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Hebei: Detenute due donne per la loro fede e arrestato brevemente anche il figlio

31 Ott. 2020 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell’Hebei, Cina

(Minghui.org) Due residenti di Qian, nella provincia dell’Hebei, sono state detenute per oltre un mese per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che dal 1999 viene perseguitata dal regime comunista cinese.

Lo scorso 8 settembre Liu Xiumin, una donna di circa sessant’anni, è stata arrestata da un gruppo di agenti che ha fatto irruzione nella sua abitazione intorno alle 6:00 del mattino. Da allora è detenuta nel centro di detenzione n ° 1 della città di Tangshan.

Più o meno nello stesso momento, un altro gruppo di poliziotti si è recato a casa di Guo Yuexia fingendo di essere lo staff della gestione della proprietà e chiedendole di aprire la porta. La signora Guo però non si è fatta ingannare e si è rifiutata di obbedire. Gli agenti hanno allora provato ad aprire la porta utilizzando un passepartout, ma non sono riusciti perché era chiuso dall’interno. Tuttavia non si sono arresi e hanno impiegato quasi due ore per tagliare il cilindro della serratura con un seghetto.

La donna ha esortato gli ufficiali a smettere di perseguitare i praticanti del Falun Gong, ma si sono rifiutati di ascoltarla. Allora li ha interrogati: «Siete la polizia delle persone». «È così [fare leva per aprire la porta] come proteggi le persone?».

Prima che riuscissero a entrare, Guo era già scappata. Gli agenti hanno allora arrestato suo figlio minacciando di condannarlo. Il 14 settembre, dopo una settimana di vagabondaggio, la donna si è costituita in cambio del rilascio del figlio. Prima di liberarlo la polizia ha comunque minacciato di sottoporre il caso al pubblico ministero e successivamente è stata inviata al centro di detenzione n ° 1 di Tangshan dove è detenuta da allora.

Sia Liu che Guo negli ultimi vent’anni sono state ripetutamente arrestate e detenute per aver sostenuto la loro fede.