(Minghui.org) Il 19 settembre alcuni praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una manifestazione di protesta di fronte all'ambasciata cinese di Washington DC, per richiamare l'attenzione sulla recente escalation della persecuzionedel Partito Comunista Cinese (PCC), invitando la comunità internazionale ad attivarsi per fermare il genocidio che dura ormai da ventuno anni.

I praticanti hanno tenuto una manifestazione davanti all'ambasciata cinese a Washington DC per protestare contro la recente escalation della persecuzione del PCC

La Commissione Affari politici e legali del Partito Comunista Cinese ha recentemente lanciato un nuovo ciclo di persecuzioni, denominato la "Campagna Zero Out", che ha lo scopo di costringere i praticanti del Falun Gong a rinunciare ai loro principi. Nei primi sei mesi di quest'anno, la polizia ha arrestato 5.313 persone in 238 città di 28 province in tutto il territorio cinese. Quaranta di queste hanno perso la vita come diretta conseguenza della persecuzione, mentre sono stati estorti ai praticanti ben 2.862.994 yuan (circa 361.000 euro).

Nel mese di agosto, 1.184 praticanti sono stati arrestati, 41 dei quali sono stati imprigionati e sono state eseguite ben 76 udienze. Tra le persone che hanno perso la vita a causa della persecuzione ci sono: Wang Fengchen di Daqing della provincia dell’Heilongjiang, Du Xinggui di Fushun della provincia del Liaoning, Bian Qunlian di Chengde della provincia dell’Hebei, Zhang Chengyue di Huludao della provincia del Liaoning, Guo Yulian di Weiwu della provincia del Gansu e Jiang Quande di Changchun, della provincia di Jilin.

L'escalation della persecuzione può indurre molti persone a ritirarsi dal PCC

«L'escalation della persecuzione in Cina potrebbe portare una moltitudine di persone a ritirarsi dal Partito», ha detto il portavoce Xiaoxu Lin della “Washington DC Falun Dafa Association”.

Xiaoxu Lin, portavoce dell'Associazione della Falun Dafa di Washington DC

«La persecuzione del PCC è disumana e i praticanti della Falun Dafa protestano contro questa escalation. Gli Stati Uniti guideranno altri paesi democratici per rafforzare le contromisure adottate nei confronti del regime comunista cinese».

Jiang Quande di Changchun, della provincia di Jilin, è morto il 25 agosto. Lui e sua moglie erano stati arrestati dalla polizia il 15 luglio, ma Jiang aveva già subito il carcere per undici anni ed il campo di lavoro forzato per un anno e mezzo.

Qingkai Zhao da Changchun, provincia di Jilin

«Sono rattristato per la morte di altri praticanti» ha affermato Qingkai Zhao, «So cosa è successo durante la persecuzione ed ho conosciuto la natura malvagia del PCC».

«Sono diventato un praticante della Falun Dafa e oggi sono qui per parlare a nome di tutte le persone perseguitate in Cina. La giustizia prevarrà sul male!».

Assicurare i colpevoli alla giustizia

Chunrong Wang di Dalian, provincia del Liaoning, imprigionata precedentemente per tre anni e mezzo, ha partecipato all'evento di Washington DC dopo aver appreso della morte di Li Ling di Penglai, della provincia del Shandong. Li è stata picchiata a morte dalla milizia locale.

Chunrong Wang

Secondo il rapporto Minghui del 9 settembre, è stata arrestata nel suo villaggio dal segretario locale del PCC assieme a cinque o sei militari il 28 giugno, per aver portato a casa materiale sulla Falun Dafa. La donna è stata interrogata per conoscere la provenienza del materiale.

I militari Yu Deshui e Yu Desheng l’hanno picchiato duramente, facendole perdere i denti, e ferendola alla bocca. Ha subito anche un trauma alla milza; tutto il suo corpo era coperto di lividi. Il 13 luglio purtroppo è morta a causa delle ferite riportate durante il pestaggio; il suo corpo aveva un aspetto orribile. Il giorno stesso della sua morte, hanno costretto la famiglia a far cremare il corpo.

Chunrong ha affermato: «La notizia mi ha scioccato, ero triste e indignato dal fatto che dei militari potessero condurre un interrogatorio così violento e coprire il crimine costringendo la famiglia a cremare il corpo. Questa violenza criminale può avvenire solo sotto il PCC e i colpevoli devono essere consegnati alla giustizia».

In aprile, il Comitato politico e legale di Pechino ha istituito la "Campagna Zero Out", con lo scopo di rintracciare e costringere tutti i praticanti della Falun Dafa a rinunciare al loro credo.