(Minghui.org) La signora Li Xiuqin è guarita da una grave malformazione cardiaca dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, ma è stata ripetutamente arrestata per via della sua fede. A causa di ciò, mentre scontava la sua condanna a otto anni di carcere, la sua malattia cardiaca si è ripresentata ed ha sviluppato altri sintomi.È morta il 15 settembre 2018, tre mesi dopo essere stata rilasciata, all'età di cinquantotto anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Li Xiuqin prima della persecuzione

Li in ospedale dopo gli abusi in detenzione

Malformazione cardiaca guarita con la pratica del Falun Gong

Li Xiuqin, residente di Tangyuan, contea nella provincia dell'Heilongjiang, era la direttrice di una cantina locale. Ha sofferto di una malformazione cardiaca congenita fin dall'infanzia, che le provocava frequenti svenimenti senza preavviso.

Costantemente dolorante Li, quando il dolore era insopportabile, si grattava o si tirava i capelli. Il marito doveva tenerle le mani per evitare che si facesse male.

A causa delle sofferenze fisiche, spesso perdeva le staffe e urlava contro il marito. «Anche se mi trattava così, non potevo lasciarla, si sarebbe fatta del male», racconta il marito.

Dopo che la coppia ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996, il problema cardiaco della donna era guarito e la sua irascibilità era scomparsa. La famiglia viveva in armonia e felice.

Un anno dopo, la madre di Li ha sofferto di un grave edema su tutto il corpo. Su consiglio di Li e di suo marito anche sua madre ha imparato il Falun Gong, guarendo completamente in due mesi. Anche la bronchite e l'enfisema che la tormentavano da decenni sono scomparsi, così molti altri membri della famiglia avevano intrapreso la pratica dopo aver assistito ai miracolosi cambiamenti di Li e di sua madre.

Quattro anni di campo di lavoro e maltrattamenti in un centro di detenzione

Nel 1999 il Partito comunista cinese ha dato inizio ad una cruenta persecuzione contro il Falun Gong e Li è stata arrestata il 30 dicembre 2001 per aver distribuito materiale informativo sulla pratica. Durante la detenzione presso il centro della contea di Tangyuan, ha sofferto di un problema cardiaco ma Lu Wenge, un vice-capo del centro di detenzione, l'ha presa a calci e ha abusato di lei verbalmente.

Li ha trascorso un anno presso il campo di lavoro forzato di Xigemu. Inizialmente era stata respinta per via delle sue condizioni fisiche, ma appena aveva iniziato a riprendersi è stata riportata sotto custodia per scontare la pena.

Li è stata nuovamente arrestata il 4 gennaio 2003, poco dopo essere stata rilasciata. Venti giorni dopo le autorità l’hanno condannata ad altri tre anni da scontare presso il campo di lavoro forzato di Xigemu.

Il 27 maggio 2006, pochi mesi dopo il suo rilascio, cinque agenti di polizia l'hanno fermata nel suo quartiere, le hanno preso la borsa e l'hanno costretta ad aprire la porta del suo appartamento dopodiché, senza alcun mandato di perquisizione, hanno saccheggiato la sua abitazione, confiscandole i libri del Falun Gong ed il materiale correlato.

Gli agenti hanno interrogato Li alla stazione di polizia e poi l'hanno inviata al centro di detenzione della contea di Tangyuan. È andata in shock due volte nel giro di pochi giorni, dopo che le sue condizioni cardiache si sono ripresentate a causa degli abusi subiti.

Invece di fornirle assistenza medica, Liu Jian, un altro vice direttore del centro di detenzione, ha abusato di lei verbalmente e l'ha accusata di "fingere la malattia" e di "causargli problemi".

Dopo 48 giorni trascorsi al centro di detenzione, Li era emaciata e incapace di camminare autonomamente. Nonostante le sue condizioni, la polizia ha tentato di farla condannare ad un altro periodo di lavori forzati, ma il campo di lavoro si è rifiutato di accettarla. Quando suo marito vi si è recato per condurla a casa, ha dovuto portarla in braccio, perché era troppo debole per camminare.

Liemaciata dopo 48 giorni di detenzione nel 2006.

