(Minghui.org) Alla fine dello scorso anno, un praticante residente ad Heihe, città della provincia dell'Heilongjiang, è stato condannato per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 31 luglio dell'anno scorso, il sessantasettenne Liu Haikang, è stato arrestato nel suo appartamento. Alcuni agenti hanno costretto lui e la moglie Sun Chunhuan, a sedersi sul divano mentre altri perquisivano la loro casa. La polizia ha confiscato i libri e gli stampati del Falun Gong, il computer portatile e le chiavette usb, il lettore multimediale ed il cellulare.
Il 22 luglio, gli agenti, hanno affermato di aver trovato materiale del Falun Gong sul cofano di un'auto della polizia e le riprese delle telecamere di sorveglianza, hanno confermato che è stato Liu a distribuire il materiale.
Il 1° agosto, è stato emesso l'avviso di detenzione penale ed il 19 agosto l'uomo è stato condotto presso la prigione della città di Beian.
Il 12 novembre, , è stato processato in videoconferenza e condannato a quattro anni di detenzione. L'uomo si è appellato contro il verdetto.
Le autorità hanno tenuto i suoi familiari all'oscuro del processo e della sentenza. Hanno atteso il 28 novembre, due settimane dopo, ad informare suo figlio che era stato condannato. Quel pomeriggio, la polizia ha portato il figlio al centro di detenzione, chiedendogli di convincerlo a rinunciare al Falun Gong. I funzionari hanno affermato che se avesse acconsentito, la corte intermedia avrebbe ridotto la sua pena di un anno. Liu si è rifiutato di firmare ed è determinato a sostenere i suoi principi.