(Minghui.org) L'articolo “Lasciar andare l'idea di essere perseguitati”, pubblicato su Minghui.org il 4 gennaio 2020, sottolinea quale dovrebbe essere lo stato d'animo dei praticanti della Falun Dafa di fronte alle tribolazioni. Applicando gli insegnamenti della Dafa contro le nozioni umane per guidare i nostri pensieri, le azioni produrranno diversi risultati.

L'articolo dice:

Quando alcuni praticanti della Falun Dafa si imbattono in un disagio fisico o altri ostacoli e difficoltà, lo attribuiscono immediatamente alla persecuzione da parte delle vecchie forze. Ma questo pensiero è corretto? È possibile che il disagio fisico sia dovuto al Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa, che purifica il nostro corpo o è una manifestazione della crescita della potenza del gong. Quando le cose non vanno come ci aspettiamo, potrebbe essere un suggerimento del Maestro per non farci fare le cose in quel modo. Naturalmente, non possiamo escludere la possibilità di interferenze da parte delle vecchie forze.”

Il Maestro ci ha detto,

“Potremmo dire che un risultato buono o cattivo dipende da un solo pensiero. Un pensiero differente crea un risultato diverso”. (Quarta Lezione, Zhuan Falun)

Se una persona non si sente bene e crede di essere malato, allora sarà davvero malato. Potrebbe essere perseguitato se crede di esserlo. Tuttavia, se potessimo considerare ogni prova e difficoltà come un'opportunità per elevarci e credere veramente nel Maestro, senza paura, le conseguenze sarebbero diverse.

Le mie esperienze personali

Durante il mio percorso di coltivazione nella Dafa, negli anni mi sono reso conto che gli insegnamenti del Maestro sono realmente una guida durante le tribolazioni.

Sono stato arrestato diverse volte, ma non ho mai accettato la persecuzione. Ogni volta che sono stato incarcerato illegalmente, ho fatto ciò che il Maestro ci ha detto di fare:

“ ... Ora che mi avete arrestato, io non penso affatto a tornare indietro; ora che sono venuta qui, sono venuta per convalidare la Fa, per questo il male era spaventato”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza dell'area metropolitana di New York”,Insegnamento della Fa nelle Conferenze III )

“In qualsiasi situazione, non cooperate con le richieste, con gli ordini o con ciò che il male istiga”. (“I pensieri retti dei discepoli della Dafa sono potenti”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)

Ho ricordato gli insegnamenti del Maestro e ho considerato le prigioni e i centri di detenzione come nuovi ambienti dove ho continuato a raccontare i fatti della Dafa alle persone che incontravo, sia ad altri prigionieri che agli agenti di polizia; anche loro dovevano essere salvati.

Mi sono sempre rifiutato di seguire le regole per i prigionieri e sono rimasto fermo nella mia fede senza alcun timore. Di conseguenza, ero sempre libero di fare gli esercizi e di raccontare i fatti sulla Dafa agli altri carcerati e alle guardie. La mia perseveranza ha anche aiutato molte guardie a capire che la Dafa è buona. Alcune guardie mi hanno detto che anche loro avrebbero voluto conoscere gli insegnamenti della Dafa e mi hanno chiesto di insegnare gli esercizi ai detenuti.

Col mio aiuto, dei prigionieri attaccabrighe hanno iniziato a comportarsi bene, così le guardie mi hanno invitato a parlare dei principi della Dafa a tutti i prigionieri. Ho avuto l'opportunità di aiutare un centinaio persone ad abbandonare il Partito comunista cinese e le sue organizzazioni affiliate, mentre stavo in custodia.

La prima volta che sono stato imprigionato, il capo delle guardie mi ha elencato le regole della prigione che avrei dovuto rispettare. Ho risposto che non facevo alcuna promessa, perché ero stato incarcerato illegalmente e non avevo commesso alcun crimine.

Gli ho detto che tutti i praticanti della Dafa seguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza per essere brave persone. Quando mi ha chiesto perché ero stato incarcerato, ho risposto che ero lì per mostrare alle persone la rettitudine della Dafa e per raccontar loro i fatti sulla Dafa per salvarli. Mi ha chiesto come avrei fatto e ho risposto che lo avrei mostrato mediante le mie azioni e gli ho approfondito le informazioni sulla Dafa. Da quel momento in poi quella guardia ha avuto fiducia in me e spesso veniva a confidarsi ogni volta che aveva problemi.

Quando mia moglie è venuta a trovarmi in prigione mi ha informato d'aver spedito la nuova conferenza del Maestro sulla Dafa, io le ho risposto che l'avevo già ricevuta per posta. Era stupita che l'avessigià, in passato avrei dovuto attendere almeno un mese per ricevere una lettera da casa, ma quella volta ci era voluto meno di una settimana. Quandoil capo delle guardie mi ha portato la lettera ha sorriso e ha detto: “Tua moglie è molto gentile; questa è per te!”.

Ero infastidito dalla presenza dei prigionieri incaricati di sorvegliarmi, a turno mi controllavano da vicino per non farmi parlare con nessuno. Poi ho corretto il mio pensiero; li ho trattati come persone da salvare. Ho parlato con loro ogni volta che ne ho avuto l'opportunità, ho fatto in modo che potessero capire cosa fosse la Falun Dafa e che “il bene è ricompensato, mentre il male punito”.

Allo stesso tempo, non ho deprecato il loro comportamento, poiché stavano solo facendo il loro lavoro. Poco tempo dopo hanno smesso di seguirmi ed ero libero di fare qualsiasi cosa volessi. Uno di loro ha trovato un pennello e l'inchiostro per calligrafia e una guardia mi ha portato la carta per scrivere gli insegnamenti del Maestro; li ho usati per ricopiarli ogni volta che ne avevo tempo.

Quando con determinazione ho pensato a me stesso come un vero coltivatore della Dafa e ho lasciato andare tutti vari attaccamenti umani, il Maestro mi ha aiutato.

Il Maestro ha detto:

“La coltivazione dipende da voi, mentre il gong dipende dal maestro”. ( Zhuan Falun, Quarta Lezione)

So che dovremmo coltivare costantemente la mente per eliminare i nostri attaccamenti. Dobbiamo avere una solida fiducia nel Maestro e nella Dafa, finché facciamo ciò che il Maestro ci chiede di fare, che possiamo farlo bene o meno, il Maestro ci aiuterà se ci consideriamo veri coltivatori della Dafa. Potremmo non riuscire a fare bene le prime volte, ma impegnandoci di più possiamo migliorare.

Il Maestro ha detto:

“Ovviamente, ci sono delle persone che non vogliono coltivare, e anche ora non riescono a capire di che cosa stiamo parlando. Non possiamo fare nulla per loro. Ci prendiamo cura soltanto dei veri coltivatori". (Terza Lezione, Zhuan Falun)

“Naturalmente se vogliamo perdere tutti i desideri di una persona comune, raggiungendo in un istante lo standard richiesto a un vero coltivatore, allora non è facile; ci arriverete a poco a poco. Ma se io dico questo, voi potreste pensare: «Il maestro ha detto che ci si può arrivare a poco a poco, e allora me la prendo comoda». Così non va assolutamente bene! Dovete essere veramente esigenti con voi stessi; tuttavia vi permettiamo di elevarvi con gradualità”. (Quarta Lezione, Zhuan Falun)

È fondamentale che ci consideriamo coltivatori, quando incontriamo dei problemi se ricerchiamo le cause interiormente, alla radice, il Maestro si prenderà cura e preparerà le migliori disposizioni per noi.