(Minghui.org) Il mio nome è Cheng Defu, ho 75 anni e vivo in Baiyin Road a Dianjiang, contea di Dianjiang, Chongqing. Nell'ottobre 1965 sono entrato nell'esercito e sono stato assegnato al 42° reggimento della 114a divisione della 38a armata, che in quel periodo operava nel Nord-Est della Cina.

A quel tempo i rapporti tra Cina ed ex Unione Sovietica erano molto tesi e dovevamo essere pronti al combattimento in ogni momento. Il mio plotone era assegnato a sorvegliare i depositi di munizioni e di grano 24 ore al giorno, anche quando la temperatura scendeva a -30°C. A causa delle lunghe ore di guardia e del sorgo ghiacciato come cibo quotidiano, ho sviluppato gravi problemi di stomaco.

Nel 1967 l'esercito venne schierato vicino a Pechino per sorvegliare la capitale. Al mio reggimento venne ordinato di partecipare al progetto di dragaggio del fiume Haihe a Tientsin. Era inverno e la temperatura era inferiore a -20°C, nondimeno dovevamo lavorare indossando solo una maglia e la biancheria intima. Per respingere il freddo ci è stato chiesto di mangiare porridge di sorgo mescolato con molto peperoncino prima di iniziare a lavorare. Il porridge estremamente piccante e caldo mi ha danneggiato seriamente la gola. In seguito, quando la mia gola si è infettata e stavo praticamente morendo, il comandante della compagnia, invece di farmi curare in ospedale, mi ha deliberatamente privato della mia razione e dato solo un misera quantità di cibo a pasto.

Fortunatamente, un medico militare veterano mi ha curato durante il suo giro di ispezione, altrimenti sarei sicuramente morto. L'intervento alla gola mi ha causato una grande difficoltà nel parlare. Allo stesso tempo, poiché davo sempre il massimo nello svolgere qualunque incarico mi venisse assegnato, le dure condizioni di lavoro e l'eccessivo sforzo fisico hanno avuto un impatto rilevante sulla mia salute. Ero afflitto da tutti i tipi di malattie, come artrite reumatoide, sinusite, bronchite, spalla congelata, disturbi allo stomaco, nevrosi, ecc. Sentivo il petto molto pesante, come se fosse schiacciato da una lastra di pietra!

Dopo aver terminato il servizio militare sono andato a lavorare in una società di produzione di carbone. Durante un viaggio di lavoro ho avuto un incidente stradale. L'autista è morto sul colpo, mentre io ho subito gravi lesioni alla colonna cervicale e lombare; ho riportato anche la frattura di un femore, oltre a una brutta commozione cerebrale. Tutto questo si è andato ad aggiungere alla mia salute già malconcia; il dolore e la sofferenza che provavo erano indescrivibili! Sono andato ovunque in cerca di buoni medici e farmaci e ho speso un sacco di soldi. Ho anche imparato svariate pratiche di qigong nella speranza di poter essere curato in qualche modo, ma niente sembrava funzionare.

Sono stato estremamente fortunato quando, nel 1997, un amico mi ha fatto conoscere il Falun Gong (noto anche come Falun Dafa). Solo due giorni dopo aver imparato a fare gli esercizi, tutte le mie malattie sono miracolosamente scomparse! Sentivo il corpo leggero e sano! Sono stato completamente sopraffatto da ciò che stavo sperimentando e mi sono sentito estremamente grato al Maestro Li Hongzhi, fondatore della pratica.

Tuttavia due anni dopo, Jiang Zemin, allora leader del Partito Comunista Cinese (PCC), e la sua cricca hanno lanciato una brutale repressione del Falun Gong. Il segretario del PCC del Comitato per gli Affari politici e legali della nostra contea è stato particolarmente crudele con me perché una volta, negli anni 80, quando era a capo del Dipartimento di Polizia locale, l'avevo denunciato per corruzione e abuso di potere.

