(Minghui.org) Sono cresciuta in un piccolo villaggio tra le montagne, dove c’erano solo una dozzina di famiglie.

Fin da piccola, mi sentivo come se stessi aspettando qualcosa. Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa (chiamata anche Falun Gong), finalmente ho capito di cosa si trattava. Ho compreso da dove vengo, dove sto andando e perché sono venuta in questo mondo.

Mia zia mi ha fatto conoscere la pratica nel marzo 1998 , quando sono andata a trovarla. Mi ha anche aiutato a ottenere una copia dello Zhuan Falun, il testo principale della Falun Dafa. Sono stata davvero onorata di diventare un discepolo della Dafa nel periodo di rettifica della Famentre iniziavo il mio viaggio di coltivazione.

Lavoravo in un ristorante e durante la pausa pranzo sfruttavo il tempo a mia disposizione per studiare la Fa e fare gli esercizi. Ricordo la prima volta che sono andata a casa di un praticante per lo studio della Fa. Molte persone erano lì a guardare le lezioni video del Maestro Li Hongzhi (il fondatore della Falun Dafa).

Il Maestro mi dà fiducia e mi protegge

Impiegavo tutto il mio tempo libero nello studio della Fa. Il ristorante dove lavoravo apriva alle 16:00 e prima dell’inizio studiavo lo Zhuan Falun.

L’illuminazione nel locale era molto fioca, ma le parole sul libro spiccavano, audaci e luminose. A volte una pagina sembrava molto colorata, altre le parole si trasformavano in un ritratto del Falun o del Maestro.

Era proprio come dice il Maestro:

“Ciascuna parola dei miei libri ha la mia immagine e il Falun”(Sesta Lezione, Zhuan Falun)

Una volta, mentre eseguivo gli esercizi, ho visto l’orologio sul muro trasformarsi in un Falun mentre in un’altra occasione si è trasformato nel carattere cinese ‘buona fortuna’. Sapevo che il Maestro mi stava incoraggiando a rafforzare la mia fiducia nella coltivazione.

Ero in ritardo per il lavoro e stavo guidando il mio triciclo molto velocemente quando ho accidentalmente colpito un uomo anziano; il triciclo gli è caduto addosso. Ero veramente spaventata all’idea di averlo potuto ferire e preoccupata per le conseguenze che avrei dovuto affrontare.

Fortunatamente, un mio collega era nelle vicinanze e mi ha aiutata a spostare il triciclo; ero molto sollevata che l’anziano non fosse ferito. L’uomo è stato colpito a forte velocità da un veicolo a tre ruote, ma stava benissimo. Ho davvero apprezzato il Maestro per essersi preso cura di lui.

Affrontare la persecuzione

All’inizio del 1999, sentivo spesso un senso di apprensione ma non riuscivo a capirne il motivo. I miei occhi erano pieni di lacrime ogni volta che pensavo alla Dafa e al Maestro e una volta mi è sembrato che il Maestro, molto preoccupato, fosse in piedi nel mezzo di un grande campo arido.

In seguito ho capito che il Maestro si preoccupava dell’imminente calamità che sarebbe sfociata con la persecuzione di molti suoi discepoli.

Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la brutale persecuzione contro il Falun Gong il 20 luglio 1999. Diversi praticanti, inclusa me, sono andati a Pechino per chiedere giustizia per il Falun Gong.

Dopo essere arrivati a Pechino, tuttavia, siamo stati arrestati e portati in un’area molto grande dove gli altoparlanti trasmettevano costantemente informazioni diffamatorie sul Falun Gong. Siamo stati poi separati e messi in isolamento dove venivano costantemente riprodotti dei video diffamatori sul Falun Gong.

Gli agenti di polizia delle nostre aree locali sono venuti di notte per riportarci nelle nostre città. Al mio ritorno, sono stata licenziata dal mio lavoro.

Le autorità hanno annunciato, tramite gli altoparlanti, di non affittare stanze ai praticanti, altrimenti i proprietari sarebbero stati multati. Ci è stato detto di trasferirci altrove entro tre giorni, altrimenti avrebbero requisito i nostri averi.

Abbiamo alloggiato da mio zio, la cui moglie aveva paura che gli avremmo causato dei problemi perché io praticavo il Falun Gong. Dopo aver trascorso un po’ di tempo con loro, nel gennaio 2000 siamo tornati in campagna.

La madre di uno dei compagni di classe di mio figlio ci ha affittato un posto e ci ha fatto pagare solo metà del dovuto.

La persecuzione ha messo una grande pressione sulla mia famiglia. Mio figlio non mi parlava da due anni e mio marito mi picchiava e imprecava ogni volta che mi vedeva leggere i libri della Dafa o fare gli esercizi; ha rotto il mio registratore e non ho potuto più eseguire gli esercizi seguendo la musica.

Mio marito guarisce da un cancro al polmone, ma poi muore

Nel 2004, a mio marito è stato diagnosticato un cancro ai polmoni. È stato ricoverato in ospedale, ma è tornato a casa quando non potevamo più permetterci le spese ospedaliere.

Era costretto a letto senza fiato.

Gli ho detto: “Hai commesso un peccato contro la Dafa. Dovresti pentirti di fronte al ritratto del Maestro. Solo il Maestro può aiutarti”.

“Lo sapevo già dal profondo”, mi ha risposto.

