(Minghui.org) Ventuno anni fa, il 20 luglio 1999, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, una pratica pacifica di auto-coltivazione. Il 20 luglio di ogni anno i praticanti di tutto il mondo organizzano eventi per commemorare i loro amici praticanti che sono morti a causa di questa persecuzione.

Il 20 luglio 2020 i praticanti del Falun Gong hanno tenuto una manifestazione davanti all'ambasciata cinese a Roma, per chiedere al PCC di porre immediatamente fine alla persecuzione. Hanno praticato gli esercizi, distribuito volantini e informato i passanti dei fatti.

La pratica in gruppo degli esercizi di fronte all'ambasciata cinese

I praticanti hanno tenuto una veglia a lume di candela nel parco di Villa Borghese a Roma per commemorare gli amici praticanti che sono morti a causa della persecuzione.

La veglia a lume di candela nel parco di Villa Borghese a Roma

Il 21 luglio hanno organizzato una manifestazione in Piazza di Montecitorio di fronte al palazzo del Parlamento per chiedere la fine della persecuzione che perdura da ventuno anni.

La pratica in gruppo degli esercizi davanti al Parlamento italiano, il 21 luglio

Diversi parlamentari che hanno parlato durante la manifestazione, hanno elogiato i praticanti del Falun Gong per il loro coraggio e la loro perseveranza e hanno invitato il governo italiano ad aiutare a fermare la persecuzione del PCC e il prelievo forzato di organi, autorizzato dallo Stato cinese, da praticanti ancora in vita.

Durante la manifestazione il senatore Lucio Malan, presidente dell'Alleanza interparlamentare sulla Cina (IPAC), si è pronunciato contro la persecuzione.

Ha affermato: “Vi ringrazio per la vostra testimonianza, per la vostra resilienza, per non aver ceduto davanti alla persecuzione…bisogna continuare a portare avanti questi bellissimi principi della Falun Dafa che sono la verità, cominciamo dalla verità e poi potremo ottenere anche la benevolenza e la tolleranza.”.

“La gente deve essere consapevole di quello che sta accadendo, come il prelievo forzato degli organi. Qualcuno pensa che sia addirittura un'invenzione, una cosa troppo mostruosa per essere vera. Purtroppo è vera, bisogna averne coscienza e chiedere ai governi di schierarsi, ai governi di non stare zitti e di portare avanti la cultura dei diritti. Grande vicinanza e grande solidarietà”.

Nel suo discorso alla manifestazione, il senatore Lucio Malan ha dichiarato: “… bisogna averne coscienza e chiedere ai governi di schierarsi, ai governi di non stare zitti e di portare avanti la cultura dei diritti.”

Lino Pettazzi, membro della Camera dei deputati italiana, ha partecipato alla manifestazione e ha ascoltato mentre i praticanti hanno raccontato gli abusi subiti durante la persecuzione

Elisabetta Zamparutti, ex membro della Camera dei deputati italiana che sta sostenendo da molti anni gli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione, ha affermato che i praticanti del Falun Gong sono le persone migliori su questo pianeta.

Vito Comencini, membro della Camera dei deputati, ha dichiarato: “È nostro dovere essere qua a sostenervi e a portare avanti le vostre istanze, che come dicevo sono istanze di tutti noi, della nostra civiltà, e dobbiamo innanzitutto fare in modo che i cittadini sappiano, le istituzioni sappiano, e porre la mano sulla coscienza di ognuno perché non ci si volti dall'altra parte e si faccia finta di non vedere quello che sta succedendo in Cina.[...] Sono dalla vostra parte e vi ringrazio”.

Due praticanti cinesi che sono stati perseguitati in Cina hanno parlato delle loro esperienze personali.

Zhao Lili, una praticante del Falun Gong di Shenzhen, ha ricordato che, la sera del 30 giugno 2000, era a casa da sola quando un ufficiale di polizia in uniforme e altri sette uomini hanno fatto irruzione nella sua casa senza mostrare alcun documento.

È stata arrestata e rinchiusa nel centro di detenzione Shekou di Shenzhen. Per protestare contro la persecuzione, lei e molti altri praticanti del Falun Gong detenuti hanno fatto uno sciopero della fame.

Sei guardie l'hanno ammanettata a un letto di metallo: due di loro l'hanno tenuta per le braccia, altre due l'hanno tenuta per le gambe e le due restanti hanno usato dei tubi di gomma per alimentarla forzatamente. Gli altri praticanti che facevano lo sciopero della fame sono stati costretti a guardare.

Li Shuqiang, un praticante del Falun Gong di Shenzhen, ha dichiarato di essere stato detenuto illegalmente nel centro di detenzione del distretto di Dongcheng dopo essersi appellato per il diritto di praticare il Falun Gong in Piazza Tiananmen, il giorno di Natale del 2000.

Lui e altri praticanti hanno fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Quando uno di loro ha rifiutato di essere alimentato forzatamente, è stato legato al telaio in metallo di un letto e ustionato con un manganello elettrico.