Lui e i suoi seguaci mi hanno arrestato illegalmente e rinchiuso in un centro di detenzione; ha anche incaricato le guardie e i condannati a morte di torturarmi il più duramente possibile. Più tardi sono stato trasferito al campo di lavoro forzato di Xishanping a Chongqing, dove sono stato ulteriormente perseguitato.

Non appena sono stato rilasciato alla fine del periodo di reclusione e sono tornato a casa, sono stato portato con la forza in una cosiddetta “classe di studio” (centro di lavaggio del cervello) e ulteriormente detenuto.

Incapaci di sopportare le molestie e la persecuzione, mia moglie e i miei figli mi hanno abbandonato. Dopo il divorzio ho sposato un'altra donna con la quale ho vissuto insieme per più di due anni. Durante quel periodo ho rallentato la mia coltivazione a causa dell'alta pressione del governo e della continua persecuzione. Ho anche interrotto la pratica regolare degli esercizi, che facevo solo occasionalmente nel cuore della notte. Di conseguenza hanno iniziato a manifestarsi nuovamente i sintomi di alcuni dei miei vecchi problemi di salute.

Nel luglio 2011 diversi poliziotti della Divisione di Sicurezza Interna del Dipartimento di Polizia di Dianjiang sono venuti a casa mia per intimidirmi e molestarmi svariate volte. Hanno anche fotografato me e mia moglie con la forza e mi hanno ordinato di partecipare a una sessione di “studio” (di lavaggio del cervello) che si sarebbe tenuta nei giorni successivi nella contea.

Mia moglie non aveva mai sperimentato nulla di simile in precedenza e si è spaventata molto. Nell'agosto di quell'anno, senza consultarmi, ha presentato al tribunale locale una dichiarazione di divorzio e mi ha lasciato senza nemmeno salutarmi. Mi sono così dispiaciuto per l'accaduto che per qualche giorno non ho potuto mangiare niente, tranne bere dell'acqua fredda leggermente salata.

Sono andato a cercarla nella sua città natale, ma non sono riuscito a trovarla da nessuna parte. Sentendomi estremamente deluso, sono salito su un autobus per tornare a Dianjiang. Verso le 18:00 quando l'autobus aveva appena superato un villaggio chiamato Xiakou, improvvisamente ho avvertito qualcuno darmi tre colpetti sul torace, poi ho sentito due persone afferrarmi per le braccia e spingermi in avanti tanto velocemente da poter sentire il vento soffiarmi sulle orecchie.

Poco dopo ho sentito uno di loro gridare: “Siamo arrivati, mettiamolo in ginocchio!”.
Poi ho sentito l'altro riferire: “Mio signore, l'uomo che voleva è qui davanti a lei”.

Ho udito una voce che mi diceva: “Alza la testa!”. Ho alzato la testa e ho visto un uomo seduto su un'alta pedana, che indossava abiti di colore chiaro, come un imperatore.

Ho chiesto: “Sei il dio degli inferi?”.

L'uomo ha risposto: “Sì, lo sono, e questo è l'Inferno. Quelli nel mondo superiore non credono che ci sia un dio degli inferi o dell'Inferno, quindi osano fare ogni genere di cose cattive. Tu che ne pensi?”.

Ho detto: “Ora che sono arrivato all'Inferno. Come posso non credere che tu sia il dio degli inferi?”.

Ha poi chiesto il mio nome e la mia età. Gli ho detto che avevo 66 anni. Ha mormorato tra sé e sé: “C'è qualcosa che non torna”. Mi ha poi chiesto: “Da dove vieni?”. Ho risposto: “Dianjiang”.

Ha detto ad alta voce alle due guardie: “Avete sbagliato uomo, andate a prendere Chen Defu sulla quarantina a Zhanjiang, non Dianjiang. Ha commesso molte cattive azioni e merita di morire”.

Quando si è scoperto che le due guardie avevano capito male il nome del luogo confondendo Zhanjiang con Dianjiang e che il mio nome era uguale a quello del tizio di Zhanjiang, è diventato chiaro che mi avevano prelevato per errore.

