(Minghui.org) Il Falun Gong è una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza ma, a causa della sua popolarità e dei suoi valori tradizionali, il Partito Comunista Cinese (PCC) perseguita i suoi praticanti dal 20 luglio 1999 a tutt’oggi.

È stato confermato che più di 4.500 praticanti del Falun Gong hanno perso la vita a causa della persecuzione, sebbene il numero reale sia probabilmente molto superiore. Centinaia di migliaia di praticanti sono stati rinchiusi nei campi di lavoro forzato, torturati fisicamente e mentalmente e persino uccisi per i loro organi.

Il 20 luglio è l'anniversario della persecuzione ed i praticanti del Falun Gong in tutto il mondo conducono attività per aumentare la consapevolezza della situazione in Cina. Ex ed attuali funzionari, membri del parlamento, membri delle legislature statali ed altri dignitari hanno apertamente espresso il loro sostegno al Falun Gong e condannato la persecuzione. Quelli che seguono sono articoli provenienti da Austria, Belgio e Italia.

Funzionari eletti in Austria sostengono il Falun Gong

Dal 18 al 21 luglio i praticanti del Falun Gong hanno organizzato una serie di eventi per commemorare il ventunesimo anniversario ed opporsi alla persecuzione. Sei funzionari hanno inviato lettere di sostegno ai praticanti del Falun Gong condannando la persecuzione del PCC. Un consigliere comunale di Vienna è intervenuto all'evento del 21 luglio.

Il 18 luglio i praticanti hanno tenuto una manifestazione di fronte a Stephansplatz ed una veglia a lume di candela di fronte alla famosa colonna del memoriale della morte nera in Graben Street per commemorare i praticanti morti a causa della persecuzione. Il 20 luglio hanno anche tenuto una manifestazione ed una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese durata ventiquattr’ore.

Supporto dei membri del Consiglio nazionale e del consigliere comunale di Vienna

La dottoressa Gudrun Kugler, membro del Consiglio nazionale

Nella sua lettera la dottoressa Gudrun Kugler, membro del consiglio nazionale (MNC), ha dichiarato: «Il PCC commette crimini perpetrando una grave e sistematica violazione dei diritti umani contro i praticanti del Falun Gong, pertanto dovremmo lavorare insieme per porre fine a questa crudele persecuzione. Sono felice di sostenere l'opposizione dei cittadini al prelievo di organi da parte del PCC e quindi il 23 giugno ho presentato un disegno di legge alla commissione per i diritti umani. Il disegno di legge è stato sostenuto ed approvato da tutte le parti».

La dottoressa Ewa Ernst-Dziedzic, membro del consiglio nazionale e del comitato per i diritti umani

La dottoressa Ewa Ernst-Dziedzic, membro del consiglio nazionale e del comitato per i diritti umani ha scritto: «Potete stare certi che continuerò a sostenervi nel raggiungimento del vostro obiettivo di porre fine alla persecuzione disumana della Falun Dafa. Non smetterò di ricordare ai leader cinesi che il patto internazionale sui diritti civili e politici si applica anche ai Paesi governati da regimi totalitari».

MNC Petra Bayr, portavoce per lo sviluppo globale

Il membro del consiglio nazionale Petra Bayr, portavoce per lo sviluppo globale, ha scritto: «Le libertà culturale, religiosa e di parola sono diritti umani universalmente applicabili ed indivisibili e devono essere rispettati in ogni Paese».

MNC Faika El-Nagashi, portavoce della società civile

Il membro del consiglio nazionale Faika El-Nagashi, portavoce della società civile, ha scritto: «Le violazioni dei diritti umani nel mondo sono sistematiche. Lo scopo è mantenere il potere, sopprimere le critiche attraverso la paura e prevenire i cambiamenti del sistema. La situazione dei diritti umani in Cina è preoccupante; questo è stato ampiamente documentato nel corso degli anni».

MNC Petra Wimmer, portavoce per gli affari di famiglia del Partito socialdemocratico

Il membro del consiglio nazionale Petra Wimmer, portavoce per gli affari familiari del partito socialdemocratico, ha scritto: «Esprimo le mie condoglianze ai parenti dei praticanti della Falun Dafa morti sotto tortura, in prigione, in campo di concentramento o per foraggiare il traffico illegale di organi. La comunità internazionale può attirare l'attenzione della gente su questi temi, aumentando così la pressione sul governo cinese affinché fermi la persecuzione».

