(Minghui.org) La scorsa estate sono andata a trovare un praticante. Mentre mi accingevo a tornare a casa ha iniziato a piovere e così il mio amico mi ha prestato un cappotto. Mentre camminavo per strada un'auto mi si è fermata accanto, l'autista ha abbassato il finestrino e mi ha chiesto se volessi un passaggio. Ho risposto: “No, grazie! Va tutto bene”.

Dopo un po' un altro guidatore mi ha fatto la stessa domanda ma ho di nuovo rifiutato. Potevo sentire il rumore delle gocce di pioggia che colpivano i tetti delle case ma non stavo poi tanto male.

Quando sono arrivata a casa i miei vestiti erano ancora asciutti, ma fuori stava piovendo. Un caldo flusso di energia ha attraversato il mio corpo e mi sono resa conto che il Maestro era proprio accanto a me e mi stava proteggendo dalla pioggia. Mi sono venute le lacrime agli occhi e ho pensato: “Grazie, Maestro! Grazie, Maestro!”. Ero colma della forte fede nella Falun Dafa.

Lo scoppio del virus del PCC ha provocato la quarantena forzata nelle aree residenziali e nei villaggi, ma non può impedirmi di uscire per far conoscere la Dafa alle persone. Stampo materiali e li distribuisco con altri praticanti e sento di non averlo fatto abbastanza. Sapendo che il Maestro mi sta proteggendo in ogni momento, sono determinata a salvare più esseri senzienti.

“Il 301 non è stato fatto”

Qualche anno fa mi sono recata in banca con il mio documento d'identità e il mio libretto dei risparmi. Prima di uscire di casa, avevo messo nella mia borsa una dozzina di opuscoli per chiarire la verità da distribuire lungo la strada e mi sono assicurata che questi materiali non si mescolassero con il mio documento d'identità.

Sono entrata in un edificio residenziale e ho iniziato ad appendere i materiali sulle maniglie delle porte. Pensavo di aver fatto tutti gli appartamenti dell'edificio, quindi sono uscita. Improvvisamente ho udito chiaramente una voce dirmi che l'appartamento “301 non è stato fatto”. Ho pensato: “Mi sono dimenticata? Non li ho fatti tutti di porta in porta?”. Mentre stavo accingendomi ad uscire dall'ingresso principale dell'edificio ho sentito la voce più forte e più sicura: “Il 301 non è stato fatto!”.

Ho pensato: “Va bene, devo tornare indietro”. Mentre mi avvicinavo alla porta dell'appartamento 301 ho notato che il materiale informativo era caduto a terra e che c'era sopra il mio documento d'identità.

“Ah!”, il mio cuore ha iniziato a battere rapidamente per quanto la situazione potesse essere pericolosa. Mi sono resa conto che il Maestro mi stava proteggendo,era accanto a me, mi aveva protetta per tutto il tempo.

Mi sono venute le lacrime agli occhi e ho unito le mani davanti al petto dicendo: “Grazie, Maestro! Grazie, Maestro!”. Ripensando a quello che è successo quel giorno, mi sono resa conto di quanto sarebbe stato pericoloso perdere il mio documento d'identità. Il Maestro non solo mi ha protetta, ma mi ha anche avvertita di non mescolare i materiali di chiarimento della verità con le mie banali commissioni. Offrire la salvezza richiede mente pura e dedizione.