(Minghui.org) Wang Huaifu, residente a Mianyang, nel Sichuan, è deceduto un anno dopo aver finito di scontare un anno e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong, un'antica disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Wang Huaifu nel 2016

L’uomo era stato arrestato il 10 dicembre 2016, per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong. Il 10 marzo 2017 era stato processato nel tribunale di Youxian dove era stato condannato a un anno e mezzo e multato per 2.000 yuan (circa 250 euro).

Il 25 agosto 2017, poiché versava in gravi condizioni di salute, era stato ricoverato nell’ospedale della prigione di Jiazhou. Durante la sua prigionia era stato ricoverato due volte per un totale di quattro mesi.

Nei quattro mesi di ricovero, gli erano stati somministrati ogni giorno per via endovenosa farmaci sconosciuti, e gli erano stati effettuati venti prelievi di sangue per motivi ignoti. Quattro giorni prima del suo rilascio gli avevano interrotto la somministrazione dei medicinali.

In prigione, tra un ricovero e l’altro, era stato sottoposto a brutali sevizie. Tuttavia, nonostante tossiva sangue e la sua salute continuava a peggiorare, era stato costretto a svolgere un pesante lavoro senza nessuna retribuzione, fino a quando era stato nuovamente ricoverato in ospedale.

Il 10 giugno dell’anno scorso, era stato rilasciato in gravissime condizioni di salute; era emaciato e in pericolo di vita. È deceduto il 16 luglio scorso, all'età di settantuno anni.

Wang, era un pensionato del centro di approvvigionamento di grano di Mianyang, ed aveva iniziato a praticare il Falun Gong nell'aprile 1998. Attraverso la pratica la sua salute era migliorata, ed anche il suo carattere, era diventato una persona più tranquilla e altruista.

Per non aver accettato di rinunciare alla sua fede, era stato condannato ai lavori forzati per un anno, e per tre volte al carcere per un totale di sette anni e mezzo.

Un anno di lavoro forzato

Il 28 settembre 2003, era stato arrestato per la prima volta sul posto di lavoro e condannato a un anno nel campo di lavoro forzato di Xinhua, a Mianyang.

Prima condanna a tre anni di carcere

Durante il periodo in cui aveva vissuto lontano da casa per evitare la persecuzione, era stato nuovamente arrestato e condannato a tre anni dal tribunale distrettuale di Youxian.

Nella prigione di Guangyuan, i detenuti lo avevano picchiato e schiaffeggiato in faccia dopo che lo avevano visto fare gli esercizi del Falun Gong.

Le guardie avevano incaricato i detenuti di torturarlo pesantemente affermando: «se dovesse morire potranno solo cremarlo».

Per due giorni, lo avevano privato del sonno, costretto a sedersi su un piccolo sgabello, e abusato verbalmente. Un detenuto afferrandogli la testa l’aveva sbattuta contro il muro.

A soli due mesi dal suo rilascio, il 22 maggio 2010, era stato di nuovo arrestato e recluso per due mesi nel centro di lavaggio del cervello di Chaoyang.

Seconda pena detentiva di tre anni

Il 13 giugno 2011, Wang era stato arrestato per la quarta volta, mentre parlava alle persone del Falun Gong. La sera dello stesso giorno era stato trasferito nel centro di detenzione di Mianyang.

In carcere era stato sottoposto a varie e violente forme di abuso, e costretto a svolgere lavori non retribuiti; inoltre il cibo che gli veniva dato era ammuffito.

Successivamente era stato condannato ad altri tre anni e mandato nella prigione di Wumaping.

Le guardie lo avevano costretto a stare in piedi o seduto senza muoversi per più di cinque ore al giorno. Un detenuto una volta gli aveva dato uno schiaffo in faccia compromettendo il suo udito per molto tempo; questo perché Wang non riusciva a seguire il ritmo dell'addestramento chiamato passo dell'oca.

In un'altra occasione, per essersi rifiutato di cantare canzoni che lodano il regime comunista, lo avevano costretto a sedersi sotto il sole cocente, e quella stessa notte, lo avevano privato del sonno facendolo stare seduto e non permettendogli di muoversi. Quando chiudeva gli occhi, veniva pestato e offeso verbalmente.

Sebbene i detenuti di età superiore ai sessantacinque anni non sono tenuti a svolgerei lavori forzati, Wang era stato comunque costretto a farlo. Era diventato molto debole e dopo lunghe ore di intenso lavoro non riusciva più camminare ne a sollevare le braccia; soffriva di dolori in tutto il corpo. Tuttavia se non finiva il lavoro che gli era stato assegnato, le guardie lo costringevano a stare in piedi per ore.

Il 15 giugno 2014, Wang era stato rilasciato dal carcere.

Due arresti e detenzioni in tre mesi

Circa un anno dopo il suo rilascio, il 6 marzo 2015, era stato arrestato ancora una volta dopo essere stato denunciato per aver parlato del Falun Gong in un autobus. La polizia dopo aver saccheggiato la sua casa eaverlo sottoposto ad un interrogatorio, lo aveva trattenuto in detenzione per quindici giorni.

Tre mesi dopo, il 25 giugno 2015, era stato arrestato e incarcerato nel centro di detenzione di Mianyang per altri quindici giorni.

La polizia inoltre gli aveva ammanettato le mani dietro la schiena stringendo forte le manette ai polsi per dieci minuti, facendogli gonfiare in modo grave le mani e creandogli delle lacerazioni ai polsi.

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