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Heilongjiang: Famiglia devastata dalla persecuzione del Falun Gong. Figlio scomparso, figlia imprigionata, moglie cieca da un occhio, marito deceduto

02 Dic. 2021 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Heilongjiang, Cina

(Minghui.org)

Nome cinese:谭凤鸣

Genere: Maschio

Età: 82

Città: Harbin

Provincia: Heilongjiang

Occupazione: Proprietario di un negozio di gastronomia

Data della morte: 9 Novembre 2021

Data dell'arresto più recente: 2001

Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione nº 2 della contea di Bin

Lo scorso 9 novembre un uomo di ottantadue anni residente ad Harbin, nella provincia dell'Heilongjiang, è deceduto, dopo aver sopportato più di due decenni di sofferenza mentale a causa della persecuzione del Falun Gong. Anche pochi giorni prima della sua morte lui e sua moglie sono stati molestati dalla polizia e dai membri del comitato residenziale.

La morte di Tan Fengming ha inferto un altro duro colpo a sua moglie Li Xingjie, di settantasette anni. Il loro figlio è scomparso nel 2004 dopo essere uscito per distribuire materiale del Falun Gong, mentre la loro figlia, nel 2019, è stata condannata a quattro anni di prigione per lo stesso motivo. Ora che suo marito è deceduto Li, che è diventata cieca dall'occhio sinistro dopo l'ultimo arresto della figlia, dovrà lottare per prendersi cura di sé.

Nel gennaio 1998, poco dopo che Tan ha iniziato a praticare il Falun Gong, ha abbandonato molte cattive abitudini, tra le quali quelle di fumare e di bere. Anche sua moglie ed i suoi due figli hanno iniziato a praticare il Falun Gong, dopo aver visto i suoi cambiamenti. Poiché entrambi i figli sono stati licenziati dal loro posto di lavoro, la famiglia faceva affidamento sul suo negozio di gastronomia, che ha gestito per oltre dieci anni.

Dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, la vita pacifica e armoniosa della famiglia è stata distrutta. Tutti e quattro sono stati arrestati ed imprigionati uno dopo l'altro. A causa delle continue molestie Tan ha dovuto chiudere il negozio ed i suoi figli sono stati costretti a vivere lontano da casa per nascondersi dalla polizia.

Il 20 luglio 1999 Tan è stato arrestato per la prima volta quando si è recato al governo provinciale per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. È stato trattenuto nella locale stazione di polizia per oltre dieci ore e costretto a presentarvisi ogni giorno, dopo essere stato rilasciato.

Nel 1999 anche sua moglie è stata arrestata per essersi recata presso il governo provinciale a chiedere il diritto di praticare il Falun Gong. Dopo il suo rilascio è stata inserita nella lista nera della polizia, per essere molestata.

Intorno al capodanno 2000 è stata arrestata di nuovo e trattenuta, per diciotto giorni, nel centro di detenzione nº 2 della contea di Bin, dopo che la polizia ha trovato un libro del Falun Gong nella loro abitazione. Anche in seguito al suo rilascio è stata costretta a presentarsi ogni giorno alla stazione di polizia e gli agenti hanno minacciato di trattenerla ulteriormente, se non avesse rispettato le disposizioni.

Qualche tempo dopo, nel 2001, Tan è stato nuovamente arrestato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. È stato tenuto nel centro di detenzione nº 2 della contea di Bin per quaranta giorni e la sua famiglia ha dovuto pagare alla polizia una multa di 4.000 yuan (circa 560 euro).

Per evitare le continue molestie, i coniugi si sono trasferiti in un altro distretto, ma la polizia continuava a trovarli e molestarli, specialmente durante le date politicamente sensibili o quando la città ospitava importanti conferenze.

Nel 2018, in seguito all'arresto della loro figlia Tan Guangmei, per aver praticato il Falun Gong, Li ha pianto così tanto da perdere la vista dall'occhio sinistro, e ciò ha reso ancora più difficile la loro vita.

Il figlio è scomparso nel 2004

Il loro figlio, Tan Guangfeng, praticava il Falun Gong soltanto da due mesi quando è iniziata la persecuzione nel luglio 1999. Anche lui si è recato al governo provinciale per appellarsi ed è stato trattenuto alla stazione di polizia per cinque ore.

