(Minghui.org) Mentre il Partito Comunista Cinese (PCC) intensifica la pressione su Taiwan, il 23 novembre il Consiglio per gli affari continentali (MAC) Taiwanese, ha rilasciato una dichiarazione per condannare le palesi minacce del PCC. A seconda della situazione, l'agenzia si è detta pronta ad adottare le misure preventive di contrasto, compresa l'implementazione di un elenco contro gli autori di crimini umanitari e il divieto di ingresso nel Paese. Maggiori dettagli dovrebbero essere rilasciati nelle prossime settimane.

Il 24 novembre, in relazione a questa iniziativa, il Gruppo del Falun Gong di Taiwan ha annunciato di aver presentato al MAC un elenco di nomi di alti funzionari del PCC. La lista includeva decine di autori coinvolti nella persecuzione del Falun Gong, tra questi: Jiang Zemin, Zeng Qinghong e Liu Jing.

L'elenco comprendeva anche i dettagli dei crimini, i nomi, i titoli e le mansioni al momento dei crimini e i Paesi (o regioni) in cui erano state intentate azioni legali. Tra gli iscritti alla lista nera, dieci avevano già visitato Taiwan, e sono stati denunciati per crimini di genocidio e tortura dall'Alta Corte di Taiwan.

È la speranza del Falun Gong di Taiwan che il MAC includa i nomi della lista presentata nell’elenco delle prossime sanzioni, e pubblicizzi le violazioni dei diritti umani. Oltre a impedire l'ingresso a Taiwan, il Falun Gong spera si possano congelare i beni dei principali responsabili. Così facendo, si possono raccontare i crimini a tutti i taiwanesi ed alla comunità internazionale. Il Falun Gong crede che più persone saranno informate delle continue e crescenti violazioni dei diritti umani da parte del PCC in questo secolo e ciò, alla fine, contribuirà a considerare responsabili gli autori.

A partire dal 2011, lo Yuan legislativo e le sedici legislazioni di Taiwan e la sua Contea, avevano approvato risoluzioni atte a vietare l’ingresso o la semplice accoglienza di chi commette o ha commesso azioni contro i diritti umani nella Cina continentale. Il MAC ha anche impedito, agli agenti dell'Ufficio 610 e ai medici coinvolti nel prelievo di organi, l’ingresso nel Paese per diversi anni.

Il 2 ottobre 2019, mentre testimoniava davanti allo Yuan legislativo, un funzionario dell'Agenzia nazionale per l'immigrazione di Taiwan ha dichiarato di aver vietato l'ingresso ad alcuni funzionari del PCC che avevano perseguitato il Falun Gong o venuti meno alle leggi della Contea. Includevano funzionari di varie sezioni del PCC, agenzie governative e militari. Questa è stata anche la prima volta che un funzionario del governo di Taiwan ha rilasciato una dichiarazione di questa tipo allo Yuan legislativo.

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