L’ho aiutato a scendere dal letto; ha bruciato incenso di fronte al ritratto del Maestro, si è inginocchiato, pentendosi per le sue malefatte. Gli ho mostrato come fare gli esercizi, ma faticava a seguire i miei movimenti.

Qualche giorno dopo, mio marito ha fatto un sogno: tre persone avevano rimosso una grossa pietra dal suo corpo. Un giorno mentre stava facendo gli esercizi, ha visto un gruppo di piccoli Budda seduti sopra la porta.

La sua situazione è migliorata in un paio di mesi e la sua carnagione è diventata più rosea. Poco tempo dopo era fuori dal letto e poteva nuovamente camminare.

Alcuni anni dopo, nella primavera del 2006, quando il PCC ha tenuto il Congresso Nazionale del Popolo, due persone del dipartimento di sicurezza interna sono venute a casa mia, saccheggiando ogni cosa e sequestrando il materiale della Dafa.

Mio marito era molto turbato e ha urlato loro: “Nessuno di voi ha mostrato un mandato di perquisizione. Avete violato la legge”.

Successivamente hanno fatto consegnare il mandato di perquisizione a due agenti di polizia.

Quel pomeriggio mio marito ha sputato molto sangue e l’11 maggio di quell’anno è morto.

Arrestata, condannata e detenuta

Ottobre 2007: arresto e condanna

Nel pomeriggio del 17 ottobre 2007, mentre stavo lavando a mano dei vestiti, una decina di agenti di polizia sono entrata in casa mia e mi hanno arrestata. Ero l’unica persona che si prendeva cura della mia anziana madre; era tremendamente sofferente e nel giro di poco è morta.

Sono stata portata in un centro di detenzione, dove con altre due praticanti recitavamo

ogni giorno Hong Yin, facevamo gli esercizi di notte e aiutavamo le persone a dimettersi dal PCC. In seguito sono stata trasferita in un campo di lavoro forzato dove sono rimasta per due anni.

Nel maggio 2009, sono stata rilasciata e sono rimasta con mio figlio in città. Per evitare di essere molestato dalla polizia, mio figlio ha detto al dipartimento di polizia che ero andata a casa di mio cugino in un’altra città.

Inizio 2013: arresto e detenzione

All’inizio del 2013, sono stata nuovamente arrestata da agenti di polizia in borghese per aver distribuito materiale per il chiarimento della verità. Alle guardie che mi controllavano ho parlato del Falun Gong, suggerendo loro di ricercare delle informazioni. Una guardia mi ha chiesto: “Qual’è il materiale più diretto che ci aiuterebbe a capire un po’ meglio la verità?”

Uno dei miei parenti lavorava nel centro di detenzione e ha cercato di aiutarmi; dopo un mese sono stata rilasciata.

A giugno, mentre distribuivo del materiale informativo dentro un supermercato, sono stata di nuovo arrestata. Agli agenti di polizia ho parlato del Falun Gong e uno di loro ha detto: “Voi praticanti siete davvero brave persone”.

Sono stata portata in un centro di lavaggio del cervello, dove sono stata trattata come un ‘importante praticante del Falun Gong’. Per questo motivo, una persona della città è venuta ad interrogarmi. Quel giorno faceva molto caldo e c’era stata un’interruzione di corrente. Mi hanno fatto solo alcune domande e poi se ne sono andati.

Febbraio 2014 arresto, condanno e tortura

Nel febbraio 2014, qualcuno mi ha denunciata alla polizia mentre parlavo con la gente della Falun Dafa. Sono stata arrestata e detenuta per 15 mesi.

Ogni mattina nel centro di detenzione quando recitavano i regolamenti, io recitavo la Fa. Ogni volta che ho avuto la possibilità, ho fatto gli esercizi.

Una guardia mi ha minacciato: “Se esegui di nuovo gli esercizi, ti getteremo in una cella maschile”.

Ho fatto finta di non sentire.

Sono stata portata alla divisione n. 7 e tenuta lì per tre mesi. Il caposquadra della nostra divisione era piuttosto giovane e le ho parlato del Falun Gong. Lei è stata gentile e mi ha sempre aiutata.

In seguito sono stata condannata a tre anni di prigione. Ho fatto appello, ma la Corte intermedia ha confermato il verdetto originale.

In prigione, non sono stata in grado di studiare la Fa o fare gli esercizi, ma nel materiale per il lavaggio del cervello che mi è stato dato c’era la Fa del Maestro, paragrafo dopo paragrafo. Le parole diffamatorie erano in fondo, ma potevo leggere la Fa del Maestro.

Essere come un fiore di loto

Una notte all’inizio del 2019, ho visto per terra quello che sembrava un pezzo di carta stropicciata ma quando ho guardato meglio, si è trasformato in un grande fiore di loto bianco.

Ho pensato alla poesia del Maestro:

Il puro fiore di loto nasce dalla Fa
La misericordia spande il suo profumo fragrante
E cosparge il mondo umano di dolce rugiada
Il loto fiorisce in tutte le corti del paradiso(“Fragranti fiori di Loto”, Hong Yin II)

Sapevo che il Maestro mi stava suggerendo che avrei dovuto essere come un fiore di loto, non contaminato dagli affari umani e pronta a salvare gli esseri senzienti con compassione.