Il dio degli inferi ha sfogliato un grande registro sul tavolo (probabilmente il registro della vita e della morte).

Poi mi ha detto con un sorriso: “Ecco qui! Hanno preso la persona sbagliata. Ora sei mio illustre ospite. Il tuo nome è stato da tempo rimosso dalla mia lista, quindi non appartieni a questo posto!”.

Ho chiesto: “Allora chi si prende cura di me?”. Ha risposto: “Qualcuno in alto”.

All'improvviso mi sono ricordato che praticavo la Falun Dafa e il nostro Maestro una volta ha detto:

“Vi ho detto prima che ho rimosso i nomi di ogni singolo discepolo della Dafa dalla lista dell’Inferno. Ogni persona comune compare in quel registro. Ho rimosso i nomi dei discepoli della Dafa dal registro dell’Inferno. Ho fatto in modo che fossero rimossi i loro nomi dall’Inferno. Così i vostri nomi non sono più là.” ( Insegnare la Fa nella città di Los Angeles)

Il dio degli inferi mi ha detto: “Ora che sei qui, potresti anche dare un'occhiata in giro prima di tornare indietro. Ci sono tre cose che dovrai fare quando tornerai indietro: la prima è di dire alle persone nel mondo superiore che il dio degli inferi e l'Inferno esistono per punire i malvagi e i cattivi. Bene e male saranno sempre debitamente ricompensati. Coloro che hanno fatto cose cattive riceveranno sicuramente una punizione”.

“In secondo luogo, dovrai ricordarti che hai una missione da compiere. Quando tornerai indietro dovrai fare più buone azioni e salvare più persone; e come terza e ultima cosa, dovrai dire alle persone nel mondo superiore quello che ho detto e quello che vedrai qui all'Inferno. Se hanno fatto cose sbagliate, devono emendarsi e non continuare più a fare del male, in modo che possano assicurarsi un buon futuro. Devi ricordare quello che ho detto!”.

Ho promesso: “Lo ricorderò e farò quello che hai detto!”.

Il dio degli inferi ha continuato: “Quindi, lascia che queste due guardie ti portino a vedere come le persone malvagie vengono punite all'Inferno dopo aver commesso azioni malvagie nel mondo superiore. Dato che non hai tempo per vedere tutti i diciotto livelli dell'Inferno, dai giusto un'occhiata alle pene più leggere”.

Come da istruzioni, le due guardie mi hanno portato come primo posto al ponte di Naihe; era molto stretto e al di sotto c'era un abisso senza fondo. Non avevo il coraggio di attraversarlo e tremavo di paura. Alla fine le due guardie hanno dovuto aiutarmi a superarlo.

Mi hanno detto: “Siamo gentili con te perché sei l'ospite illustre del nostro signore. Per quanto riguarda coloro che sono qui per essere puniti per il male che hanno fatto, li trasciniamo semplicemente con una catena di ferro senza preoccuparci se hanno paura o no”.

Dopo aver attraversato il ponte di Naihe, le guardie mi hanno detto di guardare il mare di sangue. Ero spaventato quasi a morte: l'infinito mare di sangue era pieno di persone. La maggior parte di loro indossava varie uniformi di pubblici ministeri, uffici giudiziari, ecc. C'erano anche persone in varie divise da lavoro e abiti bianchi. Erano immerse nel sangue, morse da coccodrilli, serpenti, leoni e altri animali carnivori. Le loro mani e le loro gambe venivano lacerate e mangiate dagli animali; urlavano e piangevano, implorando pietà. La scena era davvero tragica e terrificante! Ho fissato la scena infinita e miserabile e sono rimasto completamente ammutolito.

Poi le guardie mi hanno detto: “Sbrigati e guarda qui”. Sono rapidamente tornato in me e ho guardato dove mi avevano indirizzato. La scena era ancora più terrificante: ho visto una piazza enorme in cui c'era ogni tipo di strumento di tortura e con ognuno di essi veniva torturato qualcuno.

