(Minghui.org) Il 5 dicembre scorso una ex professoressa universitaria di ottantadue anni è morta dopo un mese e mezzo di molestie per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina mente-corpo che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Sun Ning residente nella città di Jiamusi, provincia dell'Heilongjiang, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996 e da allora ha goduto di una buona salute. Pur avendo ottant'anni, viveva ancora da sola e non aveva alcun problema a salire e scendere le scale, recarsi a fare la spesa o cucinare. Nel tempo libero gestiva anche un piccolo giardino.

Intorno al 16 novembre dell'anno scorso un membro del comitato residenziale l'ha chiamata, chiedendole se vivesse da sola oppure assieme alla sua famiglia.

Quattro giorni dopo il funzionario Liu Yajuan ha bussato alla sua porta chiedendole di visionare il suo stato di famiglia, inoltre le ha domandato se praticasse ancora il Falun Gong. Sun ha detto di sì.

Liu è tornato nuovamente dopo uno o due giorni assieme ad una collega. Le hanno chiesto quanti figli avesse, quante volte le facessero visita e se fossero rimasti con lei. I funzionari le hanno scattato una foto prima di andarsene.

Sun ha rivelato ad un'amica che le frequenti molestie la stressavano molto. Aveva perso l'appetito e non riusciva più a dormire. Era depressa ed il suo cuore iniziava a palpitare ogni volta che qualcuno bussava alla porta.

Era ancora più angosciata dopo aver ricevuto un avviso dalla scuola dove aveva lavorato, l'Università di Jiamusi, che aveva in programma di sospendere tutti i benefici per i dipendenti in pensione che affermavano di avere una fede spirituale e si rifiutavano di rinunciarvi.

A partire dal 24 novembre la polizia ha iniziato a molestare anche gli ex colleghi di Sun: la settantaseienne Yuan Yuqin, Wu Fengqin di sessant'anni e Luchun di settanta, tutti praticanti del Falun Gong che vivevano nello stesso nucleo di appartamenti.

Anche a loro è stato ordinato di firmare dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. A volte gli agenti si presentavano in auto, di notte, con i lampeggianti accesi.

Alcuni altri dipendenti universitari più giovani sono stati molestati e molti di loro sono stati allontanati dall'aula perché sostenevano la loro fede.

Ogni volta che la polizia arrivava metteva un'enorme pressione alla donna e la sua salute ne risentiva tremendamente.

Quando il 3 dicembre si è recata al ristorante con un'amica, ha vomitato dopo aver mangiato due ravioli. Non riusciva più a trattenere il cibo e vomitava tutto quello che mangiava.

La mattina presto del 5 dicembre è stata portata in ospedale per essere rianimata ed è stata dichiarata deceduta tre ore dopo, verso le 9:00.