(Minghui.org) Detenuta per la sua fede, un'insegnante in pensione è stata rilasciata a metà gennaio in coma, dopo aver avuto un ictus. La donna è ancora in coma al momento della stesura di questo articolo e necessita di cure tutto il giorno.

La signora in questione si chiama Zhang Xiuchun, ha 73 anni ed è stata arrestata il 31 Luglio dello scorso anno perchè è una praticante del Falun Gong, un'antica disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Da fonti sappiamo che nello stesso periodo più di 40 praticanti locali sono stati arrestati.

La polizia ha perquisito la casa di Zhang due volte: quattro giorni prima del suo arresto e il giorno stesso. Le ha confiscato i libri del Falun Gong e altri oggetti personali, quindi è stata arrestata e mandata nella prigione di Jiamusi. Non è chiaro se sia stata maltrattata mentre era in custodia cautelare prima di subire l'ictus.

Questa non è la prima volta che la praticante viene presa di mira per la sua fede.

Poco dopo l'inizio della persecuzione, la scuola media in cui insegnava l'ha costretta a consegnare i suoi libri del Falun Gong e scrivere una dichiarazione di garanzia dove prometteva di non andare a Pechino per fare appello. Gli agenti di polizia locali, gli agenti dell'ufficio 610 e i membri del comitato residenziale spesso la molestavano a casa, perquisendola in cerca di materiale relativo al Falun Gong.

Incapace di vivere una vita normale a causa delle molestie, Zhang è stata costretta a trasferirsi nel maggio 2002.

Ad alcuni mesi di distanza, poco dopo il suo ritorno a casa, la polizia ha minacciato di perquisire di nuovo l'abitazione, costringendola a trasferirsi ancora una volta alla fine di maggio 2003. Il giorno dopo la sua partenza, la polizia ha perquisito la casa che aveva appena lasciato.

Il 5 settembre 2003, Jiang Yuhua, un direttore scolastico coinvolto nella persecuzione del Falun Gong, ha trovato Zhang e ha tentato di costringerla a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, minacciando di licenziarla, di sospendere il suo stipendio e la sua pensione, e di mandarla al centro di lavaggio del cervello di Jiansanjiang. Nonostante le minacce, la donna si è rifiutata di obbedire.

Jiang in seguito ha costretto suo marito a scrivere la dichiarazione per lei, ma senza dirglielo.

Zhang è stata successivamente arrestata il 10 dicembre 2003 e portata al centro di detenzione di Jiamusi. Le autorità hanno reso noto che il suo caso era molto grave e che stava per ricevere una condanna molto dura e lunga, e temendo il peggio, suo marito ha pagato i 10.000 Yuan (1.263 euro) per farla uscire su cauzione.

Zhang aveva detto di essere stata traumatizzata dall'esperienza: «Ogni volta che sento dei passi nel corridoio dell'appartamento mi faccio prendere dal panico, e il mio cuore inizia a battere all’impazzata».

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