Al primo grande strumento di tortura c'era legato un uomo alto e grasso; sembrava un funzionario di alto rango. A entrambi i suoi lati c'era un torturatore con un grosso coltello da macellaio in una mano e un pezzo di carne umana nell'altra.

Con voce tremante, ho chiesto alle guardie: “Perché viene torturato in quel modo?”.

Una delle guardie ha detto: “Quel tizio era un funzionario, ha preso tangenti e sottratto fondi pubblici. Nessuno sa quanto denaro pubblico abbia preso per uso proprio. Ora è all'Inferno per ripagare con la sua carne il suo debito... per essere tagliato pezzo per pezzo!”.

Sentendomi molto spaventato per lui, ho chiesto: “E in questo modo potrà ripagarlo?”.

La guardia ha detto: “Tutto deve essere ripagato. Se una persona se la dovesse cavare senza prima aver pagato tutto ciò che deve, altri si lamenterebbero che il dio degli inferi viola ingiustamente la legge per favoritismo, e questi sarebbe punito dal Cielo lui stesso”.

Le successive persone torturate che ho visto erano quattro uomini, i quali indossavano quattro tipi diversi di vestiti delle forze dell'ordine e cappelli con l'emblema nazionale del PCC. Erano legati a uno strumento di tortura fianco a fianco, con un'asta d'acciaio che perforava la parte bassa della loro schiena. A entrambi i lati c'era un torturatore che continuava a spingere e tirare indietro l'asta d'acciaio. I quattro uomini urlavano di dolore e il pavimento era coperto di sangue.

Ho chiesto alle guardie: “Cosa hanno fatto per meritare una tale punizione?”.

Hanno risposto: “Le forze dell'ordine dovrebbero punire il male e lodare il bene, ma loro hanno fatto esattamente il contrario. Sono stati pagati con i soldi dei contribuenti, eppure hanno abusato della legge e lavorato per i funzionari corrotti e i potenti. Non hanno fatto distinzione tra il bene e il male e hanno fatto di tutto per danneggiare persone buone. Hanno infranto la legge in nome delle forze dell'ordine e accumulato numerosi debiti di sangue; innumerevoli brave persone sono state vittime delle loro azioni. È così che vengono puniti quelli come loro quando vengono all'Inferno! Ogni volta che la verga d'acciaio viene tirata e spinta, un debito di sangue viene saldato”.

Poi, ho visto un uomo di corporatura media legato a un altro strumento di tortura, con un torturatore a entrambi i lati che teneva un piccolo coltello in una mano e un pezzo di carne nell'altra.

Le guardie hanno spiegato: “Era un uomo d'affari, colpevole di aver alzato il prezzo di mercato e di aver imbrogliato i suoi clienti. Dovrà ripagare con la sua carne tutti i suoi debiti con le persone, senza l'esclusioni”.

Ho poi visto un uomo e una donna legati al successivo strumento di tortura, uno di fronte all'altra. La parte superiore della loro faccia era tagliata, con pezzi di carne che penzolavano andando a coprire la parte inferiore del viso. Avevano un aspetto incredibilmente spaventoso!”.

Le guardie hanno detto: “Queste due persone hanno commesso adulterio. Erano spudorate e prive di morale!”.

Stavo per chiedere alle guardie cosa fosse successo all'uomo legato a testa in giù al successivo strumento di tortura, ma mi hanno tirato e detto di guardare avanti.

Ho guardato avanti e sono rimasto sorpreso da quello che avevo davanti agli occhi: innumerevoli persone allineate in molte file, davanti a ognuna delle quali c'era una scrivania.

Quelli in prima fila sembravano funzionari e ognuno di loro sembrava preoccupato e ansioso, con le lacrime agli occhi; quelli della seconda fila indossavano varie uniformi delle forze dell'ordine e cappelli con l'emblema nazionale del PCC, e sembravano tutti molto dispiaciuti; le persone della terza fila indossavano abiti eleganti con la cravatta e sembravano funzionari pubblici; quelli della quarta fila erano operatori sanitari in abiti bianchi. C'erano innumerevoli file di persone, troppe per essere contate!

