(Minghui.org) Mia madre è stata la prima nella mia famiglia a praticare il Falun Gong, e poco tempo dopo l’ha trasmesso anche a me.

Quando avevo 12 anni non leggevo quasi mai i libri del Falun Gong, quello che mi piaceva di più era ascoltare le registrazioni delle lezioni del Maestro Li Hongzhi, il fondatore del Falun Gong.

All'inizio, quando ascoltavo le lezioni del Maestro, mi addormentavo ma accadeva proprio come diceva il Maestro nello Zhuan Falun:

“… sono profondamente addormentati, ma ascoltano tutto, senza perdere una sola parola”. (Seconda lezione, " Zhuan Falun")

Ancora oggi, 24 anni dopo, la voce del Maestro risuona nella mia mente quando leggo lo Zhuan Falun. Questo fatto, fondamentalmente, non solo mi ha tenuta nella Fa, ma è stato anche la mia base solida nei momenti difficili.

Come giovane praticante della Dafa

Come molti altri giovani praticanti, man mano che saliva il livello scolastico aumentava anche l’impegno. Di conseguenza sono rimasta indietro nello studio della Fa e con gli esercizi. Anche in quelle condizioni e quando mi sono trovata in difficoltà, i principi della Dafa mi hanno sempre guidata.

Mi pento di aver perso tempo da adolescente. A causa della mancanza di studio della Fa, la mia coltivazione ha avuto rallentamenti. Non solo non ho affrontato meglio dei miei coetanei i soliti problemi adolescenziali, ma ho avuto anche più problemi di loro. Ancora oggi, a volte, non riesco a gestire bene certe relazioni sociali.

Ma nel luglio 1999, quando il Partito comunista cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong e i suoi praticanti, la mia vita ha preso una brutta piega.

Da bambina non riuscivo a comprendere la gravità della persecuzione e non capivo perché mia madre dovesse viaggiare fino a Pechino per appellarsi al diritto di praticare la Dafa.

Il datore di lavoro di mia madre l'ha fatta arrestare. In quel periodo la maggior parte dei nostri vicini nel palazzo lavoravano con mia madre. Anche se sapevo che lei e la Dafa erano innocenti, tenevo la testa bassa per la vergogna mentre entravo o uscivo dal palazzo.

Pochi giorni dopo ho deciso di andare a trovarla. Mentre ero lì ho cercato dentro di me la ragione del mio senso di vergogna. Dopo che sono riuscita a guardare la situazione in modo razionale, mi sono sentita più coraggiosa. Gli sguardi curiosi dei vicini non mi davano più fastidio.

L’arresto della mamma

La notte prima del Capodanno cinese sono andata a letto presto e mia madre mi ha svegliata presto. Mi ha premuto in mano un cilindretto di carta e mi ha chiesto tranquillamente di uscire dalla stanza per un minuto.

Immediatamente ho capito chiaramente che dovevo proteggere tutto ciò che mia madre mi aveva dato in mano.

La polizia aveva già perquisito le altre stanze, compreso il bagno. Uno degli agenti mi teneva d'occhio, osservando ogni mia mossa. Dopo aver finito di perquisire la mia stanza, mia madre mi ha rimboccato nuovamente le coperte e mi ha detto di dormire tranquilla. Quando è uscita ha chiuso delicatamente la porta della mia cameretta.

Lì, distesa al buio, non riuscivo a dormire. Fissavo il soffitto e aspettavo. Ho sentito la polizia portare via mia madre e sbattere la porta d'ingresso; cercando di non far arrabbiare mio padre ho pianto sul cuscino.

Per la prima volta ho capito finalmente quanto terribile fosse la persecuzione. Quel giorno ha segnato anche la fine della mia infanzia spensierata. Negli anni successivi non sono mai più andata a letto presto e ho anche iniziato a inviare pensieri retti.

Perdere mia madre significava anche perdere il mio ambiente di coltivazione. Non c'erano più pubblicazioni della Dafa a casa. Mio padre, che non è un praticante del Falun Gong, era occupato a cercare di salvare mia madre, mentre si prendeva anche cura di me.

Avevo paura di chiedergli di mia madre, e non volevo appesantirlo con i miei guai a scuola. Perciò non avevo nessuno con cui parlare.

Una volta, guardando la luna piena splendente, le ho mandato un messaggio mentale. Le ho detto che non l’avrei lasciata da sola e che non sarei stata un peso.

Una zia, anch'essa praticante, mi ha contattata, i miei parenti più stretti si opponevano al nostro incontro, perché temevano di venire molestati dalla polizia. Tuttavia, ogni due o tre giorni, questa zia veniva da molto lontano per incontrarmi a scuola durante la pausa pranzo. Mi parlava delle nuove lezioni del Maestro, di storie di altri praticanti e della necessità di inviare pensieri retti.

Sono grata al Maestro e a mia zia per avermi dato la forza e pensieri retti quando ero disperatamente sola e indifesa.

