(Minghui.org) Cai Xin'ou, una donna con una grave lesione alla gamba è stata arrestata e trattenuta arbitrariamente. È stata poi ingiustamente condannata a un anno di carcere per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

A luglio di quest’anno è tornata a casa dopo aver scontato la pena. A causa delle condizioni di detenzione la donna è emaciata e versa in cattive condizioni di salute.

Arresto e detenzione arbitraria

Il 30 luglio 2018 Cai, di cinquantatré anni, è stata segnalata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. La donna è invalida a causa di ferite causate da due cadute accidentali avvenute in passato, per questo un ufficiale aveva suggerito di lasciarla andare, ma Wang Chenghao, un altro ufficiale della stazione di polizia di Juzizhou, ha insistito per arrestarla.

La donna è stata portata al centro di detenzione di Changsha, dove Wang ha ordinato alle guardie di accettarla. Durante tutto il periodo di detenzione le sono state negate le visite familiari.

In una visita medica il dottore della prigione ha riscontrato che Cai aveva la gamba sinistra fratturata.

Le cure mediche le sono state negate e la praticante ha visto le sue condizioni deteriorare rapidamente. Due settimane dopo non era più in grado di muovere la mano destra, la gamba sinistra le si è paralizzata e un mese dopo non era più in grado di muoverla.

Condannata a un anno di carcere

Il 23 ottobre 2018 la polizia ha presentato il caso di Cai presso la Procura distrettuale di Yuelu, che il 7 gennaio di quest’anno lo ha respinto per insufficienza di prove.

L'ufficiale Wang Chenghao ha presentato nuovamente il documento aggiungendo tre testimoni, i cui nomi sono Zhong Xianyan, Wen Xuelian e Zhang Longbiao, che sono stati incaricati di fornire false prove incriminanti per incastrare la praticante.

La donna ha negato di aver mai incontrato uno qualsiasi di questi testimoni, che inoltre non sono comparsi davanti al tribunale per essere interrogati.

Il 12 aprile 2019 il tribunale distrettuale di Yuelu ha processato segretamente la praticante che è stata portata in aula da diversi ufficiali giudiziari e condannata a un anno di carcere.

Recupera la salute praticando il Falun Gong, perseguitata per non averlo abbandonato

Negli anni '90 Cai ha avuto un incidente sul lavoro e ha subìto una lussazione del disco lombare e una frattura del coccige. Si è ripresa subito dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997.

Poiché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, durante gli ultimi 20 anni è stata ripetutamente molestata, arrestata e mandata in centri di lavaggio del cervello. Prima della sua ultima detenzione è stata tenuta in diversi campi di lavoro per quattro volte, per un totale di sei anni e mezzo.

Nel 2008 mentre si trovava a scontare una condanna di un anno e mezzo nel campo di lavoro forzato di Baimalong, l’hanno torturata duramente per costringerla a rinunciare al Falun Gong.

Le guardie l'hanno costretta a stare in piedi per molto tempo, concedendole solo due ore di sonno al giorno. Le è stato anche negato l'uso del bagno e spesso era costretta a farsi i bisogni nei pantaloni. Le guardie non le hanno permesso di fare la doccia neanche quando aveva le mestruazioni.

A volte le guardie le mettevano un pezzo di carta tra le gambe e la colpivano con un bastone quando la carta cadeva, in più le chiudevano la bocca con un nastro adesivo in modo da impedirle di urlare.