(Minghui.org) Durante la pandemia di coronavirus,nonostante l’atmosfera oppressiva e il blocco, i praticanti della nostra zona hanno lavorato sodo per distribuire i materiali di chiarimento della verità della Falun Dafa e aiutare a salvare le persone. Vorrei condividere con voi alcune delle nostre storie.

Anche se nella nostra zona la diffusione del virus era contenuta, il villaggio e le strade sono state bloccate. Le famiglie di alcuni praticanti hanno cercato di impedire loro di contattare gli altri, per esempio smettendo di consegnare le copie di MinghuiWeekly. Poiché si tratta di una regione montuosa, il coordinamento è diventato ancora più difficile.

Il Maestro ha detto:

“Questo perché siete un coltivatore, qualcuno che sta percorrendo un sentiero divino e che non è controllato dai fattori delle persone comuni o da principi di basso livello”. (Insegnare la Fa nella città di Los Angeles)

Mi sono rifiutata di essere influenzata dalla situazione, ma non ho fatto pressione sugli amici praticanti. Invece di aspettare che fossero loro a venire da me, il settimanale “Minghui Weekly” glielo consegnavo io. Li ho incoraggiati a iniziare a lavorare ovunque si trovassero, a distribuire informazioni nei loro villaggi e a raccontare alla gente i fatti sulla persecuzione.

Gli altri praticanti sono stati incoraggiati. Alcuni affiggevano i manifesti, mentre altri hanno realizzato dei bei biglietti e li hanno distribuiti; quelli che invece dovevano restare a casa inviavano pensieri retti. Tutti hanno fatto qualcosa!

Mio marito mi ha chiesto: “Come mai nessuno ti ferma quando esci dalla zona?”. Gli ho risposto: “Non lo so. Mi augurano persino di fare un bel giro”.

Alzati e fatti valere

Dopo aver consegnato gli opuscoli in tutta la nostra zona abbiamo discusso della possibilità di andare in alcune aree vicine dove non vivevano i praticanti. Tutti tacevano ed esitavano a condividere i loro pensieri.

Ma come praticanti sappiamo quali sono le nostre responsabilità e le nostre missioni. Un praticante ha detto tranquillamente: “Io e mia moglie aiuteremo”. Poi un altro praticante ha aggiunto: “Contate anche su di noi!”. Questo praticante era stato portato in un campo di lavoro forzato per tre volte e detenuto per sette anni. Era traumatizzato sia fisicamente che mentalmente. Eppure durante l’attuale blocco è rimasto imperturbabile.

Una praticante viveva in un villaggio dove il blocco era molto rigido, ma non si è lasciata influenzare. Quando è uscita con la sua motocicletta ha visto il segretario del villaggio telefonare al posto di blocco, passandogli davanti ha lasciato un opuscolo della Dafa sul tavolo ed è andata via. Il segretario le ha chiesto: “Dove stai andando?”. Gli ha risposto: “Vado solo a fare un giro”. Lui ha aggiunto: “Torna indietro. La strada è ghiacciata e pericolosa”. Ma lei ha ringraziato e ha proseguito.

La mattina dopo suo figlio le ha detto: “Il vicedirettore ha chiamato, vuole che tu resti a casa. Il segretario del villaggio ha portato il tuo opuscolo all’ufficio comunale, ha detto che li avete distribuiti ovunque e che vogliono perquisire casa nostra”.

La praticante ha pensato che si dovessero chiarire i fatti ai funzionari del villaggio sulla Falun Dafa, in modo che in futuro sarebbe stato più facile uscire. Poi è tornata al posto di blocco e ha distribuito gli opuscoli.

Ha anche portato le copie di due lettere che erano state pubblicate su Minghui.org e le ha lasciate affinché il segretario del villaggio le leggesse. Da quel momento in poi i poster che i praticanti attaccavano restavano intatti e nessuno li rimuoveva. I funzionari del villaggio hanno smesso di interferire con i praticanti.

Un’altra praticante che viveva in un villaggio di periferia era molto diligente. Quando le ho chiesto di andare in un paese sperduto per distribuire gli opuscoli della Dafa, lo ha fatto senza alcuna esitazione. Con la sua motocicletta ha percorso quasi cento miglia (161 km) per distribuirli in zone isolate di montagna.

Distribuire i materiali in una zona critica

L’anno scorso volevamo andare in una zona lontana dal nostro villaggio ma non ci siamo riusciti. Le due praticanti di cui ho parlato prima c’erano già state precedentemente, ma erano state denunciate e successivamente perseguitate. Quando l’anno scorso mi sono incontrata con dei praticanti e in quattro eravamo in procinto di andarci, due di loro hanno raccontato di aver sognato di essere stati arrestati, così siamo andati in un altro luogo.

Andare in quella zona ci ha sempre preoccupato. Questa volta eravamo in 8, divisi in quattro gruppi. Tutti sentivano una certa pressione.

Il Maestro ha detto:

“Le vecchie forze non osano fare opposizione al nostro chiarire la verità o salvare esseri senzienti. Ciò che è cruciale è che, quando fate le cose, non lasciate che approfittino delle insufficienze nel vostro stato d’animo”. (“Insegnare la Fa alla conferenza della Fa di Boston 2002”, Insegnamento della Fa nelle conferenze II)

“l’intero processo di coltivazione di una persona consiste nell’abbandonare incessantemente gli attaccamenti umani”. (Prima lezione, Zhuan Falun)

Abbiamo inviato pensieri retti per eliminare la nostra paura e ogni negatività. Abbiamo quindi informato i praticanti che erano rimasti a casa di inviare pensieri retti per noi. Tutto è filato liscio, era come se in ogni strada trasversale nessuno stesse sorvegliando i posti di blocco. Così abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare!

Un praticante ha descritto la sua esperienza. Mi ha detto che quando ha distribuito la prima copia la sua mano tremava. Con l’aiuto del Maestro i suoi pensieri retti hanno prevalso e il suo attaccamento alla paura è gradualmente scomparso.

Poi insieme al suo partner si è imbattuto in una certa situazione. Altri due praticanti erano passati con successo attraverso un posto di blocco, ma quando anche loro hanno cercato di passare attraverso lo stesso punto sono stati bloccati. Tornando indietro hanno fatto un giro e cercato un altro passaggio, e alla fine hanno trovato un ponte, ma nel mezzo c’era parcheggiata un’auto che bloccava la strada. I due praticanti che erano passati prima si sono voltati e sono tornati indietro per aiutarli. In quattro si sono adoperati e insieme sono riusciti a fa passare la loro motocicletta lungo il ponte.

Distribuire materiali di chiarimento nei villaggi lontani

Con tredici praticanti siamo andati con le motociclette in una regione di montagna, dove le strade sono aspre e tortuose e perfino la gente del posto anche di giorno ha paura di guidare. Noi lo abbiamo fatto nella notte più buia. La maggior parte dei guidatori erano donne. Il praticante più anziano superava la settantina, il più giovane aveva 50 anni. Il nostro coraggio è venuto dalla nostra fiducia nel Maestro e nella Dafa.

Queste sono state le nostre esperienze nel salvare le persone durante la pandemia.