(Minghui.org) Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha il controllo sulle società cinesi, inoltre in base alle “leggi della Cina”, può richiedere alle società informatiche che producono software di servizio, di trasferire le informazioni private degli utenti al governo, anche se si tratta di società occidentali.

I software provenienti da aziende connesse alla Cina sono una preoccupazione particolare per i praticanti del Falun Gong, poiché la persecuzione del Falun Gong continua ancora oggi in Cina.

L'attuale software di videoconferenza online Zoom, che è molto popolare, ne è un esempio. La società è stata fondata da una persona cinese e la maggior parte dei suoi dipendenti risiede in Cina. Dallo scorso anno sono stati segnalati diversi problemi di sicurezza su questo software:

- Zoom richiede la crittografia “point-to-point” (ciò significa che le informazioni sono crittografate tra il computer o il dispositivo mobile di ciascun utente e, quindi, in teoria, nessun altro, inclusa la società stessa, può vedere il contenuto). Ma recentemente sono emersi rapporti secondo cui questa affermazione era falsa e Zoom può accedere al contenuto di qualsiasi riunione ospitata sui server di Zoom.

- È stato recentemente affermato che il software invia la chiave segreta della riunione ai suoi server in Cina, anche se la riunione è tra persone al di fuori della Cina.

- È stato segnalato che Zoom può monitorare quali pacchetti software sono in uso sul computer dell'utente e su quali finestre clicca l'utente.

- Esiste anche un rapporto secondo cui Zoom consente ai siti web di controllare il computer dell'utente per partecipare alle riunioni di videoconferenza di cui l'utente non è a conoscenza e di attivare la videocamera del computer dell'utente.

Ciò significa che non è sicuro utilizzare Zoom. Anche l'installazione di Zoom potrebbe non essere sicura.

Considerato il background di Zoom con la Cina, non sorprende che ciò accada: alcune organizzazioni occidentali hanno capito i problemi di sicurezza di Zoom e hanno iniziato a prenderne le distanze.

In un articolo del 1° Aprile 2020, il Reuters ha riportato che la società SpaceX di Elon Musk ha vietato l'uso di Zoom, adducendo “importanti problemi di privacy e sicurezza”.

In un articolo del 2 Aprile 2020, il The Guardian scrive: “Zoom è un malware” (software dannoso) e “per quanto riguarda la privacy, l'App è un fallimento”.

Preoccupato per i problemi di sicurezza online, il 4 Aprile 2020 il Washington Post ha riferito: “I distretti scolastici, tra cui quelli di New York, iniziano a vietare Zoom”.

Raccomandiamo anche ai praticanti di stare lontani da Zoom e altri programmi simili. Dovremmo controllare le informazioni sul produttore del software prima di adottare un nuovo software. Non installeremo software collegati alla Cina continentale su computer e telefoni cellulari utilizzati per progetti della Dafa.

Se per motivi di lavoro è necessario utilizzare tale software con problemi di sicurezza, si consiglia di installare il software su un computer separato o un supporto virtuale, per evitare interferenze con il computer utilizzato per i progetti della Dafa.