(Minghui.org) Lo scorso 25 aprile, i praticanti della Falun Dafa (o Falun Gong) hanno svolto un’attività in Piazza San Silvestro, per mettere al corrente le persone sulla persecuzione ancora in atto in Cina per mano del Partito Comunista Cinese (PCC).

Il 25 aprile è il giorno della ricorrenza del pacifico appello del 1999 da parte dei praticanti del Falun Gong in Cina, che si sono riuniti spontaneamente in circa 10.000 davanti all’Ufficio centrale degli appelli a Pechino e in modo ordinato e pacifico hanno semplicemente chiesto al governo di non perseguitare il Falun Gong, dal momento che insegna Verità, Compassione e Tolleranza. L’appello tuttavia non è stato ascoltato e il 20 luglio 1999 l’ex capo e dittatore del regime Jiang Zemin, temendo di perdere il controllo sulle persone, ha lanciato una delle più brutali persecuzioni della storia in corso ancora oggi.

In una Capitale ancora tormentata dalla pandemia del virus del PCC, i praticanti hanno voluto informare i passanti delle violazioni dei diritti umani in Cina nel silenzio assordante dei media principali.

Molti si sono fermati a chiedere informazioni, notando il netto contrasto tra la tranquillità trasmessa dagli esercizi rilassanti di meditazione, eseguiti dai praticanti e l’informazione che si leggeva sugli striscioni, come: "Stop al prelievo forzato di organi in Cina". Una signora è rimasta molto colpita dopo aver appreso del prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong in Cina.

Quando le persone hanno compreso che la pratica insegna a diventare persone migliori, attraverso la coltivazione dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e che tuttavia è perseguitata in Cina violando i più basilari diritti dell’uomo, sono rimaste sorprese, e allo stesso tempo hanno ringraziato per aver appreso un qualcosa di così importante e di cui non erano al corrente.

Due signore erano molto felici di aver conosciuto la Falun Dafa ed hanno ringraziato il praticante che le ha informate, in più hanno detto di essere a conoscenza del fatto che il regime cinese nasconde sempre la verità, come è accaduto col virus del PCC. Un altro signore, in bicicletta con la sua bambina, è stato anche lui molto felice di conoscere la verità sul Falun Gong e sulla persecuzione in atto in Cina; ha ringraziato il praticante e gli ha augurato un buon lavoro incoraggiandolo a continuare ad informare le persone. Nel 1999, il Partito Comunista Cinese, assieme alla violenta persecuzione fisica nei confronti dei praticanti di questa pacifica disciplina spirituale, ha lanciato una campagna mediatica diffamatoria a reti unificate, propagandando tantissime falsità e bugie nei confronti della Falun Dafa, al fine di mettere il popolo cinese contro questo pacifico gruppo, nel tentativo di giustificare la gravissima persecuzione.