(Minghui.org) Il 28 dicembre scorso, durante un'udienza in tribunale, Mao Kun ha scosso la testa dopo che il giudice le ha ordinato di dichiararsi colpevole per aver praticato il Falun Gong ma la praticante ha risposto semplicemente: «È impossibile».

Mao della città di Chengdu, è stata condannata a undici anni e mezzo per aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong, una pratica tradizionale per il benessere della mente ed del corpoperseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. La donna aveva già scontato due mandati in un campo di lavoro forzato e una pena detentiva per la sua fede, è stata incarcerata per otto anni e nove mesi.

Il 9 aprile di quest’anno, Mao ha fatto appello al verdetto, e mentre aspettava il risultato, è stata improvvisamente portata al pronto soccorso, alla sua famiglia è stato chiesto di richiedere la libertà condizionata, ma prima che potessero presentare la domanda Mao è morta in ospedale la sera dell'11 aprile, aveva cinquantasette anni.

Anche se non è chiaro cosa le sia successo nel centro di detenzione, la famiglia sospetta che le torture subite possano essere la causa della sua morte improvvisa.

Mao Kun

Ultimo arresto e condanna

Intorno alle 15:00 del 10 luglio 2019, Mao, che di mestiere faceva la contabile, è stata arrestata a casa, insieme ad altre cinque praticanti che le facevano visita, di cui le signore Huang Sulan, Li Jun, Huang Xiuhua, Jiang Jiefang e Zhang Zhenhua. Durante il violento arresto Mao si è rotta un braccio e il suo viso è stato ferito.

Per tutto il giorno decine di agenti hanno saccheggiato la sua abitazione, dalle 16:00 del giorno dell'arresto fino alle 2:00 del mattino del giorno successivo, molti effetti personali e materiale informativo sul Falun Gong sono stati confiscati. I genitori ottantenni che vivevano con lei sono rimasti terrorizzati dall'irruzione della polizia, piangevano nel corridoio mentre saccheggiava la loro casa.

Il 28 dicembre dello scorso anno Mao, Zhang, Du Rong e Chen Shigui (di sesso sconosciuto) sono stati processati dal tribunale del distretto di Jinniu, Du e Chen Shigui sono stati arrestati in una retata della polizia lo stesso giorno di Mao e Zhang.

Durante il processo Mao ha raccontato di come la polizia l'ha picchiata durante l'arresto, ha testimoniato che un gruppo di agenti ha bussato alla porta, e prima che lei potesse aprirla gli agenti hanno fatto irruzione, uno l'ha colpita in un occhio e l'ha buttata a terra, l'hanno tenuta giù e l'hanno ammanettata rompendole un braccio.

L'avvocato di Mao le ha chiesto: «Ti ricordi che aspetto ha il poliziotto che ti ha picchiato?».Mao ha risposto di sì.

Prima che lei potesse descrivere l'agente il procuratore l’ha fermata e ha negato che la polizia avesse usato violenza durante il suo arresto, ha sostenuto che è stata la caduta della porta a ferirla.

Sia Du che Zhang hanno testimoniato come la pratica del Falun Gong abbia migliorato la loro salute, hanno raccontato di essere stati portati al centro di lavaggio del cervello Xinjin dopo il loro arresto e di essere stati picchiati e interrogati ogni giorno. La polizia ha detto loro: «Abbiamo tutti i tipi di metodi per torturarvi».

Chen ha detto in una dichiarazione finale: «Cerchiamo di essere brave persone seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Non abbiamo violato nessuna legge e siamo innocenti. Chiediamo di essere assolti».

Il giudice ha condannato la signora Mao a undici anni e mezzo con una multa di 20.000 yuan (circa 2500 euro), Du è stata condannata a nove anni con una multata di 10.000 yuan (circa 1300 euro), Zhang ha ricevuto otto anni e una multa di 8.000 yuan (circa 1000 euro), Chen ha ricevuto sette anni e mezzo con una multa di 6.000 yuan (circa 750 euro).

Persecuzione passata

Poco dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong, Mao è stata sottoposta a un anno nel campo di lavoro forzato di Nanmusi alla fine del 1999 e il suo termine è stato esteso per nove mesi.

È stata arrestata di nuovo il 10 dicembre 2001, solo pochi mesi dopo essere stata rilasciata è stata di nuovo condannata ad un altro anno nello stesso campo di lavoro, ha fatto uno sciopero della fame per sei mesi per protestare contro la persecuzione ed è stata sul punto di morire prima del suo rilascio.

Il suo successivo arresto è avvenuto il 10 settembre 2007 dopo di che è stata condannata a cinque anni e mezzo dal tribunale del distretto di Wuhou il 10 ottobre 2008.

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