Christoph Wiederkehr, consigliere comunale di Vienna, nella sua lettera ha condannato la persecuzione

Hungerländer, consigliere comunale di Vienna, parla all'evento del 22 luglio

Sostegno pubblico agli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione

I praticanti del Falun Gong hanno dimostrato gli esercizi, raccolto firme e simulato il prelievo di organi dal PCC, approvato dallo stato, per aumentare la consapevolezza sulle atrocità.

Un uomo ungherese riguardo al prelievo di organi da parte del PCC ha detto: «Questo è pazzesco! Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse accadere» ed era intenzionato a portare a conoscenza di questo crimine più persone possibile.

Rievocazione del prelievo di organi dal PCC dai praticanti del Falun Gong

Dimostrazione degli esercizi del Falun Gong

Le attività dei praticanti catturano l'attenzione dei passanti

Firma della petizione contro la persecuzione

Un praticante parla di fronte all'ambasciata cinese

Eventi in Belgio

Il 16 luglio a Bruxelles i praticanti del Falun Gong hanno condotto attività per protestare contro la persecuzione. Oltre 600 ex ed attuali membri del parlamento e membri delle legislature statali di 36 Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta di condanna della persecuzione.

Hanno firmato anche diversi funzionari belgi, tra cui il membro del parlamento europeo per il Belgio Petra De Sutter, i senatori del parlamento belga: Mark Demesmaeker, Bert Anciaux e Freya Perdaens, ed i membri della camera dei rappresentanti: Michael Freilich, Tom Van Grieken, e Nahima Lanjri.

Dimostrazione di esercizi davanti al parlamento europeo

I praticanti parlano con i passanti del Falun Gong della persecuzione davanti al parlamento europeo

Un praticante che rappresenta l'associazione belga della Falun Dafa ha parlato di come il governo del Paese sostenga i praticanti: «Il Senato belga ha approvato la risoluzione 162 che condanna il prelievo di organi dal PCC ai praticanti del Falun Gong ed alle minoranze etniche».

Un uomo di nome Joel ha detto: «Sono ebreo. Penso che nessuno dovrebbe essere perseguitato a causa della religione o di un certo stile di vita. Questo non è giusto. Ho alcuni amici del Tibet, in Cina, e lì c'è persecuzione.

Il problema con la Cina è che non sai cosa stia succedendo lì perché il PCC censura le informazioni. Questo è il motivo per cui molte persone in Europa non conoscono la persecuzione in Cina. Queste persecuzioni non dovrebbero accadere».

Nel pomeriggio i praticanti hanno tenuto una protesta pacifica davanti all'ambasciata cinese.

I praticanti protestano contro la persecuzione davanti all'ambasciata cinese

Supporto da dignitari italiani

Il 20 e il 21 luglio i praticanti del Falun Gong hanno protestato davanti all'ambasciata cinese ed in piazza Montecitorio accanto alla Camera dei Deputati italiana.

Diversi membri del parlamento hanno partecipato all'evento del 21 luglio, inoltre ventiquattro membri del parlamento italiano ed altri dignitari hanno firmato una dichiarazione congiunta a più di 600 dignitari in oltre trenta Paesi.

Lucio Malan, senatore di Forza Italia e co-presidente dell'alleanza interparlamentare sulla Cina, ha dichiarato: «L'atto terroristico estremo dell'utilizzo di organi umani per il commercio è inconcepibile, davvero terribile e persino difficile da raccontare, ma è giusto venirne a conoscenza perché questo fatto può aiutarci a capire che un regime che non ha rispetto per le persone può arrivare a fare qualsiasi atto, anche estremo».

Alla manifestazione ha partecipato anche Giulio Maria Terzi di Sant'Agata, ex ministro degli affari esteri italiano, diplomatico senior e presidente del comitato globale per lo stato di diritto (GCRL). Ha condannato la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC, così come molti altri ex ed attuali membri del parlamento.