(Minghui.org) Il 27 aprile dello scorso anno la praticante Zhang Jinling ha ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto, con la quale le è stato chiesto di portare il suo documento d'identità nella “stanza della comunità” del suo villaggio per ricevere un pacchetto.

Quando la donna si è recata lì, è stata ammanettata e arrestata dagli agenti che la stavano aspettando. Quella sera la quarantaseienne residente della città di Yantai, nella provincia dello Shandong, è stata portata al centro di detenzione di Fushan.

Il giorno dopo la polizia ha fatto irruzione nel suo appartamento e le ha confiscato il suo portatile e un calendario da tavolo stampato, contenente informazioni sul Falun Gong, una disciplina che mira al miglioramento del corpo e della mente che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.

Dopo un mese di detenzione a Yantai, Zhang è stata trasferita nel centro di detenzione della città di Xuzhou, nella vicina provincia dello Jiangsu. Le autorità hanno tenuto la sua famiglia all'oscuro della sua situazione per mesi, informandoli solo successivamente, quando la donna era già stata condannata segretamente a 3 anni e mezzo dal tribunale di Xuzhou, per aver praticato il Falun Gong.

È stato riferito che Zhang è rimasta per un anno nella città di Zaozhuang, nella provincia dello Shandong, vicino a Xuzhou, dove ha avuto contatti con alcuni praticanti del Falun Gong.

Dopo che uno dei praticanti di Xuzhou che conosceva è stato arrestato, le autorità hanno scoperto informazioni su di lei e l'hanno accusata.