(Minghui.org) Il 10 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, i praticanti del Falun Gong in Finlandia, hanno denunciato la persecuzione del Partito comunista cinese (PCC) davanti all'ambasciata cinese e al centro commerciale Kampi.

I praticanti hanno protestato con grandi striscioni davanti all'ambasciata cinese dalle 8.30 a mezzogiorno. Gli striscioni recitavano: “Rifiutate il Partito comunista cinese”, “Fermate la persecuzione disumana”, “Fermate il prelievo degli organi”, ecc.

Protesta pacifica davanti all'ambasciata cinese

Nel pomeriggio si è tenuta una veglia a lume di candela fuori dal centro commerciale Kampi, in lutto per i praticanti del Falun Gong che sono morti a causa della persecuzione del PCC. Questi legittimi cittadini sono stati torturati e uccisi perché volevano vivere secondo i principi di Verità -Compassione-Tolleranza, insegnati dal Falun Gong.

Veglia a lume di candela

Una rappresentante dei praticanti del Falun Gong è intervenuta, raccontando i crimini commessi dal PCC nei loro confronti. Ha dichiarato che il Tribunale della Cina ha emesso la sentenza nel marzo scorso, giudicando il PCC colpevole nel prelievo forzato di organi da persone viventi. Ha anche sottolineato che l'Unione Europea ha deciso il 7 dicembre, di istituire un regime di sanzioni Magnitsky a livello globale, che permetta di punire individui ed entità responsabili di violazioni dei diritti umani.

Nonostante il freddo, i passanti si sono fermati per conoscere le informazioni sulla veglia ed hanno firmato una petizione che chiede la fine dell'atrocità del PCC sul prelievo formato di organi.

Raccolta firme contro la persecuzione

Kevin proveniente da Parigi, con la sua fidanzata che lavora per il governo, hanno firmato la petizione. Hanno affermato di aver prestato una particolare attenzione alla questione dei diritti umani in Cina e di aver partecipato ad attività che chiedono un miglioramento della situazione.

Anna, una residente locale che ha firmato la petizione, ha detto ad un praticante: «Sono d’accordo con voi, la persecuzione deve finire».