Condannata a otto anni di carcere

Il 1° luglio 2010, Li è stata arrestata ancora una volta dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong.

Ha intentato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, ma è stata sottoposta ad alimentazione forzata. È diventata invalida, non era in grado di camminare, era costretta a stare a letto e qualcuno doveva continuamente prendersi cura di lei. Intorno al 23 agosto, meno di due mesi dopo l'arresto, è stata ricoverata due volte d'urgenza in ospedale.

Quando suo marito si è recato alla stazione di polizia per chiederne il rilascio, gli agenti hanno tentato di arrestarlo, ma hanno desistito grazie alla sua forte opposizione.

Zhou Jinzhe, vice direttore politico del dipartimento di polizia, una volta ha detto al marito di Li: «Sono il boia. Se il (Partito Comunista Cinese) mi chiede di uccidere qualcuno, io lo faccio».

A fine luglio 2010 Il procuratore della contea di Tangyuan ha approvato l'arresto di Li e successivamente l'ha incriminata.

Il 2 dicembre 2010 è stata portata al tribunale della contea di Tangyuan con un cappuccio nero sulla testa. Il suo avvocato ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza, ma quando ha contestato al giudice ed al pubblico ministero la mancanza di basi giuridiche a supporto della persecuzione, Lu Lin, il giudice che presiedeva, ha gridato all'avvocato: «Se continua a discutere con me la farò allontanare dall'aula ».

Il giudice ha poi condannato Li ad otto anni di carcere.

In pericolo di vita a causa dei continui abusi

Nel carcere femminile di Heilongjiang, Li veniva costretta a stare seduta su un piccolo sgabello per 21 ore al giorno, dalle 5 alle 2 del mattino. I detenuti e le guardie spesso la picchiavano e abusavano di lei verbalmente se si muoveva anche solo di poco mentre era seduta sullo sgabello.

Quella tortura le ha provocato delle piaghe che, infettandosi, trasudavano siero che le faceva attaccare gli abiti alla pelle dei glutei. Quando si toglieva i pantaloni o faceva la doccia il dolore era atroce.

La prigione ha continuato a costringere Li a sedersi sul piccolo sgabello anche dopo aver subito un infarto.

Una guardia ha tentato di indurla a rinunciare alla sua fede promettendole di fermare la tortura, ma la praticante si è rifiutata di obbedire.

In seguito Li ha sviluppato una grave malattia al fegato e aveva una quantità significativa di sangue nelle feci. Le fu anche diagnosticato il diabete.

Ogni volta che suo marito le faceva visita in prigione, piangeva in modo incontrollabile. Suo marito diceva di avere il cuore spezzato nel vederla piangere e nel percepire il dolore e la sofferenza insopportabili che stava subendo.

Nel luglio 2015,Li ha sviluppato una febbre alta persistentee le sue condizioni di salute si aggravavano sempre di più. La prigione ha dovuto mandarla in ospedale, dove i medici l'hanno operata per rimuovere un’infezione al fegato. Era così debole che la ferita dell'incisione non era ancora guarita tre anni dopo al momento del rilascio.

Quando Li venne finalmente rilasciata il 30 giugno 2018, il suo peso corporeo era sceso da 140 libbre (63,5 chilogrammi) a meno di 90 libbre (40,8 chilogrammi) e, solo dieci giorni dopo il suo rilascio, è stata ricoverata in ospedale in condizioni critiche.

La ferita provocata dall'intervento chirurgico di tre anni prima si era infettata, ed è stata nuovamente operata al fegato per rimuovere pus in eccesso e curare l'infezione.

Li è stata dimessa nel giugno 2018.

Li in ospedale non molto tempo prima della sua morte.

Li ha sofferto molto nei suoi ultimi giorni di vita. Non era in grado di dormire e di mangiare. La sua famiglia è rimasta con lei in ospedale, fornendole assistenza ventiquattr'ore su ventiquattro.

Intorno alle 3 del mattino del 14 settembre 2018, Li ha avuto un ictus ed è andata in coma. È deceduta verso le 7:40 del mattino del giorno successivo all'età di 58 anni.

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