(Minghui.org) Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha atteso più di 20 giorni prima di rivelare che il nuovo coronavirus, noto anche come virus del PCC, veniva trasmesso tra gli umani.

Il 27 dicembre 2019 il dottor Zhang Jixian, dell'Hubei Provincial Hospital of Chinese and Western Medicine, ha avvisato le autorità sanitarie locali di come diversi pazienti che manifestavano sintomi simil-influenzali erano infetti da un nuovo tipo di coronavirus. Tre giorni dopo, anche il dottor Li Wenliang ha avvertito, tramite WeChat, alcuni suoi amici dottori di un focolaio di un virus simile alla SARS.

Tuttavia, è solo il 20 gennaio che Zhong Nanshan, volto pubblico della task force cinese sul coronavirus, ha riconosciuto che il virus si diffondeva da persona a persona.

Durante le oltre “tre settimane d'oro”, il PCC non ha informato i loro alleati internazionali del virus mortale, al contrario ha rimproverato i medici che avevano avvertito i loro colleghi del virus, cancellato informazioni sui social media e chiuso il laboratorio di Shanghai che aveva pubblicato per primo la sequenza del genoma del virus.

A oggi, quasi 3 milioni di persone in tutto il mondo sono state infettate dal virus e oltre 200 mila sono morte. Tuttavia, rispetto ai dati dei Paesi occidentali, gli 84 mila casi di infezione e 4.632 decessi riportati dal PCC sembrano essere “numeri impossibili” per molti.

Il 18 aprile 2020, durante la conferenza stampa sul coronavirus alla Casa Bianca , il dottor Birx ha confrontato i tassi di mortalità tra 100 mila persone in Belgio, Spagna, Italia, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Stati Uniti, Germania e Cina.

Nonostante “dottori, infermieri e attrezzature straordinarie”, i tassi di mortalità nella maggior parte dei Paesi europei erano compresi tra 20 e 45 e gli Stati Uniti erano a 11,24.

Tuttavia la Cina era solo a 0,33 e questo numero includeva già il bilancio delle vittime, che il 17 aprile sono inspiegabilmente aumentate a Wuhan del 50 per cento.

Il dottor Birx ha sottolineato che grazie alle segnalazioni arrivate dall'Italia e dalla Francia, secondo cui le persone in condizioni critiche preesistenti avevano un tasso di mortalità molto più elevato, sono stati in grado di adottare alcune misure precauzionali per prevenire ulteriori morti negli Stati Uniti.

Birx ha anche sottolineato l'importanza della trasparenza: “Non c'è mai un motivo per non condividere informazioni. Quando si è il primo Paese ad avere un focolaio, esiste veramente l'obbligo morale verso il mondo non solo di parlarne, ma di fornire quell'informazione che è fondamentale per il resto del mondo per poter realmente fronteggiare questa situazione”.

In netto contrasto con i 4.632 morti ufficiali, in Cina sono state distribuite oltre 40 mila urne alle 7 principali pompe funebri di Wuhan e ai crematori che hanno lavorato ininterrottamente; tutto questo indica una realtà inquietante di molti più morti, che il PCC sta nascondendo.

Quando il vice premier Sun Chunlan, insieme a dei funzionari locali, ha visitato Wuhan il 5 marzo, alcuni coraggiosi residenti hanno gridato: “Falso, falso! È tutto falso!”

La storia fatta di menzogne del PCC

Fin dal primo giorno della sua fondazione, il PCC non ha mai smesso di mentire per mantenere il suo potere e la sua gloria.

Attraverso l’utopia mascherata del “costruire il paradiso in Terra”, il PCC ha portato le persone a ribellarsi alla tradizione e a usare la violenza e la lotta per “emancipare tutta l'umanità”.

Dopo aver perso le sue roccaforti rurali e i presidi nella guerra civile con il Kuomintang (KMT), l'Armata Rossa è fuggita verso ovest e nord, per evitare di essere annientata.

Tuttavia, invece di ammettere il suo fallimento, il PCC ha sbandierato la ”Lunga marcia” come un'operazione diretta a nord contro i giapponesi e una fiaba rivoluzionaria.

Il PCC ha anche raccontato belle bugie su come avrebbe trattato i contadini e protetto la classe capitalista, ma non appena ha preso il controllo della Cina, la classe capitalista è stata eliminata e i contadini sono stati spogliati delle loro terre e trasformati in proletari senza un soldo.

Durante la campagna del “Grande balzo in avanti” del 1958, il PCC ha affermato che la produzione di grano aveva raggiunto migliaia di chilogrammi per acro e per questo motivo gli uffici di soccorso sono stati sciolti poiché necessari solo in caso di carestia.

Lo stesso anno è seguita la “Grande Carestia”, una carestia creata dall'uomo, dove sono morti di fame decine di milioni di persone. Ma la colpa è stata attribuita a “disastri naturali”, nonostante le condizioni meteorologiche abbastanza normali.

Nella storia moderna il PCC ha incolpato gli studenti che avevano chiesto la democrazia in Piazza Tiananmen nel 1989,schiacciandoli con i carri armati. Il 21 aprile 1999, diecimila praticanti del Falun Gong che si erano recati fuori dall'Ufficio Nazionale per gli Appelli per chiedere di poter praticare liberamente la loro fede, sono stati accusati di aver praticato “raduni illegali” e di aver messo sotto “assedio” il complesso governativo.

Ben Sasse, senatore degli Stati Uniti, ha dichiarato: “Il Partito Comunista Cinese ha mentito, sta mentendo e continuerà a mentire”.

L'attuale pandemia di coronavirus ha rivelato il vero volto del PCC alla gente del mondo, un lupo travestito da pecora.

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