sentivo solo teorica. In pratica, le traduzioni mi hanno permesso di procedere nel mio percorso di coltivazione con più sicurezza e determinazione nel rimuovere quegli attaccamenti o pensieri riconosciuti come negativi.

Infatti, nel mio lavoro di traduttore, ho imparato anche quanto sia importante guardarsi dentro, scavare dentro di sé per scovare i pensieri più profondi e nascosti che alimentano comportamenti non in accordo con la Dafa.

Ma non sono meno importanti le storie di denuncia dei coltivatori in Cina che sfidano la repressione per divulgare la bontà della Dafa e chiarire la Verità. Quando leggo questi articoli provo una grande ammirazione per queste persone. Mi chiedo sempre come mi sarei comportato io al loro posto, poi penso di essere fortunato a vivere in questa parte del mondo; ma ragionando da coltivatore, in fondo, i più fortunati sono loro. Ho concluso che da questa parte del Mondo la mia coltivazione deve essere il più possibile diligente e costante per essere degna e soprattutto non rendere vani i sacrifici del Maestro e dei colleghi in Cina.

Lavorare con Minghui vuol dire anche lavorare con altri praticanti della Dafa e quindi scambiarsi le proprie esperienze personali di coltivazione, apprendere un metodo di lavoro in conformità con la Dafa ed apprendere la consapevolezza di una relazione biunivoca tra rendimento del lavoro e studio della Fa, questa è una cosa che trovo tanto sorprendente quanto vera.

Anche questo ha influito positivamente sulla mia determinazione nella coltivazione. Grazie all'appoggio dei colleghi che mi hanno seguito nella mia attività, aiutandomi e correggendomi, grazie ai risultati derivanti da un serio e costante studio e pratica della Dafa, non mi sento più un praticante solitario, neanche nella mia città.

Da un pò di tempo, agli incontri nel parco per fare gli esercizi arrivano sempre persone nuove per fare domande sulla nostra disciplina e fare gli esercizi, non ci sono più solo due praticanti: l'ultima volta eravamo in sei. Inoltre, da quasi un anno, ci ritroviamo tutte le settimane presso una associazione che ci ospita, per lo studio dello {{Zhuan Falun}}. Credo proprio che gli articoli su Minghui abbiano fatto scuola e i miei colleghi mi abbiano dato una bella spinta per proseguire nella giusta direzione. Sono grato al Maestro e a tutti i coltivatori che seguono i Suoi insegnamenti.

(Presentata alla Conferenza della Fa per il 20° anniversario di Minghui. selezionata e pubblicata)