Una volta ho avuto la possibilità di andare a fare visita a mia madre al campo di lavoro. Sapevo che il Maestro doveva aver pianificato tutto questo perché potessi parlarle dell'importanza di inviare pensieri retti. Era il culmine della persecuzione, e il campo di lavoro in cui lei si trovava aveva la peggiore reputazione per i maltrattamenti verso i praticanti del Falun Gong.

Forse, grazie ai miei forti pensieri retti, la guardia ci ha lasciati soli. L'ho informata sulla Dafa; avevamo davvero tanto da dirci, ma così poco tempo a disposizione. Ricordo ancora vividamente noi due sedute insieme fuori dalla sua cella su dei bassi sgabelli, mentre ci parlavamo sussurrando.

La mamma mi ha raccontato che tutte le praticanti del campo di lavoro erano state obbligate a stare sedute su sgabelli bassi molte ore per volta. Molte di loro avevano perso le speranze. Mi sono voltata e ho sorriso loro intensamente. Ho supplicato il Maestro di avere il potere, nella speranza che il mio sorriso potesse offrire loro un po' di calore e di incoraggiamento.

Maturità

Dopo la laurea ho lavorato nella mia città natale. Tra me e mia madre sono sorti dei conflitti, dovuti prevalentemente alla mia carenza di una solida coltivazione nel passato. Non sapevo se avessi dovuto trattare mia madre come un’amica praticante, ma pur sempre come un membro della famiglia.

Mia madre è stata arrestata una seconda volta nel 2008. Questa volta al suo arresto ho reagito come una praticante matura.

Altri praticanti della nostra zona sono stati avvisati subito. Abbiamo inviato subito pensieri retti e presso la stazione di polizia abbiamo chiesto di rilasciare mia madre e di restituirle tutti i suoi beni personali e gli abbiamo chiarito la verità. La zia che mi aveva aiutato la prima volta era tornata di nuovo ad aiutarmi.

I miei pensieri erano retti e stabili. Non ero più la bambina che sette anni prima, piangeva sul suo cuscino.

Nel mese successivo, io e altri praticanti abbiamo inviato pensieri retti per lunghi periodi di tempo. Prima di questo incidente la qualità dei miei pensieri retti era scarsa, non riuscivo stare seduta per più di dieci minuti e avevo difficoltà a rimanere concentrata.

Ho inviato pensieri retti per eliminare le interferenze e gradualmente sono riuscita a inviare pensieri retti con mente chiara e stabile. Inoltre riuscivo a riprendermi ogni volta che i miei pensieri non erano allineati con la Fa.

Col sostegno di altri praticanti, l'intenso studio di gruppo e gli esercizi regolari, ho notato una maggiore lucidità in me stessa e nel mio ambiente.

Un giorno, durante la colazione, mi sono accorta improvvisamente che i conflitti tra me e mia madre erano dovuti al fatto che non mi comportavo in linea con la Fa. Forse mia madre soffriva per me. Sono scoppiata in lacrime. Indipendentemente da quale fosse la nostra relazione nelle nostre vite passate, lei in questa vita mi ha portato alla Dafa., lei è la mia compagna di coltivazione. In realtà, quando è stata arrestata eravamo ancora nel bel mezzo di una “guerra fredda”.

La coltivazione è una cosa seria, e non posso deludere il Maestro. Quando sono arrivata a questa comprensione, mi sono sentita come se mi avessero tolto un grosso peso.

Io e mia madre abbiamo ancora i nostri momenti difficili. A volte sarei quasi scappata via da lei. Ma poi penso a quella mattina di molti anni fa, quando ho capito che erano le mie mancanze la causa dei conflitti tra me e lei e allora faccio qualche respiro profondo e lascio che il potere che è in me si innalzi.

Non importa quanto sia tenace la resistenza tra me e mia madre, ho fede nel Maestro che ha la miglior soluzione per risolverla.

Incontrare praticanti con esperienze di vita simili

Due anni fa ho conosciuto diversi praticanti che hanno avuto un’infanzia come la mia. Abbiamo creato un gruppo di studio e ci riuniamo due volte a settimana.

Recentemente, la madre di una di loro è dovuta uscire di casa per evitare di essere arrestata perché pratica il Falun Gong. La praticante non sapeva cosa fare. L'abbiamo aiutata ad analizzare la situazione e a cercare le lacune oltre che suggerirle delle soluzioni.

Abbiamo inviato pensieri retti insieme e l'abbiamo incoraggiata con le parole del Maestro:

”… con il Maestro e la Fa al vostro fianco, di che cosa dovete avere paura?” ( Lezione a Sydney ).

Si è calmata, e qualche giorno dopo è ridiventata normale. C'è stata anche un'interferenza mirata al nostro studio di gruppo.

Una volta, nel bel mezzo del nostro studio, è mancata la corrente elettrica. Tutto il quartiere era spento. Abbiamo trovato una torcia elettrica ma le batterie erano scariche. Ci siamo accorti che era un'interferenza e ci siamo spostati in un altro luogo e abbiamo continuato a studiare. Quando abbiamo finito lo studio di Fa abbiamo sentito che la corrente era tornata.