(Minghui.org) Il praticante del Falun Gong Tong Mingyu si trova in condizioni critiche di salute dopo due anni di sciopero della fame. Attualmente sta scontando un mandato di tre anni e mezzo nella prigione di Fengtun, nella città di Qiqiqihar, in provincia dell’Heilongjiang, per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina di coltivazione spirituale che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.

I familiari di Tong hanno ripetutamente richiesto la libertà condizionale per motivi medici, ma senza successo, e ad aprile di quest’anno sono stati perfino negati del diritto di visita con la minaccia che qualsiasi guardia carceraria avesse disubbidito a quest’ordine, sarebbe stata ritenuta colpevole dalle autorità provinciali.

I suoi cari sospettano che le sue condizioni siano peggiorate e che la prigione stia cercando di impedire loro di scoprire l’attuale situazione.

Arresto, condanna e sciopero della fame

Tong, uomo di trent’otto anni originario di Harbin, nell’Heilongjiang, lavorava a Pechino ed è stato arrestato il 25 giugno 2017 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Dopo essere stato trasferito nella prigione di Changping, ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione arbitraria.

Il 2 febbraio dello scorso anno è stato condannato a tre anni e mezzo e trasferito nella prigione di Taihe a Pechino, dove è stato detenuto per un mese prima di essere inviato il 25 aprile nel centro di detenzione di Tailai nel Qiqihar, nell’Heilongjiang. Successivamente, ad agosto dello stesso anno, è stato nuovamente trasferito nella prigione di Fengtun.

Il 23 agosto i genitori del praticante hanno ricevuto una chiamata dal terzo ospedale affiliato del Qiqiqihar Medical College con la richiesta di acquistare latte e proteine in polvere per lui.

I genitori hanno quindi preso un treno e sono arrivati in ospedale il 27 agosto, ma Tong non c'era più. Dopo aver chiesto in giro, sono riusciti a scoprire che il figlio si trovava in prigione e sono andati a fargli visita. Subito hanno notato che aveva il viso e le mani molto pallide, e che aveva bisogno dell’assistenza di due persone per muoversi. Soffriva di una grave anemia e aveva un tubo inserito nel naso perché veniva alimentato forzatamente.

Dopo pochi minuti le guardie hanno interrotto l'incontro rifiutando la richiesta dei genitori di rilasciarlo in libertà condizionale, per il fatto che Tong fosse ancora in sciopero della fame.

I genitori sono riusciti a fargli visita nuovamente il 17 settembre e hanno notato che era ancora molto debole.

Sono tornati il 15 ottobre ma gli è stata negata la visita, e hanno avuto il permesso di rivederlo solo il 18 dicembre. Il viso dell’uomo era ancora pallido, ma aveva le labbra molto rosse, e i familiari sospettano che le guardie gli abbiano messo del rossetto per cercare di coprire i suoi sintomi. Tong comunque, aveva gli occhi chiusi e non rispondeva alle domande che gli venivano fatte.

Quando hanno chiesto che il figlio fosse rilasciato per cure mediche, ancora una volta le guardie hanno risposto che non avrebbero concesso la libertà vigilata.

Parti coinvolte nella persecuzione di Tong Mingyu:

Li Ming, vice capo della prigione di Qiqiqihar: +86-138-138-46284466, +86-138-2918598 (casa)

Wang Li (moglie di Li Ming), guardia carceraria della prigione di Qiqiqihar: +86-130-09737748

(Più contatti disponibili nell'articolo originale cinese.)

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Mr. Tong Mingyu Persecuted to the Extreme for Refusing to Give Up Falun Gong