(Minghui.org) Zheng Jucheng, un uomo di 76 anni, è morto nella prigione di Duyun, due mesi prima di terminare una condanna di due anni per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La polizia si è presentata a casa di Zheng all'inizio di marzo, ed è venuta a sapere dai suoi vicini che viveva da solo, senza la sua famiglia. Così li hanno informati della sua morte, ma non hanno detto loro esattamente quando era deceduto.

Zheng era un imprenditore edile di Anshun, provincia dello Guizhou, che era stato abbandonato da sua moglie e sua figlia più di venti anni fa, dopo essere andato in bancarotta per il fallimento della sua attività.

Aveva conosciuto il Falun Gong tramite un amico e aveva iniziato a praticarlo nel 2002.

Questo lo aveva aiutato a ottenere speranza e fiducia per iniziare una nuova vita, aveva lasciato molte cattive abitudini ed era diventato più aperto e premuroso verso le persone.

Poiché ha distribuito informazioni sul Falun Gong, Zheng è stato arrestato il 30 aprile 2017 dopo essere stato denunciato alla polizia. È stato recluso nel centro di detenzione della contea di Puding, e quando i suoi amici sono andati a visitarlo, le guardie hanno accettato i soldi e gli abiti che avevano portato per lui, ma è stata negata loro ogni visita.

Dopo essere stato rilasciato, è stato segretamente condannato pochi mesi dopo, a due anni nella prigione di Duyun, e quando i suoi compagni si sono recati a fargli visita prima del Capodanno cinese dell’anno scorso, non lo hanno trovato.

Le guardie della prigione ordinavano ai detenuti di torturare Zheng. Lo hanno colpito negli occhi con le dita, gli hanno trafitto il naso e le orecchie pungendolo con uno stuzzicadenti, gli hanno pizzicato i capezzoli, lo hanno schiaffeggiato, l’hanno preso a calci e pugni, e lo hanno colpito nei testicoli. A causa di queste torture è diventato incontinente e metà del suo corpo è rimasta paralizzata.

Secondo le informazioni raccolte dal sito Minghui, a ottobre del 2017 almeno 128 praticanti del Falun Gong sono stati condannati, dai 2 ai 15 anni nella prigione di Duyun, per non aver rinunciato alla loro fede. Quattro tra loro sono stati torturati a morte, come nel caso di Wu Botong, morto cinque giorni dopo essere stato imprigionato; inoltre più praticanti sono diventati disabili o gravemente feriti a causa delle torture.