Nell'ottobre 1999 si è recato a Pechino per fare appello a favore del Falun Gong ed è tornato giorni dopo. Nel febbraio 2000 si è recato nuovamente nella capitale cinese, ma è stato arrestato sul treno. La polizia l’ha tenuto nel centro di detenzione nº 1 della contea di Bin per quasi sette mesi ed ha estorto 1.000 yuan (circa 140 euro) alla sua famiglia. Da allora, proprio come i suoi genitori, è stato costantemente molestato. Gli è stato ordinato di presentarsi alla stazione di polizia ogni giorno, o sarebbe stato nuovamente imprigionato.

Nel dicembre 2000 è stato arrestato di nuovo nel suo appartamento ed in seguito è stato imprigionato per cinque mesi. È stato picchiato per non aver rinunciato alla sua fede o per essersi rifiutato di indossare l'uniforme da detenuto. La polizia ha estorto alla sua famiglia 2.000 yuan (circa 280 euro).

Il 2 maggio 2004 si è recato a distribuire materiale informativo sul Falun Gong vicino alla stazione ferroviaria di Harbin e non è più tornato a casa. Tan aveva trentasette anni.

Gli arresti e l'incarcerazione della figlia

La figlia Tan Guangmei, di cinquantadue anni, è stata arrestata nell'ottobre 1999 quando si è recata a Pechino per lanciare un appello a favore del Falun Gong. È stata trattenuta per un mese ed ha dovuto pagare una multa di 4.000 yuan (circa 550 euro). La polizia ha continuato a molestarla anche dopo il suo rilascio.

Nel giugno 2000, mentre stava facendo il bucato a casa, ha ricevuto l'ordine di presentarsi alla locale stazione di polizia. Una volta lì, è stata immediatamente arrestata e condotta al centro di detenzione nº 1 della contea di Bin con l'accusa di "disturbo dell'ordine sociale". Dopo due mesi di detenzione ha fatto uno sciopero della fame ed è stata schiaffeggiata dalle guardie della prigione, che l'hanno legata ad una sedia con le braccia dietro la schiena e le hanno praticato l’alimentazione forzata. Sanguinante dal naso e dalla bocca, è stata nutrita forzatamente per nove giorni. Nel mese di settembre, dopo il suo rilascio, è stata sistematicamente molestata dalla polizia che le ha ordinato di presentarsi ogni giorno. È stata costretta a vivere lontano da casa per evitare ulteriori molestie.

Nel dicembre 2000 si è recata nuovamente a Pechino, per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ed è stata arrestata. Poiché si è rifiutata di rilasciare le sue generalità, gli agenti di polizia le hanno versato acqua ghiacciata nei vestiti. Per due giorni l'hanno tenuta senza cibo né acqua e privata del sonno, prima di essere rilasciata, cinque giorni dopo.

Nel novembre 2002 è stata arrestata un'altra volta dopo essere stata notata dalla polizia quando è tornata a casa per prendere dei vestiti. Ha fatto uno sciopero della fame ed è stata rilasciata sei giorni dopo. Non ha osato tornare a casa ed è dovuta rimanere fuori città.

Nel giugno 2003, quando si è recata a trovare i suoi genitori, è stata arrestata di nuovo mentre camminava per strada ad Harbin. Ha fatto uno sciopero della fame nella prigione locale ed è stata nutrita a forza. È stata rilasciata due giorni dopo. Per il decennio successivo è stata costretta a vivere lontana da casa per nascondersi dalla polizia.

Il suo ultimo arresto è avvenuto durante una retata della polizia, il 9 novembre 2018. Dopo essere stata condannata a quattro anni di prigione il 23 maggio 2019 dal tribunale di Yilan, le è stato permesso di parlare brevemente con i suoi genitori. Sua madre le teneva le mani e non voleva lasciarle andare.

Tan, che sta ancora scontando la pena nella prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang, certamente non si sarebbe mai aspettata che il giorno del processo sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe parlato con suo padre.

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