Proprio mentre stavo per chiedere alle guardie perché quelle persone fossero lì, ho sentito il dio degli inferi dire: “Il tempo è scaduto. Ricordi le tre cose che ti ho detto di fare?”.

Gli ho detto che le ricordavo molto bene.

Ha aggiunto: “Allora devi sbrigarti e tornare subito indietro, altrimenti sarà troppo tardi”.

Le due guardie mi hanno preso per le braccia e tirato via. Avevo molta paura che potessero gettarmi nella piazza per essere a mia volta punito e ho gridato ad alta voce: “Ah!”.

Allo stesso tempo ho sentito qualcuno dire: “Si è svegliato! È vivo!”.

Ho aperto gli occhi e chiesto: “Dove sono?”.

Un medico mi ha detto che ero al pronto soccorso dell'ospedale della contea. Le poche persone intorno a me mi hanno chiesto perché stessi urlando in quel modo. Ho detto loro che ero appena stato all'Inferno e quanto fosse spaventoso. Poiché erano tutti molto ansiosi di sapere cosa avevo visto, ho raccontato loro tutto quello che avevo vissuto.

All'improvviso mi sono ricordato che ero su un autobus e ho chiesto come fossi finito in ospedale.

Il controllore dell'autobus ha detto: “Ti ho visto sudare molto e la tua faccia è diventata pallida. Poi sei svenuto, quindi ho detto ai passeggeri di aiutarti ad alzarti e chiesto loro se potevamo portarti in ospedale prima di continuare la corsa. Tutti erano d'accordo. L'autista dell'autobus ha accelerato e suonato continuamente il clacson per farsi strada lungo il percorso. Dopo che ti abbiamo portato in ospedale, abbiamo accompagnato il resto dei passeggeri dove volevano andare. Poi abbiamo riportato l'autobus al deposito e siamo venuti qui in taxi per vedere come stavi”.

Ha continuato: “Quando siamo arrivati ti abbiamo visto sdraiato senza alcun segno di vita; non avevi né la maschera di ossigeno né alcuna flebo inserita. Il personale medico ci ha esortato diverse volte a portarti all'obitorio, ma ci siamo rifiutati. Abbiamo deciso che se non avessi mostrato alcun segno di vita entro le 23:00 ti avremmo portato all'obitorio”.

Ho ringraziato tutti i presenti per avermi salvato la vita. Dato che erano già le 23:00 mi sono offerto di dare 20 yuan ciascuno all'autista dell'autobus, al controllore, al medico e all'infermiera in modo che potessero mangiare qualcosa e ho detto che sarei tornato il giorno successivo per pagare il conto delle spese mediche.

Il medico ha detto: “Non è previsto alcun addebito per l'ossigeno in quanto non è stato utilizzato e quella poca quantità di farmaco che ti abbiamo somministrato per via endovenosa costa solo pochi yuan, che sono abbastanza felice di pagare per te. Inoltre non ti devi preoccupare di darci 20 yuan ciascuno. Credo a quello che ti ha detto il dio degli inferi e considereremo quello che abbiamo fatto per te come la prima delle buone azioni che dobbiamo fare. Grazie comunque per l'offerta!”. Con queste parole il dottore e l'infermiera sono tornati nel loro ufficio.

Quando siamo usciti dall'ospedale, l'autista dell'autobus mi ha detto: “Abbiamo fatto una buona cosa stasera. Grazie, illustre ospite del dio degli inferi, per averci detto cosa hai visto all'Inferno. Faremo più buone azioni e non faremo nulla di male, in modo da non dover soffrire all'Inferno. Grazie e arrivederci... stai bene!”.

Le lacrime mi scorrevano sul viso mentre guardavo l'autista e il controllore scomparire nel buio della notte. Sapevo che poiché avevano appreso la verità, da allora in poi sarebbero state brave persone.